Il tempo. Ognuno di noi, nel procedere frenetico della quotidianità dimentica quanto sia prezioso ogni istante, quanto tempo sprechiamo ad essere arrabbiati, preoccupati o insoddisfatti. Ed è così che la monotonia della vita procede, dimenticandoci ciò che più conta: vivere la vita al massimo.
C’è un film che ha ben rappresentato questo prezioso tesoro che è il tempo, un film che inserirei nella categoria dei “Comfort Movie”. Si tratta di Questione di Tempo, scritto e diretto dal grande Richard Curtis, già sceneggiatore di film della portata di Quattro matrimoni e un funerale, Love Actually, Il diario di Bridget Jones e l’indimenticabile Notting Hill.
Questione di Tempo: il trailer
Questione di Tempo parte dal presupposto di voler essere in primis una commedia, un film leggero che regala serenità e spensieratezza. Pur unendo l’elemento romantico con quello fantastico, quella che ci troviamo davanti è una storia improntata sulla semplicità ed essenzialità: non è un film che vuole fare colpo, è un film che entra nelle nostre case in punta di piedi. Ma nonostante la sua semplicità, più andiamo avanti e più ci rendiamo conto di quello che Questione di Tempo ci sta regalando.
La storia inizialmente prosegue lentamente e ci mette un po’ ad ingranare. In primis vediamo un giovane e imbranato Tim fallire miseramente nel tentativo di conquista del suo primo amore, Charlotte (interpretata da Margot Robbie), proprio a riprova del fatto che il destino è più forte di qualsiasi potere soprannaturale. Trasferitosi a Londra e avviata la sua carriera, Tim si ritroverà a dover aiutare un caro amico nel momento del bisogno tornando indietro nel tempo, una scelta che causerà una variazione degli eventi e in particolare la cancellazione di quel primo appuntamento avuto con Mary: quello che era stato un incontro perfetto, viene cancellato completamente ed è come se non fosse mai avvenuto. Quello che segue sono una serie di tentativi per far sì di incontrare nuovamente la ragazza che tanto lo aveva colpito. Sebbene ci troviamo a fare il tifo per Tim e a sorridere per le sue sfortune, è anche innegabile che queste vicissitudini rallentino notevolmente il procedere del film.
Ciò che rende ancora più forte il messaggio che questo film vuole trasmetterci è sicuramente la colonna sonora, curata da Nick Laird-Clowes: la giusta compagna per l’atmosfera di spensieratezza, dolcezza e di forte emotività che emerge da questa storia. A partire da The Luckiest di Ben Folds, passando per Il Mondo di Jimmy Fontana che accompagna l’iconica scena del matrimonio tra Tim e Mary, fino a Into My Arms di Nick Cave & The Bad Seeds, tutto l’apparato musicale amplifica le emozioni che Questione di Tempo ci dona.
Molto ben scritto, viene voglia di vederlo il film
Ciao Antonietta, grazie mille per il tuo commento! Se non l’hai già fatto ti consiglio di vederlo, merita davvero molto