QUESTA RECENSIONE NON CONTIENE SPOILER!
Dopo la recensione di Le regole del delitto perfetto, parliamo di Scandal: un’altra serie targata Shonda Rhimes. La Rhimes ci presenta ancora un personaggio femminile forte, quasi al punto da essere indistruttibile, ma è brava anche a farci capire che la forza delle donne non equivale ad essere asettiche, senza sentimenti e aride. Abbiamo infatti visto Annalise Keating piangere e vedremo nelle stesse condizione anche la bellissima Olivia Pope, protagonista principale di Scandal.
La serie andò in onda per la prima volta il 5 aprile del 2012 ed è divisa in 7 stagioni!
Olivia (Kerry Washington) è una ragazza intelligente, caparbia e molto ambiziosa. E’ una stratega della comunicazione e infatti le sue qualità vengono subito notate da Fitzgerald Thomas Grant III (Tony Goldwyn), presidente degli Stati Uniti che ha bisogno di qualcuno a cui affidare la sua campagna elettorale. L’intesa perfetta scavalca la collaborazione personale, sfociando in un sentimento molto forte che, nonostante tante complicazioni, non avrà mai fine.
Un amore negato, proibito perché il presidente ha già una moglie, la fredda Mellie Grant (Bellamy Young) che a fatica cerca di mantenere alto l’interesse nella coppia, ma ben presto scoprirà di avere una rivale.
Scandal – Il team di Olivia Pope
Nonostante molte delle azioni compiute in questa serie siano cause o conseguenze di questo folle amore, Olivia ci appare quasi sempre lucida, risolutiva e con la consapevolezza di voler mettere il bene comune al primo posto, al costo di perdere quello a cui tiene di più. Nei suoi momenti di gloria o nello sconforto totale, ci sarà sempre il suo team a sorreggerla, formato da Abby Whelan (Darby Stanchfield) una donna sofisticata, forse addirittura più ambiziosa di Olivia che riesce a comprendere sempre il suo stato d’animo, nonostante il capo non voglia mai far pesare le questioni personali; poi c’è il glaciale Diego “Huck” Muñoz (Guillermo Diaz), un esperto informatico al quale Olivia ha salvato la vita e per questo decide di seguirla anche negli inferi; a scaldare spesso l’atmosfera abbiamo la più sincera e schietta della squadra Quinn Perkins (Katie Lowes) e infine il bel Harrison Wright (Columbus Short).
Scandal – Gli altri uomini di Olivia
Oltre all’amore incondizionato per il presidente Grant e alla stima per la sua squadra, Olivia ha altri due uomini che ruotano intorno alla sua vita i quali vanno citati necessariamente. Il primo perché è il mio personaggio preferito, parlo di Eli Pope, il padre di Olivia (Joe Morton). Analizzando bene questo personaggio, si può subito spiegare da dove arriva l’essenza particolare di Olivia. Eli non è un cattivo padre, ma sicuramente tra l’esaltare i lati docili della figlia o mettere in luce la tenacia e la forza portandola agli estremi della sopportazione, egli preferisce sicuramente la seconda. E’ un rapporto di amore/odio, ma quando Eli entra in scena, Scandal si scalda e acquisisce tantissimi punti!
Un altro posto nel cuore di Olivia è sicuramente riservato a Jake Ballard (Scott Foley), ufficiale dei marines che non riesce a sfuggire al fascino di Olivia e se ne innamorerà perdutamente, pur riuscendo a rispettarla e ad avere con lei un rapporto che solo la visione della serie ti farà capire fino a che punto arriva.
Scandal – Le tematiche
Con Scandal, Shonda Rhimes non manca di mettere a fuoco alcune particolari tematiche. Ti riporterò le tre principali che emergono nell’intera serie.
1. Le donne invincibili
Come già riportato, nella serie dominano i personaggi femminili e questo risulterà ancora più evidente soprattutto verso il finale della serie. Di certo Olivia è il punto cardine della tematica, ma anche le sue due assistenti, Quinn ed Abby, hanno una loro visione del mondo molto chiara, tanto insita nelle loro personalità da gravare spesso su quella di Olivia che non sempre riesce a dominarle. La donna in carriera che non riesce a mettere su una linea di equilibrio famiglia e lavoro, preferendo quest’ultimo, è una figura che abbiamo visto anche con Annalise Keating. Si afferma la personalità femminile non per la bellezza, per la sensualità o per le avance, ma perché con il cervello le donne della Rhimes stanno un passo avanti, c’è poco da fare. Ed è per questo che nei momenti peggiori… le fa incontrare!
Ebbene sì! Sia in Scandal che in Le regole del delitto perfetto c’è una puntata crossover dove i due avvocati si incontrano per aiutarsi a vicenda e rimettersi in marcia dopo spiacevoli avvenimenti. Non vi svelo la puntata, vale la pensa vedere tutta la serie!
2. La lotta tra ciò che è giusto e ciò che si vuole
Beh, tipica dicotomia dell’amore, non si sa mai se sia corretto ascoltare l’istinto e far combaciare le azioni con i propri desideri oppure metabolizzare le emozioni duramente e andare avanti per perseguire la strada giusta da percorrere. In Scandal questo discorso non sarà rilevato solo dalla relazione tra Olivia e Grant, ma da tanti fattori che implicheranno decisioni dove a dare la meglio ai sentimenti si rischia letteralmente una guerra. Non dirò nulla di più, ma la riflessione è proprio questa: quanto è bene spingersi oltre e perdere l’equilibrio, rischiando di precipitare?
3. Le insidie politiche e i mass media
Scandal non è solo sentimentalismo, ma mette a fuoco anche quanto sia dura guidare un’intera nazione e come sia difficile fidarsi di chi si ha intorno. Il presidente Grant avrà un unico consigliere, ma la fedeltà tra i due andrà frequentemente sull’orlo del precipizio perché impastare le mani negli affari politici non è cosa da tutti. Anche se in maniera celata, Shonda Rhimes tenta di lanciarci degli input per farci capire fin dove si può spingere un affare di stato e anche quante insidie ci siano dietro i media e la comunicazione in generale.
In conclusione, Oliva Pope può davvero conquistare tutti noi, puoi vederla titanica e irraggiungibile per il suo modo di gestire i problemi, ma potrai anche rispecchiarti in lei. Di certo è una donna che porta con sé un tornado di emozioni, ma quello da cui non riuscirà mai a separarsi sarà il suo vino e i suoi pop corn!