Esce oggi 24 ottobre, nelle nostre sale, Tutto il mio folle amore, pellicola che vede ancora una volta, accanto al regista Gabriele Salvatores, Diego Abatantuono fra i protagonisti. Questo sodalizio, iniziato in punta di piedi nel 1988 con Kamicazen e consolidatosi negli anni partorendo titoli quali Mediterraneo (1991), Puerto Escondido (1992) Nirvana (1997) e Io non ho paura (2003), continua ancora oggi, portandoci, a quasi dieci anni di distanza dall’ultima loro collaborazione, questo nuovo lavoro cinematografico distribuito da 01 Distribution.
Nel cast, altri nomi importanti: Claudio Santamaria, Valeria Golino, , Giulio Pranno e Daniel Vivian.
Il film è un road movie (genere cinematografico il cui sviluppo avviene prevalentemente in viaggio) e racconta la storia di Vincent (Giulio Pranno), un sedicenne affetto da disturbo della personalità, cresciuto con grande difficoltà da sua madre Elena (Valeria Golino) e dal marito Mario (Diego Abatantuono), che lo ha adottato legalmente.
Quello che si viene a creare nella famiglia è una sorta di equilibrio, seppur molto precario, nel quale i due adulti riescono tra alti e bassi a gestire Vincent.
In questa situazione delicata irrompe una sera Willi (Claudio Santamaria), padre naturale del giovane e cantante squattrinato, che ha abbandonato Elena nel momento stesso in cui ha saputo che era incinta. In procinto di partire per un tour nei Balcani, l’uomo vuole conoscere il figlio che non ha mai visto, ma non immagina neanche lontanamente la situazione che si ritroverà davanti. Vincent, però, vede nel padre e nel suo furgone un tentativo di fuga e, nascosto nel veicolo, parte insieme a Willi, all’insaputa di quest’ultimo. L’occasione permette ai due di conoscersi meglio e approfondire quel legame di sangue che hanno ignorato per sedici lunghi anni. In questo viaggio nei Balcani e nei sentimenti, Willi e Vincent avranno modo di confrontarsi, parlare e conoscersi, così come Elena e Mario, partiti alla ricerca del figlio e che riusciranno a dirsi quello che, forse, non si erano mai detti.
Il film è tratto dal bestseller Se ti abbraccio non aver paura, che racconta la vera storia di Franco Antonello e suo figlio Andrea, affetto da autismo; insieme intraprendono un viaggio on the road che li porta dagli Stati Uniti al Sud America, in sella a una moto, una storia resa nota dallo show televisivo Le Iene e che continua ad appassionarci sui social.
«È un film sulla diversità, sulla possibilità di amare anche chi è molto diverso da noi, anche chi non riusciamo a capire subito. Certo non dobbiamo avere paura di chi è diverso da noi per poterlo amare, però si può»
Ha dichiarato Salvatores.
Il film affronta un tema delicato e difficile da descrivere senza cadere in luoghi comuni e frasi fatte, ma racconta soprattutto il legame e l’amore incondizionato di un genitore nei confronti di un figlio, un amore che va oltre la paura del diverso; prende di petto il disturbo mentale e non nega i suoi aspetti “disturbanti” e imbarazzanti. Non lo esalta, certo, ma finisce per trovare nella “follia” la bellezza “, proprio come il pittore Vincent Van Gogh a cui Don McLean (cantautore statunitense) ha dedicato il brano Vincent, colonna sonora di tutto il film.
E’ un “racconto dell’istinto” e naturalmente dell’amore, amore che sulle prime non riesce più a uscire dall’anima dei personaggi, ma che poi fluisce libero. Succede a Willi e Vincent e anche a Elena e Mario, che la malattia di Vincent l’hanno sempre affrontata con timore misto a rassegnazione, lui rifugiandosi nella letteratura e lei nell’acqua di una piscina, quasi alla ricerca di un liquido amniotico in cui sentirsi protetta ed essere figlia e non più madre.
Presentato alla 76°Mostra del Cinema di Venezia, il film ha riscosso un grande successo, regalando a Salvatores uno degli applausi più lunghi della sua carriera. Merito di una concatenazione di elementi, che rende il racconto un capolavoro di delicatezza ed empatia. Primo fra tutti il fatto che sia una storia vera.
. Il film uscirà nelle sale il 24 ottobre 2019 appunto, è una produzione Indiana Production con Rai Cinema in co-produzione con EDI Effetti Digitali Italiani.