Alessandro Borghi è nato a Roma, quartiere EUR, il 19 settembre del 1986 e ha iniziato il suo percorso nel mondo dello spettacolo a Cinecittà, come stuntman nel periodo che va dal 2005 al 2007. Il suo mito, cinematograficamente parlando, è sempre stato Leonardo DiCaprio e quindi Alessandro sceglie di tentare un approccio diverso al cinema, un approccio da protagonista, dopotutto il “phisique du role” ce l’ha.
Dopo qualche esperienza di secondaria importanza in televisione (Rex, Romanzo Criminale, Don Matteo, Distretto di Polizia) Alessandro esordisce al cinema con Cinque, un thriller ambientato a Roma est. Ha un legame speciale con la Capitale, è la città che lo ha cresciuto, che lo ha formato e che sarà un’ambientazione ricorrente nei suoi film, infatti pochi anni dopo diventa il Commissario Lanzi nell’action movie Roma Criminale e il borgataro Vittorio, al fianco di Luca Marinelli, in Non essere cattivo di Claudio Caligari.
Il pubblico però, ne consacra la popolarità nel 2015, con il film Suburra in cui veste i panni di Aureliano Adami, boss di Ostia. E’ un’interpretazione straordinaria. Alessandro Borghi è convincente, intenso e travolgente e la sua performance, degna di un attore consumato, gli vale una candidatura al David di Donatello e la vittoria del Ciak d’oro come rivelazione dell’anno.
Nel frattempo al cinema diventa lo sfortunato e crepuscolare cantautore Luigi Tenco nel film Dalida e nel 2017 recita per Sergio Castellitto in Fortunata con la quale Alessandro Borghi si aggiudica il Nastro d’Argento come Miglior attore non protagonista. Nello stesso anno, reduce dal successo dell’omonimo film, viene prodotta la serie TV Suburra che approfondisce le vicende già narrate nel lungometraggio di Sollima.
Il 2017 è un anno speciale per Alessandro che trova il tempo di lavorare per Paolo Genovese nel suo The Place, nonché in Napoli velata di Ferzan Özpetek, per il quale ottiene una seconda nomination ai David di Donatello.
Appena un anno dopo, Alessandro Borghi raggiunge l’apice della sua bravura, si spinge oltre la sua comfort zone e dà vita, in maniera magistrale, a Stefano Cucchi. E’ lieto di prendere parte al progetto cinematografico che porta sul grande schermo la tragica storia del pestaggio che ha ucciso il giovane geometra romano e lo fa rendendogli giustizia, umanità e dignità in Sulla mia pelle. Per questa interpretazione vince il David di Donatello, il Ciak d’oro, nonché il Bobbio Film Festival ed il Premio Gabriele Ferzetti al miglior attore protagonista al Bari International Film Festival.
L’anno successivo torna di nuovo sul suo set preferito: Roma. Ma è una Roma quasi inedita, è quella di Romolo e Remo ne Il Primo Re di Matteo Rovere.
Nel 2019 è uscita in Italia la commedia Di tutti i colori di Max Nardari, distribuita in realtà già nel 2017 in Russia col titolo Liubov pret-a-porter.
Dal 2020, è protagonista della co-produzione internazionale Diavoli, serie televisiva tratta dall’omonimo romanzo di Guido Maria Brera che racconta il mondo dell’alta finanza londinese in cui è affiancato da Patrick Dempsey e Kasia Smutniak. La serie TV (disponibile su Sky Atlantic) è girata in lingua inglese e interesserà sapere che nella versione italiana della serie, Borghi ha deciso di non auto-doppiarsi (la sua voce è infatti di Andrea Mete).
Curiosità:
- Alessandro Borghi ha diversi tatuaggi (non come Aureliano Adami, s’intende!): ha un clown sul lato destro del corpo, una stella sulla caviglia, un tatuaggio non ben identificato sul polso e la scritta “My way” su entrambi i piedi.
- È molto attivo sui social e attraverso i suoi profili (@alessandro.borghi) interagisce volentieri con tutti, anche in privato (ve lo garantisco, mia sorella ci ha parlato!).
- Attualmente (non ne abbiamo certezza, perché è estremamente riservato) pare sia legato alla manager e modella romana Irene Forti.
- Complice la necessità di mantenersi in forma, Alessandro Borghi è molto attivo e pratica nuoto, ma nutre anche una intensa passione per equitazione, pugilato e scherma.
- Nel 2017 è stato il primo “padrino” della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Fino ad allora nessun attore aveva ricoperto il ruolo.
- Per interpretare Stefano Cucchi, ha perso ben 17 Kg ed è diventato un grande amico della famiglia Cucchi, dato il suo coinvolgimento attivo nel raccontare la verità sulla terribile morte di Stefano.
- Possiede due piccoli ristorantini a Roma.
- E’ apparso in diversi videoclip: Lunedì, canzone del rapper italiano Salmo; Questa nostra stupida canzone d’amore. dei The Giornalisti; Basta così dei Negramaro con Elisa e Tutto qui accade dei Negramaro a riprova che nonostante il suo stratosferico successo, Alessandro Borghi non ha manie e smanie da divo.
Vabbè, ma quanto è fico, che attore è. Quando mi offrono un film, la prima cosa che dico è: fatemi brutto, rasatemi, staccatemi i denti. I ragazzi più giovani mi chiedono consigli, io rispondo: se qualcuno vi ha detto qual è il vostro profilo migliore, scordatevelo; se qualcuno vi chiede qual è, mandatelo affanculo. A me serve per abbandonare Alessandro. No: faccio questo mestiere proprio perché con Alessandro voglio averci a che fare il meno possibile.
Come ci si innamora di un progetto, così si deve essere in grado di capire se si è “giusti” oppure no. Nel momento in cui si pensa di essere diventati bravi nel proprio mestiere, ci sono due meccanismi che si autoalimentano, e che sono entrambi nocivi. Il primo è dire: posso fare tutto. Il secondo è: posso – anzi, devo – fare tutto perché gli altri si aspettano questo da me. Ed è ancora peggio. Nel mio piccolo, ho iniziato ad assaporarlo da subito. Tutti dicevano: vabbè, ma Borghi fa solo film in romano, fa solo er drogato. Se avessi voluto dimostrare che non era così, sarei entrato in un loop controproducente per la mia carriera. Col tempo, sono arrivato a questa conclusione: scelgo quello che mi piace, e basta. Mi è capitato, e lo dico con molta sincerità, di dire: guardate, io non vado bene, ma prendi quest’altro, che è perfetto.
Sono attore e non commercialista perché quello che, ancora adesso, è il mio agente mi fermò fuori dalla palestra chiedendomi se volevo fare un provino per Distretto di polizia.
E noi non smetteremo mai di ringraziarlo, il tuo agente, caro Alessandro.
Che dire, che è forse uno dei migliori attori che abbia visto ? Credo che lo possa dire senza essere smentito. Recita con disinvoltura assoluta, sa interpretare ogni parte che gli viene chiesta. Davvero bravo, complimenti. Ciao saluti da Bruno da Lugano.
Ciao Bruno, saluti alla bellissima Lugano! Concordo senza dubbi, ha un talento naturale! Un abbraccio!
Ciao Luana, ricambio gli Auguri fatti alla bellissima Lugano.
Una volta era bellissima ora è un po’ cambiata…
Naturalmente l’abbraccio è ricambiato.
Bruno