Appena me l’hanno detto, ho pianto. Non erano lacrime di paura, né di panico. Erano lacrime consapevoli, di chi sa che deve arrendersi a un corpo di cui ha perso il controllo. Era come se provassi, persino, un pizzico di sollievo – Selma Blair
Quando a Selma Blair, nell’agosto del 2018 è stata diagnosticata la Sclerosi Multipla, l’attrice ha reagito con l’animo di chi quantomeno riesce a spiegarsi cosa sta accadendo al proprio corpo dopo anni ed anni di diagnosi sbagliate e sintomi sottovalutati o banalizzati.
Don’t tell me how it ends (Non ditemi come va a finire) è il titolo del documentario che Selma Blair, diretta da Rachel Fleit ha voluto fortemente fosse realizzato. Sarà distribuito nei cinema il 15 ottobre prossimo e sulla piattaforma streaming Discovery Plus il 21 ottobre.
E’ stato già presentato in anteprima al SXSW Festival 2021 e si è aggiudicato il Premio speciale della giuria per l’eccezionale intimità e delicatezza della storia. La rappresentazione della battaglia contro la malattia è stata realizzata per un intero anno di riprese dirette e senza filtri e spiegherà anche step by step tutti i cambiamenti che avverranno progressivamente nella risposta muscolare ed articolare del corpo. Tutte le paure, il pensiero della morte, ma anche gli affetti veri, il sostegno ed il calore umano, le piccole gioie, la riscoperta della bellezza dei dettagli della vita.
E’ intenso, commovente e soprattutto è un grandissimo atto di coraggio e generosità. Selma Blair aiuta tutti gli altri malati di Sclerosi a non sentirsi soli e soprattutto mostra alle altre persone cosa significa vivere la malattia e come stare accanto a qualcuno dal momento dell’infausta diagnosi.
Avevo la convinzione di avere qualcosa da condividere. Continui ad aprire finestre o chiudere porte e trovare strumenti nuovi. Spero che la mia piccola vita dia a qualcuno che ne ha bisogno un po’ di speranza, o una risata, o più consapevolezza di noi stessi. Spero che il film mostri che la Sclerosi Multipla è diversa. Come diversi sono i punti di forza e di debolezza delle persone. Tutte le emozioni della vita rendono differente anche la guarigione. Per tutti noi.