Bene e male, quiete e tempesta. Robert Pattinson è un vortice di sentimenti contrastanti, ultimamente. Certo, nulla a che vedere con la sua vita professionale che, tra l’altro, sta procedendo a gonfie vele. Tenet, Batman, Mickey 17 e ora The Odyssey firmato Christopher Nolan – secondo alcune fonti, l’attore e la collega Anne Hathaway parrebbero sbarcati in Sicilia per le riprese del film.

Ma anche oscurità, inquietudine, terrore: questa la sua sfera più privata. Strano a dirsi, da poco sposato con la bellissima Suki Waterhouse dalla cui unione è nato il primo figlio della coppia (o figlia, non è dato saperlo). Eppure qualcosa di torbido aleggia nell’aria – sai che si parla persino del ritrovamento di alcuni coltelli? Lucenti lame affilate, ecco cosa sta accadendo a Robert Pattinson.
Robert Pattinson, la sua vita come un film horror: ecco perché
L’ex divo di Twilight in paranoia. Difficile sopportare una situazione del genere e, soprattutto, guai a spaventarlo: potrebbe diventare pericoloso. Fan preoccupati, ignari di quanto stesse accadendo finché non sono emerse dichiarazioni in tal merito. Anche la moglie, fortemente allarmata. Si può immaginare la scena: occhi spiritati, battito accelerato, nel mentre agitando un minaccioso coltello.
Non è accaduto nulla di terrificante. Tuttavia Robert Pattinson ha un problema con i film horror. Lo ha ammesso durante una chiacchierata con il regista di Mickey 17, Bong Joon-ho, per GQ: “Da giovane li guardavo e dicevo ‘figo’. Adesso sono troppo sensibile“. In verità non sarebbe il primo che, con l’avanzare dell’età, rigetta un certo tipo di genere cinematografico, specie il più pauroso.
Molti si chiedono se questo cambiamento emotivo sia dovuto alla nascita del/la bambino/a – anche il noto director sud coreano si è posto la stessa domanda. Ciò potrebbe essere assolutamente normale: quando si vive la maternità o paternità si amplificano le emozioni, anche quelle negative. Ma l’attore, ridendo, smentisce affermando che il ‘nuovo’ Bob è emerso ancor prima del lieto evento.
A questo proposito ha aggiunto dettagli alla sua attuale condizione: “Dovevo incontrare un regista che aveva girato un horror, quindi ho guardato il suo film. Pensavo che qualcuno stesse entrando in casa mia. Sono rimasto seduto sul divano con due coltelli da cucina” – alla fine si è persino addormentato con le due lame vicine al proprio collo, tanto da far spaventare Suki quando lo ha visto.
Spesso questo tipo di film risvegliano le paure più profonde – solitamente mai guardare un horror in solitaria la sera, si salta dalla sedia, ti è mai capitato? È vero, Robert Pattinson è un attore e dovrebbe esserne abituato – di progetti angoscianti, comunque carichi di tensione, ne ha fatti, dalla saga Twilight a The Lighthouse – ma si è umani e, come tali, che male c’è a mostrare qualche fragilità?