Sono passati già sei anni dalla scomparsa del grande Robin Williams, che proprio l’11 Agosto del 2014 si è tolto la vita lasciando sconvolti, con questo gesto estremo, gli amici, i familiari e il mondo intero. La gente lo amava come pochi altri artisti al mondo. Il suo spirito allegro e la gioia che era in grado di trasmettere a tutti, nonostante gli oscuri trascorsi, nascondevano in realtà una grande sofferenza, dapprima identificata come profonda depressione e successivamente confermatasi come sintomo di una sconosciuta e terribile malattia neurodegenereativa.
La figlia Zelda, legatissima al padre, ha deciso di anticipare i fan dell’attore, postando su twitter un semplice messaggio a lettere bianche su sfondo scuro e ricordandolo con il silenzio, rivolgendosi in particolar modo alla gente in preda alla depressione e chiedendo loro di usare il suo post come un cartello stradale nel deserto, indicando successivamente, alcuni riferimenti di auto-aiuto per persone affette da depressione.
https://twitter.com/zeldawilliams/status/1292899173713375232
Domani è l’anniversario della morte di papà. Come sempre, io non sarò qui.
È già difficile per me nelle giornate normali restare la persona che ci si aspetta che accetti cortesemente il bisogno del mondo di condividere i suoi ricordi di lui ed esprimere le condoglianze per la sua scomparsa. Come ho detto in passato, mentre sono sempre toccata dal vostro infinito e continuo amore per lui, a giorni mi sembra quasi di essere un memoriale sul bordo della strada – un luogo, non una persona – dove le persone passano guidando, lasciano il loro affetto e poi continuano la loro vita, confortate dal fatto di aver testimoniato il loro amore per lui.
Ma, a volte, questo mi fa sentire sepolta sotto un cumulo di ricordi altrui, invece che miei. Dopo tutto, anche le rose a vagonate pesano una tonnellata.Domani, è semplicemente troppo.
Invece di me, se vi sentite in crisi e cercate questa pagina sperando di sentirlo in qualche modo vicino, per favore usate una delle seguenti risorse se pensate di averne bisogno.
Per chiunque là fuori abbia bisogno di sentirlo, per favore usate questo come un cartello stradale nel deserto.
Allungate le braccia. Cercate aiuto. Continuate a lottare”
Nel frattempo, Vertical Entertainment, ha invece presentato il trailer di un documentario dedicato proprio a Robin Williams, Robin’s Wish, che mira a far luce sul mistero della sua tragica e improvvisa scomparsa. Dopo la sua morte, a soli 63 anni, sul suicidio dell’attore si sono sollevate diverse speculazioni. Il docu-film, diretto da Tylor Norwood, indaga sull’unica verità accertata, oscurata per molto tempo ai fan.
https://www.youtube.com/watch?v=cT7fqJbvE4M&t=8s
Robin, brillante, divertente e arguto, ha perduto la sua battaglia contro un nemico sconosciuto, un disturbo quasi impossibile da diagnosticare, conosciuto come Demenza da Corpi di Lewy, una malattia che genera paranoia, confusione e ansia, arrivando nei cavi più gravi a causare potenti allucinazioni. Il grave disturbo da cui era affetto Robin Williams ha compromesso, negli ultimi mesi, la sua vita e la sua carriera e secondo i medici che hanno eseguito l’autopsia, l’attore ne era affetto al punto da aver colpito l’intero cervello.
Il documentario è raccontato, in prima battuta, proprio dalla vedova Schneider e da Shawn Levy che ha diretto Robin Williams nella trilogia di Una notte al museo, in cui impersonava la versione di cera di Theodore Roosevelt, in grado di prendere vita durante la notte grazie ad una tavola egizia dai poteri straordinari. Lo stesso Levy racconta che, durante le riprese del terzo film, l’attore confessava di non sentirsi più lo stesso.
Alla fine, come sappiamo, purtroppo Robin ha perso la sua battaglia, ma è riuscito a raggiungere il suo obiettivo: far sentire le persone meno tristi. Questo era il suo più grande desiderio.
L’uscita di Robin’s Wish, è prevista per il prossimo 1 Settembre. Al momento la data riguarda la sola disponibilità negli Stati Uniti, mentre per l’Europa non è ancora stata ufficializzata, ma speriamo di avere al più presto ulteriori dettagli.
La redazione di iCrewplay Cinema è unanime nel considerare l’attore come uno dei più grandi artisti del cinema contemporaneo. I suoi personaggi rimarranno per sempre nella storia del cinema e nei nostri ricordi. La sua capacità di far emozionare la gente, sia con ruoli iconici come quello di Euphegenia Doubtfire in Mrs. Doubtfire sia quelli drammatici come in L’attimo fuggente. Lo abbiamo descritto nel nostro Ritratto di un attore qualche tempo fa, ma volendo conoscere a fondo Robin Williams, ci sentiamo di consigliarti “Robin Williams – Storia di una vita” di Dave Itzkoff.
Noi vogliamo ricordarlo con una scena tratta da L’uomo bicentenario, un film del 1999 per la regia di Chris Columbus in cui Robin Williams interpreta il ruolo di Andrew, un robot altamente tecnologico pensato per fare da vero e proprio maggiordomo, ma dotato, nel suo caso, di una vera e propria personalità e che, come in una sorta di “Pinocchio” di nuova generazione, dopo aver scoperto la bellezza della vita umana, farà di tutto per diventare un uomo fino a decidere di perdere anche l’unica cosa che lo rende diverso dal resto dell’umanità: l’immortalità.