Quasi contestualmente alla cerimonia per la consegna dei premi Oscar, si è tenuta a Los Angeles la 39esima edizione dei Razzie Awards che hanno premiato le migliori categorie… nelle loro peggiori performance…
La tanto attesa cerimonia degli Oscar è alla fine arrivata. Quest’anno sono stati molti i colpi di scena sul palcoscenico del Dolby Theatre di Los Angeles, primo fra tutti, probabilmente, quello riguardante la vittoria, come Miglior Film, di Green Book, il film di Peter Farrelly, con protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali, quest’ultimo vincitore dell’ambita statuetta nella categoria Miglior Attore Non Protagonista. Noi di iCrewPlay Cinema in un certo senso l’avevamo pronosticata, ma come buona parte della redazione ha pensato che Roma di Alfonso Cuarón l’avrebbe spuntata.
Si odono ancora gli echi dei Queen che si scatenano e fanno ballare il pubblico del teatro all’inizio della cerimonia, del commovente discorso di Lady Gaga al ritiro del premio per la Miglior Canzone… e anche del tonfo del povero Rami Malek che, probabilmente sopraffatto dall’emozione per aver vinto l’Oscar come Miglior Attore Protagonista, è capitombolato dal palco del teatro, destando la preoccupazione dei colleghi presenti nelle vicinanze e dei paramedici subito accorsi. Fortunatamente nessuna conseguenza per l’attore protagonista di Bohemian Rhapsody che si è goduto tranquillamente il resto della festa.
Non è però tutto oro quel che luccica. Se i film favoriti sono stati premiati con gli Oscar, i film meno amati hanno ricevuto il temuto Golden Raspberry, il famoso premio a forma di lampone pensato per “premiare” le peggiori performance in ambito artistico, lasciando in salvo quelle in ambito tecnico (sonoro, costumi, montaggio e via dicendo…).
Negli anni sono stati premiati attori di un certo livello, tra cui anche Sandra Bullock, nel 2010 per il suo ruolo in A Proposito di Steve, che poi paradossalmente, ha ottenuto il suo primo Oscar come Miglior Attrice Protagonista in The Blind Side esattamente il giorno dopo. Tra le curiosità più divertenti, segnaliamo quella riguardante Adam Sandler che è riuscito ad ottenere nella stessa sera il “premio” come Peggior Attore Protagonista e Peggior Attrice Protagonista simultaneamente per il suo doppio personaggio in Jack e Jill, film che tra l’altro ha vinto ben dieci premi. Praticamente si è aggiudicato tutte le categorie in cui era nominato e risulta ad oggi essere ancora il film più premiato della rassegna.
Ce ne sarebbero ancora molte da dire, ma direi che possiamo passare ai risultati dell’ultima edizione dei Razzie Awards, tenutasi, come di consueto, il giorno precedente alla cerimonia degli Oscar. Sicuramente meno seguita di quest’ultima è però certamente molto attesa dai “maligni” che vogliono farsi quattro risate seguendo questa anticonvenzionale premiazione.
Peggior sceneggiatura – Cinquanta sfumature di rosso
Il terzo capitolo della trilogia diretta da James Foley e tratto dall’omonimo romanzo di E. L. James, come i primi due, è stato completamente stroncato dalla critica, nonostante il buon successo di pubblico. Sicuramente uno dei fattori principali è la sceneggiatura di Niall Leonard, che evidentemente fa acqua da tutte le parti. Il film comunque è stato nominato anche per i premi dedicati al Peggior Regista e alla Peggior Attrice Non Protagonista, Marcia Gay Harden… se non altro, dato che la saga è conclusa, di sicuro non si potrà fare peggio di così.
Tra gli altri candidati in gara, presenti anche le sceneggiature di La Vedova Winchester di Michael e Peter Spierig e Tom Vaughan, Gotti – Il Primo Padrino di Leo Rossi e Lem Dobbs e Death of a Nation: Can We Save America a Second Time? di Dinesh D’Souza e Bruce Schooley.
Peggior prequel, remake, rip-off o sequel – Holmes & Watson
Una nuova trasposizione porta al cinema il detective inglese più strampalato e tra i più conosciuti e amati della letteratura. Dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, Sherlock Holmes è stato protagonista di decine di pellicole e svariate serie TV. Tra queste ultime Sherlock, con protagonisti Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, è stata sicuramente una delle più suggestive, apprezzate e seguite. Forse Ethan Cohen (da non confondere con il “quasi” omonimo Ethan Coen che lavora assieme al fratello a pellicole di rilievo un po’ più elevato), regista di questo nuovo lavoro comico, non ha pensato che il pubblico forse comincia ad averne abbastanza… I due interpreti, John C. Reilly e Will Ferrell alla loro terza collaborazione assieme, dopo Ricky Bobby – La Storia di un Uomo che Sapeva Contare Fino a Uno… e Fratellastri a 40 Anni, entrambi diretti da Adam McKay hanno pensato bene di tornare in scena… Il film è stato un disastro totale… La stessa Sony Pictures, in previsione dello scarso successo, ha tentato di vendere i diritti a Netflix, senza però concludere l’affare.
Gli altri film in nomination prevedevano Shark – Il Primo Squalo di Jon Turteltaub e Robin Hood – Le Origini della Leggenda, il tremendo reboot con protagonista Taron Egerton e diretto da Otto Bathurst.
Peggior Attore Non Protagonista – John C. Reilly
Dalle stelle alle stalle. Speriamo sia solo una parentesi per questo caratterista nominato all’Oscar per Chicago e prossimamente al cinema assieme a Steve Coogan in Stan & Ollie, il biopic dedicato ai miti cinematografici di Stanlio e Ollio. John C. Reilly in genere è un attore affermato e apprezzato, qualcosa però non deve averlo convinto nel ruolo che gli è stato affidato, quello dell’assistente di Sherlock Holmes, John Watson.
Nella categoria se l’è giocata, tra gli altri, con Jamie Foxx, per Robin Hood – L’Origine della leggenda, Joel McHale, per Pupazzi Senza Gloria e Justice Smith per Jurassic World – Il Regno Distrutto. Non credo però sia molto contento di aver guadagnato il trofeo…
Peggior Attrice Non Protagonista – Kellyanne Conway
Attrice inconsapevole in realtà. Kellyanne Conway, attuale Consigliera del Presidente degli Stati Uniti, è “involontariamente” entrata nel cast di Fahrenheit 11/9, l’ultimo docu-film di Michael Moore, il cui titolo fa volontariamente il verso a un suo precedente lavoro, Fahrenheit 9/11. Le due date sono entrambe simboliche per gli Stati Uniti. Una delle due richiama alla mente i drammatici fatti del World Trade Center, in cui hanno perso la vita migliaia di persone e hanno dato il via in maniera più concreta alla minaccia del terrorismo. Nel nuovo film invece, la data si riferisce al giorno in cui Donald Trump, viene eletto Presidente degli Stati Uniti, il 9 Novembre appunto, e la cui campagna elettorale è stata diretta proprio da Kellyanne Conway.
La Conway si è giocata il Golden Raspberry con una sua “collega”, Melania Trump, l’attuale First Lady americana. Oltre a loro due, in nomination, anche Kelly Preston per Gotti – Il Primo Padrino, in cui interpreta la moglie del protagonista interpretato da John Travolta, con il quale è effettivamente sposata nella vita reale. Nominata anche Marcia Gay Harden per Cinquanta Sfumature di Rosso.
Peggior Coppia – Donald Trump… e la sua costante meschinità
Qui gli autori dei Razzie Awards si sono superati. La peggior coppia corrisponde al “protagonista” di Farheneit 11/9 e alla sua costante meschinità, trattata di fatto come un personaggio in questo docu-film di protesta politica in cui si raccontano i fatti subito successivi all’elezione di Trump come Presidente degli Stati Uniti d’America e in particolar modo in cui ci si chiede come il tycoon definito da molti come “tiranno”, “bugiardo” e “razzista” sia finito alla Casa Bianca. Donald Trump inoltre trionfa nella categoria anche per un altro film in lizza, Death of A Nation: Can We Save America A Second Time? diretto da Dinesh D’Souza e Bruce Schooley.
La Peggior Coppia è sempre un premio dedicato più che agli attori veri e proprio, in un certo senso a personaggi o personalità astratte. Nelle nomination, di fatto, in carne e ossa, sono presenti solamente John Travolta e Kelly Preston, marito e moglie nella vita e anche in Gotti – Il Primo Padrino e Will Ferrell e John C. Reilly, colpevoli di aver rovinato due personaggi tra i più amati della letteratura. Le altre coppie in lista sono Johnny Depp… e la sua carriera in discesa, e qualsiasi coppia di pupazzi in Pupazzi senza gloria.
Peggior Attrice – Melissa McCarthy
E succede anche che un’attrice candidata all’Oscar riceva il suo bel trofeo come Peggior Attrice la sera prima della cerimonia di consegna delle ambite statuette, un po’ come è accaduto a Sandra Bullock nel 2010 (che però poi l’Oscar lo ha effettivamente vinto). Melissa McCarthy, probabilmente in uno slancio di fiducia forse un po’ eccessivo, ha accettato la parte in questo film assieme a dei pupazzi. Classico film di spionaggio condito con gag non eccessivamente divertenti e una trama un po’ troppo inconsistente… l’insuccesso era dietro l’angolo e in Italia non ha giovato l’uscita del film in pieno periodo estivo quando i cinema sono decisamente poco frequentati.
In lizza per il ruolo di Peggior Attrice anche Helen Mirren per il suo ruolo nell’horror La Vedova Winchester, Amanda Seyfried per The Clapper, Jennifer Garner per Peppermint e Amber Heard per London Fields.
Peggior Attore – Donald Trump
Ed eccolo di nuovo. Donald Trump, come Kellyanne Conway, vincitrice del trofeo come Peggior Attrice Non Protagonista, si guadagna il premio come Peggior Attore. Anche in questo caso inconsapevolmente, dato che il suo film è in realtà un documentario e mentre gli attori recitano una parte… lui ha fatto tutto dal vivo. Quindi il fatto che abbia avuto questo riconoscimento, ha un valore se possibile anche doppio. In questo caso il premio puzza molto di protesta politica, ma considerate le opinioni generali, potremmo dire che non è esattamente sbagliato. Non avrà dominato quest’edizione dei Razzie Awards, ma di sicuro il Presidente ha fatto parlare di se…
Molto ricca la lista delle nomination per la categoria di Peggior Attore che comprende Johnny Depp, come doppiatore in Sherlock Gnomes, Will Ferrell per Homes & Watson per il quale il collega John C. Reilly “guadagna” il trofeo di Peggior Attore Non Protagonista, John Travolta per Gotti – Il Primo Padrino e Bruce Willis per Il Giustiziere della Notte – Death Wish.
Peggior Regista – Ethan Cohen
C’è poco da sorridere caro Ethan. Hai combinato un bel pasticcio. Non puoi prendere due tra i più amati personaggi della letteratura mondiale e farne una mezza barzelletta senza poi pagarne le conseguenze. Ed ecco a te il trofeo come Peggior Regista. Certo, non una macchia facile da cancellare, ma nessuno è perfetto e aggiustando un po’ il tiro, siamo sicuri che saprai rifarti.
Tra i tuoi colleghi registi che hanno rischiato di vedersi affibbiato il “premio” troviamo Kevin Connolly per Gotti – Il Primo Padrino, James Foley per Cinquanta Sfumature di Rosso, Brian Henson per Pupazzi Senza Gloria e la coppia Michael e Peter Sperig per La Vedova Winchester. Allora non è sempre vero che due teste sono meglio di una…
Peggior Film – Holmes & Watson
And the winner is… Holmes & Watson. Ha fatto incetta di premi questo film che forse era proprio meglio non mettere in cantiere. L’idea di due comici nel ruolo di due personaggi così importanti, in effetti ha fatto storcere il naso a molti. E il film ha avuto un insuccesso tale che nonostante sia arrivato anche in Italia, è passato praticamente inosservato. Siamo certi che ora le produzioni americane ci penseranno due volte prima di mettere le mani sulla storia legata a personaggi così importanti e amati.
Gli altri “capolavori” in lizza per il premio più importante sono Gotti – Il Primo Padrino di Kevin Connolly, Robin Hood – L’Origine della Leggenda di Otto Barthust, Pupazzi Senza Gloria di Brian Henson e La Vedova Winchester di Michael e Peter Spierig.
Razzie Redeemer Award – Melissa McCarthy
Il primo dei due premi speciali della cerimonia dei Razzie Awards è una sorta di “premio di incoraggiamento”, dedicato a chi ha fatto un bello scivolone nella sua carriera, ma si è rialzato velocemente ed è pronto a diventare veramente importante. E quest’anno se lo è aggiudicato Melissa McCarthy, Peggiore Attrice in Pupazzi Senza Gloria, ma al contempo in lizza per il premio come Miglior Attrice Protagonista per Copia Originale per la regia di Marielle Heller. Il premio poi, come sappiamo, è andato a Olivia Colman per il suo ruolo ne La Favorita ma è certamente uno stimolo per quest’attrice che da sempre ci ha abituato a ruoli comico-demenziali ma ha dimostrato di avere del gran potenziale anche per ruoli più complessi e sicuramente drammatici.
Tra gli altri aspiranti al premio troviamo Tyler Perry per la sua ottima prova in Vice – L’uomo nell’ombra, Peter Farrelly che in passato ha vinto il Razzie come Peggior Regista ma si è saputo riscattare quest’anno portando il suo film Green Book a vincere il premio Oscar più ambito quello di Miglior Film, La saga dei Transformers che dopo aver “trionfato” a diversi Razzie sembra aver trovato nuova vita con il reboot legato a Bumblebee nel film omonimo uscito nel 2018 e infine alla Sony Pictures che ha combinato un bel disastro con Holmes & Watson ma si è decisamente risollvata con Spider-Man – Un Nuovo Universo che ha vinto l’Oscar come Miglior Film d’Animazione.
Barry L. Bumsted Award – Billionaire Boys Club
Ultimo, ma non ultimo… anzi, in questo caso si. Il film di James Cox, Billionaire Boys Club, con Kevin Spacey, Taron Egerton ed Emma Roberts tra i protagonisti racconta la storia di un Club d’investimento nato nel 1983. Il film, programmato in dieci sale cinematografiche al suo debutto, ha guadagnato 126 dollari. No, nessun errore, non mancano degli zeri… lo hanno visto si e no in dieci persone… una per sala…
Era quindi ovvio che in questa edizione dei Razzie Awards si sarebbe aggiudicato il premio speciale dedicato alle pellicole con il peggior rapporto tra spesa di produzione e incasso, dato che ha segnato la peggior apertura di un film con Kevin Spacey. Nel periodo in cui è uscito, infatti, l’attore era coinvolto nello scandalo legato alle accuse di molestie sessuali mossegli contro da Anthony Rapp in giovane età e costringendo di fatto l’attore a scusarsi e a fare coming out.