Esce oggi nelle sale nazionali La Prima Pietra, adattamento cinematografico diretto da Ravello di un testo teatrale scritto da Stefano Massini, drammaturgo classe 75′.
Corrado Guzzanti interpreta il preside di una scuola elementare multietnica che, proprio alla vigilia di Natale, deve trovare un punto di accordo tra il bidello (Valerio Aprea) e sua moglie (Iaia Forte), feriti da pietra lanciata contro la finestra da un bambino musulmano, e la famiglia di quest’ultimo. Si tratta di una commedia aspra e dai toni spigolosi, che non la manda a dire e non prende le parti di di nessuno. Nessun adulto presente nella pellicola si salva dall’amaro e comico giudizio, che sia cattolico, buddista o musulmano.
Non il classico Cine-panettone
Si tratta infatti di una commedia di Natale atipica, sia per i toni sia per l’argomento trattato. Pone l’accento, facendo sorridere, sulle difficoltà di dialogo a cui, genitori e non, si trovano sottoposti ogni giorno, dovendo fare i conti con una realtà multi-religiosa e multietnica non sempre ben compresa né tanto meno accettata. “Alla fine, visto il dibattito politico sui presepi nelle scuole, il mio preside sembra il personaggio di un instant movie”. Ha detto proprio Guzzanti.
La curiosa recita scolastica
Nel film il preside si trova anche alle prese con la paradossale organizzazione di una recita natalizia che però rispetti ed onori tutte le culture e tutte le religioni. Una recita con assurdi bambini bonzo-buddisti, con canti indù e anche un racconto del profeta Maometto.