Andrew Garfield è un attore britannico con cittadinanza statunitense: è nato a Los Angeles il 20 agosto 1983 da madre inglese, Lynn Hillman, e padre statunitense, Richard Garfield; vive in California fino a quando aveva tre anni, poi la sua famiglia si trasferisce ad Epsom, nella regione del Surrey, in Inghilterra. In un’intervista del 2009 ha affermato di sentirsi a casa sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito e nei dialoghi riesce a distinguere il suo inglese con accento americano dal suo vero accento britannico; ne sono una prova lo stupore dei fan agli Academy Awards 2017 e quello della sua ex Emma Stone al di fuori dal set.
Le origini ebraiche di Andrew Russell Garfield derivano dai suoi nonni paterni, che lo educano con tradizionali valori yiddish all’interno della middle class europea. A nove anni partecipa ad una commedia chiamata Bugsy Malone, ma la sua storia nel mondo della recitazione inizia sette anni più tardi, con l’invito di un amico a frequentare una scuola di recitazione: Andrew Garfield si iscrive prima alla Preparatory School di Banstead e poi alla City of London Freemen’s School, ad Ashtead, per poi studiare recitazione presso la prestigiosa Royal Central School of Speech and Drama di Londra, dove ha conseguito il diploma nel 2004.
Dopo aver passato il primo provino per il cortometraggio Mumbo Jumbo del 2005, lo vediamo sul piccolo schermo in diversi telefilm, quali Sugar Rush (2005), Swinging(2005), Doctor Who (2007) e Freezing (2007). Il film di debutto di Andrew Garfield è Boy A (2007) di John Crowley con Peter Mullan, dove interpreta il protagonista Jack Burridge, con cui guadagna il BAFTA TV Award come miglior attore. Lo stesso anno la rivista Variety lo annovera tra i “10 attori da tenere d’occhio” e interpreta uno studente universitario cosciente dell’importanza dell’attivismo politico nella pellicola di Robert Redford Leoni per agnellicon Meryl Streep e Tom Cruise.
Nel 2009 Andrew Garfield partecipa a Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavoloe alla trilogia poliziesca Red Riding, trasmessa nel Regno Unito su Channel 4. L’anno successivo è protagonista di Non lasciarmi, film tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore giapponese Kazuo Ishiguro, e del cortometraggio fantascientifico I’m Here, diretto da Spike Jonze e punto di partenza per il successivo Her, film con protagonista Joaquin Phoenix.
Nel 2014 ha co-prodotto e recitato nel thriller 99 Homes, film sulla crisi immobiliare americana diretto da Ramin Bahrani e presentato durante la 71ª edizione del Festival del cinema di Venezia. Nel 2018 Andrew Garfield si trova a Cannes per l’anteprima del film Under the Silver Lake, un thriller diretto da David Robert Mitchell. Nel 2020 ritorna a Venezia perché nella sezione “Orizzonti” della 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica è proiettato Nessuno di speciale, film diretto da Gia Coppola in cui è protagonista.
Prima di interpretare uno più noti personaggi di fantascienza, l’attore ha partecipato a diversi progetti tratti da eventi realmente accaduti. Nel 2008 diventa il cortigiano Francis Weston ne L’altra donna del re, ispirato all’omonimo romanzo storico di Philippa Gregory ambientato nel XVI secolo, si ritrova in un cast molto Marvel, con Natalie Portman, Scarlett Johansson, Eric Bana e Benedict Cumberbatch. Il ruolo più famoso di Andrew Garfield in questo filone è sicuramente quello di Eduardo Saverin, cofondatore di Facebook, nel film The Social Network con protagonista Jesse Eisenberg; grazie alla sua prestazione è candidato per la prima volta ai Golden Globe, oltre a ricevere candidature per BAFTA e Screen Actors Guild Award.
In un’intervista Andrew Garfield ha parlato del suo rapporto col regista David Fincher durante la realizzazione di questo film: “Era il perfetto ‘papà sportivo’. Mi diceva: ‘Continua a farlo, continua a recitare, ciak dopo ciak… Ti chiederò di farlo molte volte e la tua voce sarà stanca, il tuo cuore sarà stanco, il tuo corpo sarà esausto, so che mi odierai e va bene perché gireremo questa scena alla perfezione.’
Dopo 35 o 40 ciak del mio primo piano di quella sequenza ero steso sul pavimento, esausto, credevo che l’avremmo girata almeno altre 10 volte. Fincher si avvicina e tende la sua mano verso di me, mi tira su, mi stringe la mano e dice: ‘Finito, andiamo avanti’. E questo è quanto. Devo dire che è stato un bel momento. Mi sono sentito molto gratificato. È stata una giornata semplicemente splendida, l’ho adorata.”
Nel 2016 Andrew Garfield è protagonista di Silence, film storico di Martin Scorsese con Adam Driver e Liam Neeson: nella trasposizione del romanzo omonimo dello scrittore Shūsaku Endō interpreta un padre gesuita partito per il Giappone nel tentativo di diffondere il cristianesimo e di salvare il suo mentore, sparito anni prima in una spedizione; per entrare in questo ruolo l’attore ha eseguito gli Esercizi spirituali secondo il metodo di Ignazio di Loyola.
Nello stesso anno mostra la sua spiritualità in un altro film storico di grande successo: ne La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson veste i panni di Desmond Doss, primo obiettore di coscienza nella storia statunitense, che servì l’esercito americano come medico durante la Battaglia di Okinawa. Questa performance lo porta a numerose candidature, tra cui Premio Oscar al miglior attore, Golden Globe, BAFTA e Screen Actors Guild Award.
Nel 2017 recita con Claire Foy nel film drammatico Ogni tuo respiro, diretto da Andy Serkis e tratto dalla vita di Robin Cavendish, giovane mercante inglese, ammalatosi di poliomielite e costretto a terminare i suoi giorni su una sedia a rotelle: Andrew Garfield ha trascorso molto tempo con il figlio, produttore del film, e la moglie di Cavendish, per poter imitare nel modo migliore i movimenti, il modo di parlare e di respirare dei malati di poliomielite.
Lo scorso anno compare al centro di un’altra pellicola basata sulla religione e in quest’intervista ha parlato della sua spiritualità: Gli occhi di Tammy Faye è un film biografico sulla vita dei televangelisti Jim Bakker e Tammy Faye Bakker, interpretati da Andrew Garfield e da Jessica Chastain (vincitrice dell’Oscar per questo ruolo); diretto da Michael Showalter e prodotto da Searchlight Pictures, è ora disponibile su Disney Plus
Netflix, invece, l’ha reso protagonista di Tick, Tick… Boom!: nel film diretto da Lin-Manuel Miranda veste i panni del drammaturgo Jonathan Larson, autore dell’omonimo musical, e per questo ruolo vince il Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale ed è candidato per la seconda volta all’Oscar al miglior attore. Andrew Garfield ha dedicato questa performance alla madre Lynn, morta a causa di un cancro al pancreas, mentre era impegnato durante la produzione del film. Per poter interpretare Jonathan Larson ha dovuto imparare a cantare, impiegando quasi un anno e mezzo per padroneggiare quest’arte: dobbiamo dire che il sacrifico ha dato i suoi frutti e meritava anche l’Oscar.
Andrew Garfield è il secondo Spider-Man
Lo chiamiamo così solo per l’ordine cronologico, ma è difficile classificare i tre Tessiragnetele cinematografici, soprattutto dopo averli visti insieme in Spider-Man: No Way Home. Ogni attore di Peter Parker negli anni ci ha regalato emozioni uniche e l’avventura di Andrew Garfield inizia nel 2012 con The Amazing Spider-Man, reboot sull’Uomo Ragno diretto da Marc Webb. Due anni dopo riveste la tuta rossa e blu in The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro e per il ruolo ottiene nomination a diversi premi, tra cui i MTV Movie & TV Awards.
Nonostante questi buoni risultati e quelli altrettanto positivi ottenuti al box-office, la saga non prosegue e l’attore deve abbandonare il ruolo dopo l’accordo siglato tra Marvel Studios e Sony per portare l’Arrampicamuri nel Marvel Cinematic Universe. Prima dell’arrivo in sala di Spider Man: No Way Homenon erano ancora confermati gli altri due Spider-Man nel film e Andrew Garfield ha sempre negato la sua presenza nel cinecomic nelle interviste; non ha parlato del suo coinvolgimento del film neanche ad Emma Stone, con cui era rimasto amico. Nel 2021 è tornato a vestire i panni del supereroe Marvel insieme a Tom Holland e Tobey Maguire e ora si spera di rivederlo in un eventuale The Spider-Man 3.
Andrew Garfield è un super fan del supereroe che interpreta e ha pianto quando ha indossato la prima volta il costume di Spider-Man: si tratta di un dettaglio che l’attore ricorda con piacere e che svela la sua devozione al personaggio. L’ha sempre voluto rappresentare alla perfezione, studiando i movimenti di atleti famosi come Muhammad Ali e Cristiano Ronaldo e dei ragni: “Se il DNA viene mescolato con quello di un vero ragno, allora perché non imitare effettivamente la fisicità di un ragno? La leggerezza, l’immobilità, la pazienza e come questo cambi un ragazzo di 17 anni. È anche stata una cosa divertente con cui giocare”.
Andrew Garfield teatro
Nel 2012 debutta a Broadway nel dramma di Arthur Miller, Morte di un commesso viaggiatore, con Philip Seymour Hoffman nel ruolo del protagonista; per la sua performance è candidato al Tony Award al miglior attore non protagonista in uno spettacolo. Dall’aprile 2017 riveste il ruolo di Prior Walter, un ragazzo omosessuale malato di AIDS nel revival del National Theatre del dramma di Tony Kushner, Angels in America – Fantasia gay su temi nazionali, con Nathan Lane e Russell Tovey; Andrew Garfield si prepara vedendo tutte le puntate del reality America’s Next Drag Queen, di RuPaul.
Nel 2018 torna a Broadway con Angels in America ed è candidato ai Laurence Olivier Awards e vince gli Evening Standard Awards, i Drama Desk Award, gli Outer Critics Circle Award e i prestigiosi Tony Award al miglior attore protagonista in un’opera teatrale. Una volta salito sul palco, Garfield ha dedicato la vittoria del premio alla comunità LGBT con il suo discorso.
Vita privata
Dal 2008 al 2011 Andrew Garfield è stato fidanzato con l’attrice Shannon Woodward; sempre dallo stesso anno è Ambasciatore dello Sport per la Worldwide Orphans Foundation (WWO). Nonostante la partecipazione a The Social Network, l’attore è molto riservato e per mantenere la privacy non ha profili social; ha spesso sottolineato di non aver bisogno di parlare della propria vita privata in pubblico, rilasciando poche interviste su tali argomenti, e di voler evitare l’invadenza altrui.
Durante la lavorazione di The Amazing Spider-Man, si lega sentimentalmente ad Emma Stone, interprete di Gwen Stacy nel film; la relazione termina nel 2015, ma i due attori provano ancora molto affetto l’uno per l’altra. Andrew Garfield si è dimostrato il più grande fan dell’attrice: fu il primo ad alzarsi per applaudirla nel momento in cui vinse l’Oscar per La La Land. La sua ultima fidanzata è la modella statunitense Alyssa Miller, ma alcune fonti affermano già che si siano lasciati.
In un’intervista rilasciata ad Out Magazine, riguardante lo spettacolo Angels in America – Fantasia gay su temi nazionali, ha parlato del suo orientamento sessuale dichiarando di identificarsi eterosessuale, ma ha detto di avere un’apertura verso qualsiasi impulso. Non è per questo motivo, però, che ha baciato Ryan Reynolds alla cerimonia dei Golden Globe Awards 2017: l’attore di Spider-Man aveva scherzato con l’interprete di Deadpool, nominato per un premio come miglior attore, che se Reynolds avesse vinto il premio lo avrebbe baciato al posto di sua moglie, Blake Lively; inizialmente i due decisero che Reynolds si sarebbe girato per baciare Lively e poi avrebbe baciato Garfield all’ultimo minuto, ma quando il premio fu vinto da Ryan Gosling si baciarono lo stesso.
Infine, qualche tempo fa Andrew Garfield ha dichiarato che Girls! è tra i suoi show preferiti, definendo geniale la serie di Lena Dunham, che parla di quattro amiche che provano a costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.