Servant of the People: chi è Volodymyr Zelensky?
Siamo abituati a vederlo collegato da Kiev, capitale bombardata e invasa dalle truppe russe, ma prima di diventare Presidente, Volodymyr Zelens’kyj (o Zelensky, secondo la grafia occidentale) è stato un apprezzato attore, noto soprattutto per la serie tv Servant of the People. A lui è riuscito ciò che Beppe Grillo ha sempre sognato: diventare il simbolo di una politica nuova, al servizio del popolo invece che schiava degli interessi personali e sedotta dal potere.
Da lunedì scorso La7 trasmette la prima stagione di Servant of the People ogni lunedì in prima serata. Zelensky è doppiato in italiano dal comico e attore Luca Bizzarri. Se hai perso i primi episodi non preoccuparti, sono disponibili on demand sulla piattaforma del canale.
La carriera politica
Nel 2018, grazie al sostegno di Kvartal 95, studio di produzione che ha realizzato la serie, è nato Sluha Narodu – ‘Servitore del Popolo’ in ucraino – un vero partito politico. Da direttore artistico dello studio Zelensky, a soli sei mesi dalle elezioni presidenziali, è diventato candidato, riscontrando da subito il gradimento del pubblico e il favore dei sondaggisti.
In un’intervista del marzo 2019 con Der Spiegel, Zelens’kyj ha dichiarato di essere entrato in politica per ripristinare la fiducia nei politici, con lo scopo di riportare al potere persone professionali e dignitose. La sua candidatura è stata sostenuta dall’oligarca. nonché ex governatore dell’oblast’ di Dnipropetrovs’k, Ihor Kolomojs’kyj.
A partire dal 31 dicembre 2018 Zelensky ha iniziato una campagna presidenziale quasi interamente basata su comizi virtuali. Ha così vinto sia al primo turno del 31 marzo 2019 che al ballottaggio del 21 aprile, facendo registrare una percentuale di voti a favore di oltre il 70%.
Nonostante numerosi incontri e tentativi di negoziati tra esponenti del governo russo e i principali leader europei, il 25 febbraio 2022 l’esercito russo ha dato inizio all’invasione dell’Ucraina, preceduta da massicci bombardamenti sulle principali città. Nella guerra in corso, che si combatte anche attraverso la rete, il presidente Zelensky ha chiesto l’appoggio del mondo occidentale dimostrandosi un abile comunicatore, ottenendo il sostegno anche di esponenti dell’universo cinematografico come l’attore Sean Penn, al quale ha concesso un’intervista per un documentario di prossima uscita.
Trama
Nella serie tv da lui ideata e sceneggiata, Servant of the People egli infatti interpreta un professore di storia che, a causa di uno sfogo contro la corruzione della politica ripreso e postato su Youtube da un suo studente, diventa una star mediatica e, grazie ad un’iniziativa di crowdfunding organizzata dalla sua classe, ottiene il denaro necessario per candidarsi alla Presidenza dell’Ucraina.
Il giorno delle elezioni accade l’impensabile: smentendo tutti i sondaggi, il professore Vasiliy Petrovych Goloboroďko è eletto Presidente, battendo i candidati finanziati da spietati affaristi che tramano nell’ombra. Subito l’atteggiamento delle persone e della stessa famiglia nei suoi confronti cambia: la gente inizia a rispettarlo e a far di tutto per compiacerlo. Riuscirà a risanare il paese oppure il potere e i privilegi lo corromperanno?
Il commento del redattore
Già dalla prima scena, nella quale un gruppo di oligarchi sorseggia costosi beveraggi affacciato sulla piazza principale di Kiev, discutendo amabilmente su quale dei loro candidati prezzolati avrebbe avuto la meglio alle elezioni, la situazione dell’Ucraina viene presentata con ironica chiarezza.
Il protagonista Vasiliy viene trattato con sufficienza dai familiari che lo ritengono un ingenuo perchè preferisce insegnare Storia al liceo per un magro stipendio invece di stare a casa e vivere col sussidio di disoccupazione.
Nei primi due episodi di Servant of the People – la prima stagione ne conta ben ventiquattro, della durata di circa trenta minuti ciascuno – vediamo la situazione cambiare radicalmente tra il prima dell’elezione e il dopo. I familiari diventano improvvisamente servizievoli, i colleghi che lo trattavano con sufficienza lo applaudono e i suoi debiti vengono cancellati dalla Banca.
Il tema centrale è la seduzione esercitata dal potere su un uomo onesto, di sani principi, che vorrebbe cambiare la politica corrotta e fare il bene del suo popolo. Il tono scherzoso, la satira sferzante, gli irresistibili siparietti sono sostenuti da Zelensky – anche sceneggiatore – con leggerezza da consumato mattatore. Riuscirà a cambiare il sistema o sarà quest’ultimo a cambiare lui? Non ci resta che guardare la serie per scoprirlo.