Non mancavano che loro, gli anti-cristo, gli anarchici, “i fiori nella pattumiera”, i provocatori e distruttivi Sex Pistols!
Sulla scia del successo di Bohemian Rhapsody, che ha incassato più di 600 milioni al botteghino e ha vinto quattro Oscar, del biopic su Elton John, Rocketman, in uscita il 30 maggio, ecco che arriva un altro grande biopic: quello sull’irriverente punk band inglese, i Sex Pistols. A dare la notizia è stato il quotidiano britannico Daily Mail.
Del progetto sappiamo ancora molto poco, come poco sappiamo degli attori che interpreteranno i quattro componenti della band. Sembra, però, che ci sia una wishlist pronta per quanto riguarda gli attori che rivestiranno i panni di Malcolm McLaren e Vivienne Westwood. Unica certezza, per ora, riguarda la direzione, affidata alla regista Ayesha Plunkett, ancora poco conosciuta nel mondo del cinema.
Non è la prima volta sul grande schermo per la band
(e non potrebbe essere altrimenti). Julien Temple, regista britannico, oltre ad aver girato videoclip e documentari sulle più grandi star della musica, da David Bowie (Absolute Beginners) a Joe Strummer dei Clash (Il futuro non è scritto), ha anche girato due documentari sui Sex Pistols: La grande truffa del rock’n’roll (1980), suo primo lavoro da regista, e Oscenità e furore (1999). Il primo, voluto da Malcolm McLaren, l’allora manager della band, racconta la nascita, il successo e il rapido declino dei Sex Pistols. Nessuno di loro ci fa una gran figura e McLaren, anche narratore del film, ci tiene a sottolineare che la band non era altro che una “grande truffa“, appunto, creata appositamente da lui con il solo intento di portare il caos e l’anarchia in Inghilterra e guadagnare esorbitanti somme di denaro con le etichette discografiche (EMI, Virgin, Warner Bros. Records).
Nel film compare sopratutto il chitarrista Steve Jones, nel ruolo di uno stravagante detective privato che cerca di rivelare la verità sugli inizi e la carriera dei Sex Pistols, mentre il batterista Paul Cook e Sid Vicious si vedono meno. Johnny Rotten (John Lydon) e il primo bassista della band, Glen Matlock, appaiono esclusivamente in filmati d’archivio. John Lydon, addirittura, si schierò contro il film e dichiarò di non voler avere assolutamente niente a che fare con la produzione del film.
In Oscenità e furore Temple racconta la band attraverso interviste, immagini di repertorio dell’epoca e spezzoni scartati da La grande truffa del rock’n’roll. Stavolta i veri protagonisti sono i membri della band, quelli sopravvissuti, e non il loro manager.
Altro film che affronta la carriera dei Sex Pistols, concentrandosi però sulla figura del bassista Sid Vicious, è Sid & Nancy, film del 1986 di Alex Cox con protagonisti Gary Oldman e Chloe Webb. Il film ottenne recensioni molto positive e fu apprezzato dal grande pubblico, complici sopratutto le grandiose interpretazioni dei due attori principali. Memorabile la My Way cantata da Gary Oldman, così bravo da sembrare il Sid originale:
Uno dei pochi che non sembrò soddisfatto, di nuovo, del film fu John Lydon: “Non riesco proprio a capire come si faccia a voler girare un film come Sid & Nancy e a non preoccuparsi neanche di interpellarmi; Alex Cox, il regista, non lo fece minimamente. Usò come suo punto di riferimento – tra tutte le persone di questa Terra – Joe Strummer! Il gutturale cantante dei Clash? Che cazzo ne poteva sapere lui di Sid e Nancy? Probabilmente lui è tutto ciò che riuscì a trovare, il che equivale a raschiare il fondo del barile“.
Adesso non ci resta che aspettare di sapere qualcosa in più su questa nuova produzione. Sono molto curiosa di vedere quale taglio darà la regista al film e se riuscirà, così come si auspica il critico del Daily Mail, di restituire al grande pubblico ciò che è stato il punk per l’Inghilterra degli anni ’70.