Dopo il successo di Pulp Fiction, il biennio 1994-1995 vide un Tarantino tutt’altro che inattivo. Nel 1994 diresse un episodio della celebre serie televisiva E. R. Medici in prima linea, intitolato Maternità, e produsse Killing Zoe, un thriller pulp violento, scritto e diretto dall’amico di sempre Roger Avary, girato in soli cinque giorni. Nel 1995 interpretò un film come attore protagonista, Mister Destiny (Destiny Turns on the Radio) ed ebbe una piccola parte nel secondo capitolo della cosiddetta Trilogia dei Mariachi, Desperado di Robert Rodriguez (dopo El Mariachi del 1992 e prima di C’era una volta in Messico del 2002), grande amico e compagno di studi al Sundance Film Institute.
Nello stesso anno si dedicò con altri tre registi, suoi ex-compagni di corso al Sundance Film Institute a girare Four Rooms, film diviso in quattro episodi, ognuno scritto e diretto da un regista diverso ma tutti legati tra loro, come omaggio alla Nouvelle Vague francese. Oltre a Rodriguez, coinvolse Allison Anders e Alexandre Rockwell; L‘uomo di Hollywood, l’episodio finale della pellicola, diretto da Tarantino, fu ispirato ad una puntata della serie televisiva Alfred Hitchcock Presents, in onda nel 1960, intitolato L’uomo del Sud. Nonostante l’ambizioso progetto, Four Rooms non ottenne il successo sperato. Nel 1996 finalmente accettò di girare, sempre per la Miramax, un film tratto da un romanzo di uno dei suoi scrittori preferiti, Elmore Leonard: Rum Punch.
Jackie Brown (Id.) – 1997
Regia: Quentin Tarantino; soggetto: dal romanzo Punch al rum di Elmore Leonard; sceneggiatura: Quentin Tarantino; fotografia: Guillermo Navarro; scenografia: David Wasco, Daniel Bradford, Sandy Reynolds-Wasco; costumi: Mary Claire Hannan; trucco: Ermahn Ospina; colonna sonora: AA. VV.; effetti speciali: Thomas L. Bellissimo; montaggio: Sally Menke (e Quentin Tarantino); interpreti: Pam Grier (Jackie Brown), Samuel L. Jackson (Ordell Robbie), Robert De Niro (Louis Gara), Robert Forster (Max Cherry), Bridget Fonda (Melanie Ralston), Michael Keaton (Ray Nicolette), Michael Bowen (Mark Dargus), Chris Tucker (Beaumont Livingston), Lisa Gay Hamilton (Sheronda), Tommy Lister (Winston), Hattie Winston (Simone), Sid Haig (giudice); produzione: Lawrence Bender, Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Richard N. Gladstein, Elmore Leonard per Miramax Films, A Band Apart; origine: USA -1997; durata: 154′.
Trama
Analisi
Anche in questo caso il cast venne selezionato con cura. La scelta di Pam Grier, della quale Tarantino era stato grande fan durante l’adolescenza, è un omaggio al genere ‘blackploitation‘: la parola è una crasi tra black ed exploitation che identifica una serie di b-movies girati con attori afroamericani e caratterizzati dai forti contenuti, con abbondanza di sesso e violenza, realizzati negli anni ’70. Le curiosità sulla lavorazione sono molte. Sylvester Stallone era stato scelto originariamente per il ruolo di Louis, mentre John Travolta per quello del poliziotto Ray Nicolette, prima che il ruolo fosse assegnato a Michael Keaton, che lo interpreterà anche in un altro film tratto da un romanzo di Leonard, Out of sight (2002).
Robert De Niro avrebbe voluto interpretare Max Cherry ma la parte era già stata assegnata a Robert Forster e, pur di lavorare con Tarantino, De Niro accettò il ruolo di Louis. De Niro e Samuel L. Jackson erano già stati insieme nel cast di un film, pur non apparendo nelle stesse scene, sette anni prima in Goodfellas – Quei Bravi Ragazzi di Martin Scorsese. Il giudice del caso di Jackie, Sid Haig, era un personaggio criminale nel film Foxy Brown, nel quale recitò proprio accanto a Pam Grier.