Re:Mind è un drama thriller giapponese composto da 13 episodi da circa 20 minuti ciascuno che racconta di un rapimento, ma anche di verità tenute nascoste. Una vendetta che prenderà piede ai danni di alcune ragazze, che si sono macchiate di bullismo nei confronti di una loro compagna di classe. Quando non si ha pazienza per aspettare che il karma colpisca, allora si agisce in prima persona per ottenere la propria rivincita.
Un thriller ricco di suspense, che manterrà lo spettatore con il fiato sospeso durante tutto l’arco narrativo. In particolare permetterà pian piano di scoprire nuovi segreti, che sono stati nascosti da persone che in comune hanno l’aver compiuto lo stesso sbaglio: prendersela con la persona sbagliata. Una serie del 2017, disponibile sulla piattaforma Netflix.
Re:Mind e i ricordi che collegano alla verità.
Un drama giapponese che ha un cast molto particolare, infatti le ragazze che vediamo interpretare i personaggi di questa storia fanno parte di un gruppo j-pop Hiragana Keyakizaka46. Data la presenza di un cast che non è formato da attrici professioniste, si sente infatti la leggera amatorialità nella recitazione. Questa però va a richiamare quella tipica recitazione giapponese fatta di esagerazioni e quasi simile ai personaggi anime, quindi lo spettatore abituato può apprezzare questo tipo di performance.
Il drama è ambientato sempre nello stesso posto, ovvero una stanza chiusa nella quale undici ragazze si ritrovano imprigionate. Tutte sono compagne di classe e quando si svegliano dopo essersi tolte il sacco rosso che hanno sulla testa, si rendono conto di essere in un luogo piuttosto strano e tetro. All’inizio non capiscono perché sono lì, infatti il loro ultimo ricordo risale a quello che stavano facendo prima di risvegliarsi in quel posto.
Pian piano però attraverso i ricordi che mettono in ballo di fronte a quel tavolo, cominciano a raccontare segreti nascosti, i quali presentano tutti un filo conduttore. Quello che accomuna tutte è il bullismo che hanno perpetrato contro una loro compagna di classe, quindi arrivano a capire che quella potrebbe essere la sua vendetta. Iniziano a pensare che la ragazza, voglia trovare l’artefice di tutto e così rivivono e ricordano quello che hanno fatto, dal titolo Re:Mind possiamo quindi capire che il tutto si concentrerà sul ricordo.
Le ambientazioni che vedremo oltre a quella stanza, sono tutte presenti nei pensieri delle protagoniste, per di più sarà la scuola a fare da luogo principale. Il luogo in cui sono rinchiuse, invece, all’inizio fa vedere le ragazze bloccate da una specie di botola che mantiene le gambe salde e ferme al suolo, così come la ragazza vittima di bullismo non poteva camminare, a causa della sua sedia a rotelle, così loro saranno bloccate. Con l’avanzare della storia, ad ogni ricordo corrisponderà una punizione, quindi tra topi, botole che si aprono e inquietanti apparizioni, le ragazze vivranno istanti di terrore.
Per gli amanti del thriller misto al genere horror potrebbe essere un drama decisamente interessante, in particolare per capire insieme alle protagoniste chi è il vero artefice di questa vendetta.