Per celebrare l’imminente giorno della memoria, che è il 27 gennaio, domenica 24 Gennaio su Rete 4 è andato in onda “Schindler’s List“, film del 1993 diretto da Steven Spielberg e considerato uno delle pietre miliari nella storia del cinema.
12 le nominations agli Oscar e 7 le statuette che portò a casa tra cui: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora, Miglior montaggio.
Sono molte le curiosità e i retroscena legati a questa pellicola che racconta la vera storia di Oscar Schindler, imprenditore tedesco che riuscì a salvare più di 1000 ebrei dallo sterminio.
Schindler’s List fu girato interamente in bianco e nero, ma tutti ricordiamo in modo particolare la bambina con il cappottino rosso. Sono infatti solo quattro le scene in cui il colore fa la sua comparsa.
La prima è all’inizio quando le due candele si spengono. La terza e la quarta riguardano la bambina con il cappotto rosso: compare durante un rastrellamento nel ghetto e poi durante la riesumazione delle vittime.
Infine la quarta scena a colori è quella finale del film, quando i sopravvissuti salvati da Schindler depongono un sasso sulla sua tomba.
Ma le curiosità non finiscono qui; sapevate ad esempio che John Williams, autore della colonna sonora e vincitore di una delle statuette, dopo aver visionato il materiale disse a Spielberg che serviva un compositore veramente bravo? E che questi gli rispose “Si lo so, ma sono tutti morti”? Ecco 10 curiosità che non sapevi sul film.
Schindler’s List, 10 curiosità che non sapevi sul film di Spielberg:
- Il Regista Steven Spielberg: Inizialmente doveva essere solo il produttore del film. La regia fu proposta prima a Martin Scorsese e poi a Billy Wilder i quali rifiutarono. Scorsese dichiarò che secondo lui il film doveva essere diretto da un regista ebreo come Roman Polanski. Polanski in un’intervista nel 2002, disse di aver rifiutato la regia del film perché si sentiva troppo coinvolto. Fino all’età di 8 anni visse nel ghetto di Varsavia e sua madre morì nel campo di concentramento di Auschwitz.
- Il ruolo di Oscar Schindler: Per il ruolo del protagonista, erano stati contattati Harrison Ford, Stellan Skarsgärd e Bruno Ganz. Ma tutti e tre rifiutarono. Mel Gibson e Kevin Costner si dissero interessati a far parte del film, ma Spielberg preferì che non ci fossero volti troppo noti. La parte andò infine a Liam Neeson.
- Ingrassare di 13 kg: La parte del comandante Amon Goth, era stata proposta a Tim Roth che rifiutò. Venne scelto Ralph Fiennes che per quel ruolo dovette ingrassare di ben 13 Kg bevendo birra Guinness.
- Spielberg non volle essere pagato: Il regista non volle nessun compenso per realizzare il film. Disse che sarebbero stati ‘Soldi di sangue’. Il regista utilizzò parte dell’incasso del film per creare la Survivors of The Shoah Visual History Foundation, un’organizzazione no profit ancora oggi attiva, per la collezione di testimonianze audiovidive di circa 50.000 sopravvissuti.
- La telecamera inceppata: Il film è stato girato a Cracovia e dintorni. Spielberg avrebbe voluto inizialemnte girare le scene ambientate ad Auschwitz, nel vero campo di concentramento. Quando si recò lì, entrato nel lager, la sua macchina da presa si blocco e riprese a funzionaare solo una volta uscito. Lo interpretò come un segno: per rispetto ai morti non avrebbe dovuto girare lì.
- Il film si basa sul romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally basato sulla vera storia di Oskar Schindler.
- La bambina vestita di rosso in realtà si chiamava Roma Ligocka e contrariamente a quello che succede nel film, sopravvisse alla Guerra.
- Durante le riprese Ben Kingsley, che interpreta Itzhak Stern, conservava una foto di Anna Frank nella tasca del cappotto. Alcuni anni più tardi Kingsley interpretò Otto Frank, padre di Anna, nel telefilm Anne Frank: The Whole Story.
- Steven Spielberg ha iniziato a lavorare su questo film in Polonia, mentre Jurassic Park era in post-produzione. Ha lavorato a quel film via satellite con l’assistenza di George Lucas.
- Si dice che, durante le riprese, l’atmosfera era così triste e deprimente che Steven Spielberg chiese al suo amico Robin Williams se poteva girare alcuni sketch comici.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Queste le parole espresse in Parlamento, il 20 luglio del 2000, in seguito all’istituzione del Giorno della Memoria:
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico). Le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”