Quarto potere e Paddington 2: cosa avranno questi due film, totalmente diversi, in comune? Perché se ne parla tanto in questi giorni?
Bene, al centro della discussione che sta muovendo l’opinione pubblica, c’è Rotten Tomatoes, una delle piattaforme web più famose che raccoglie recensioni da tutto il mondo e di conseguenza determina la qualità di un film.
Un film che rappresenta un baluardo nel cinema non solo americano, ma globale, ha sempre avuto il 100% di recensioni positive, mettendo d’accordo la critica sul fatto che sia, naturalmente, qualcosa di ancora oggi irraggiungibile sotto tanti punti di vista, d’altronde stiamo parlando di Orson Welles.
Il caso strano è che pare sia saltata fuori una recensione di molti anni fa, molto negativa, che ha diminuito il punteggio del film da 100% a 99% e ha permesso a Paddington 2, cartone animato su un pupazzo londinese parlante, di posizionarsi al primo posto. Ovviamente una situazione simile ha scatenato il web con varie controversie e con chi l’ha presa con ironia generando molti meme.
La recensione, nel dettaglio, riteneva che Quarto potere è “un film troppo buio”, l’autore poi aggiunge: “È interessante, e diverso. A ben vedere, è bizzarro quanto basta per diventare un pezzo da museo. Ma il fatto che sacrifichi la semplicità per cercare l’eccentricità lo priva della capacità di intrattenere”. Per fortuna una cosa positiva c’è, ovvero l’interpretazione del protagonista principale, interpretato dallo stesso Welles che viene definito “un attore zelante ed efficace”.
C’è da dire che sia Quarto Potere che Paddington 2 sono stati entrambi molto recensiti e accolti bene, ma ciò che si sta diffondendo in questi giorni, ossia che Paddington 2 sia il miglior film recensito su Rotten Tomatoes o addirittura il miglior film di sempre, è del tutto falso. Soprattutto per la seconda affermazione, in quanto Rotten Tomatoes analizza vari fattori estrapolati dalle varie recensioni e infatti sul sito è Accadde una notte di Frank Capra ad essere ritenuto il miglior film di sempre (amaramente seguito da Black Panther).
Tutto ciò ci fa riflettere su quanto l’opinione pubblica possa assolutizzare o meno delle opere che godono di un prestigio inestimabile e non dovrebbero essere messe in discussione in nessun modo e nessun tempo. Ad oggi, soprattutto sulla fruizione dei contenuti audiovisivi, ci si lascia influenzare molto dalla corrente, pensando che se si ritiene negativo un film mastodontico allora non si capisce nulla di cinema, al contrario se si ritiene bello un film etichettato come spazzatura, la sorte è la stessa.
Ciò non deve di certo ostacolare il senso critico di uno spettatore, ma è pur vero che esistono delle linee difficilmente invalicabili in ambito cinematografico, in cui lo statuto di un’opera entra nell’immaginario collettivo e non apprezzarlo tende a diventare anche un po’ segno di visione passiva, ed è senza ombra di dubbio il caso di Quarto potere.