Real, l’ultima fatica cinematografica di Adele Tulli, si è aggiudicata il Premio della Giuria del Festival di Film di Villa Medici, giunto quest’anno ormai alla quarta edizione.
La manifestazione, sempre alla ricerca e alla valorizzazione di opere originali – anche internazionali –, ha sempre tenuto un focus ben puntato sul legame tra film e arte contemporanea, e non stupisce quindi, a tal proposito, il finale della motivazione (“come tutti i grandi film, ci lascia con più domande che risposte“) per cui Real è stato insignito del prestigioso riconoscimento.
Prestigioso riconoscimento, appunto, di massima importanza per il secondo cortometraggio di Tulli – tra le altre cose presentato di recente al Festival di Locarno –, dopo la ribalta della sua opera prima Normal alla Berlinale e alla menzione ai Nastri d’Argento del 2020.
Real, la motivazione completa della Giuria
Ti lascio ora, tra acutezza e simpatia, la motivazione completa pronunciata da Vimala Pons con cui la Giuria, composta da Clément Cogitore, artista visivo e regista, Rasha Salti, curatrice, ricercatrice e scrittrice, e dalla stessa Vimala Pons, attrice e regista teatrale, ha assegnato il premio a Real:
“Poiché Jim Carrey ha detto ‘Potrei ricercare la pace, trovare una grande felicità, ma non avere più una lunga carriera. È tutto questione di abbandono, bisogno, vanità’. Poiché in questo film la realtà esiste solamente come un fugace supporto a un movimento che continuamente la mette in crisi, e rendercela così palpabile è fantastico. Poiché è sempre bello ricordarci che l’identità non si forma mai in maniera definitiva, ma è un processo sempre in equilibrio tra situazioni fluttuanti.
Poiché riuscire a catturare il caos contemporaneo, e restituircelo in tutta la sua bellezza, pericolo, e forza magnetica è così inebriante. Ci rende, noi spettatori, come i personaggi-bambini di Miyazaki, alle prese con un viaggio spaventoso, senza avere paura di nulla. Poiché Elon Musk ha detto ‘un amore durevole è quello che tiene sempre in equilibrio le energie di due esseri’, no, non è vero, ha detto ‘Essere famosi su Instagram è come essere ricchi a Monopoli’. Poiché lasciamo questo film, come tutte le grandi opere, con più domande che risposte, il Premio della Giuria va a Real di Adele Tulli“.
La sinossi del film
Real è un viaggio cinematografico al limite del visionario all’interno dell’universo disincarnato di internet, dove tutto l’esistente passa dalla fisica del carbonio e dell’ossigeno alla logica del bit.
I nostri dispositivi digitali, lungi dall’essere solo strumenti, sono divenuti portali d’accesso per nuove realtà, dove l’umano, tra opportunità impensabili e alienazione, tenta di trovare un proprio posto nel mondo in maniera inedita, cercando nella rete la felicità, le conoscenze e le esperienze una volta vivibili solo nel piano fisico.
Quindi oggi, chiede il film allo spettatore, che cos’è reale?
Insomma, il lavoro di Tulli è un documentario creativo che immortala il mutamento dell’esistenza umana nell’era digitale, ponendo attenzione al vivere iperconnesso della contemporaneità tra lavori digitali, relazioni virtuali, cybersessualità, case e città futuristiche automatizzate ma sorvegliate in modo totalizzante, cultura dell’autorappresentazione, patologie e dipendenze, isolamento e alienazione, avatar e intelligenze artificiali, ma anche identità libere dalle costrizioni del corpo fisico.
Ovviamente, lo sguardo sperimentale su questa nuova concezione del reale si può avere solo con gli strumenti che plasmano la nuova realtà, quindi spazio all’uso poetico di webcam, smartphone, telecamere di sorveglianza, visori e altre “diavolerie” del genere, per portare l’uomo, senza giudizi o risposte, alla soglia delle domande del domani.
La produzione e l’arrivo nelle sale
Real è una produzione Pepito Produzioni e FilmAffair con la partecipazione di Rai Cinema e Luce Cinecittà – quest’ultima chiamata in causa anche a curare la distribuzione –, e la collaborazione di Les Films d’Ici.
Il film sarà disponibile nelle sale italiane a novembre 2024.