Iconico Tony Stark nel Marvel Cinematic Universe nonché Premio Oscar per Oppenheimer come Attore non Protagonista, Robert Downey Jr. fa parte dell’Olimpo hollywoodiano. Un divo che continua a regalare grandi emozioni – in proposito, trepidante attesa per il nuovo capitolo dedicato agli Avengers (Doomsday), nel cui film confermata la sua presenza nei panni del Dottor Destino.

La sua visibilità mediatica lo pone al centro dell’attenzione, risultando così straordinario protagonista del panorama cinematografico, ma anche un uomo fragile – in tal merito si rammentino le parole di riconoscenza dedicate a sua moglie Susan, durante il discorso di premiazione agli Oscar 2024: “Lei mi ha trovato come un cucciolo abbandonato e da brava veterinaria mi ha salvato“.
Difatti un contrasto così evidente, tanto da suscitare impressione: fuori red carpet e lustrini, dentro tempesta. Un’anima tormentata che non rispecchierebbe la vita del grande attore circondato dai fan e paparazzi, sparsi ovunque – ma, si sa, più sono inquieti certi personaggi, più si rivelano immensi. Robert Downey Jr. pronto a concedersi: ormai lo sanno tutti, perché nasconderlo?
Robert Downey Jr. e i fantasmi di Iron Man: la resa dei conti

Da Sherlock Holmes al mondo MCU, il mito Robert Downey Jr. continua. Ormai è una leggenda per cui nulla potrà scalfirlo. Ma, non c’è niente da fare: quei demoni restano, gli stessi che agitano il sonno durante la notte oppure alimentano sempre il terrore di inciampare nuovamente, cadere e non rialzarsi, questa volta – la sua amata lo ha già aiutato, tuttavia sarebbe pronta a sostenerlo, ancora.
Come alcuni sapranno – sicuramente i fan appassionati ne saranno già a conoscenza – l’attore newyorkese ha un passato travagliato alle spalle, comprendente persino il carcere. A riguardo, negli anni ’90 l’arresto per possesso di stupefacenti e detenzione di armi dopodiché l’uscita su cauzione ma, poco dopo, nuovamente tra le sbarre per le continue violazioni legate al regime di libertà vigilata.

Rimane in prigione un anno – a fronte dei tre previsti – grazie alla sua ‘buona condotta’. A seguito di un’intervista rilasciata a Vanity Fair ha raccontato qualche stralcio della propria vita trascorsa come detenuto presso l’istituto penitenziario di Corcoran, in California: isolamento, giaciglio scomodissimo per dormire, lavoro in cucina – benché, a detta sua, non sapesse fare nulla.
Successivamente stringe amicizie con gli altri compagni e si unisce al coro del carcere come attività rieducativa. Giorno dopo giorno risultati positivi, tanto da arrivare a ricordarsi il compleanno della sorella Allyson – evento epocale, mai accaduto prima d’ora. Insomma, Robert Downey Jr. un uomo migliore. Tra droghe e problemi con la giustizia, la carriera appesa a un filo, recuperata in extremis.

Soprattutto per merito di alcuni amici tra i quali Mel Gibson che lo ha sostenuto nel pagamento dell’assicurazione affinché continuasse a recitare – nessuna compagnia voleva più assicurarlo – Ben Stiller che lo ha scritturato per la parte di Kirk Lazarus nel film Tropic Thunder, infine l’incontro con il regista Jon Favreau per il personaggio di Iron Man. Da quel giorno è tornato sulla cresta dell’onda.