Prima del 13 maggio 1999, erano in pochi a sapere cosa fosse Notting Hill, ovvero un elegante e ricco quartiere di Londra, reso famoso da un altro celebre film Mary Poppins con la sua Portobello Road e che per circa un secolo è stato il quartiere della comunità caraibica, motivo per cui ogni anno si festeggia, ancora oggi, il carnevale caraibico.
Dopo questa fatidica data, è invece divenuto meta di “pellegrinaggi” da parte di fans e curiosi desiderosi di calcare le scene della romantica commedia diretta da Roger Michell, che in Italia arrivò il 22 ottobre dello stesso anno.
Nothing Hill festeggia le sue prime 20 candeline quindi.
La pellicola vede protagonisti due dei più grandi divi di Hollywood, Julia Roberts e Hugh Grant, volti oggi noti e conosciuti.
All’epoca del successo che li travolse, Julia Roberts era tornata a essere da un po’ – cioè dopo le velleità di Mary Reilly – quella per cui era diventata famosa, l’attrice naturalmente dotata per le commedie romantiche; mentre per Hugh Grant si trattava del primo film dopo il periodo out dello scandalo Divine Brown, la prostituta caricata sul Sunset Boulevard a fine 1995. Gli ci volle una delle campagne di riabilitazione meglio orchestrate della storia delle pubbliche relazioni, ospite con il capo sparso di cenere di ogni late show della tv americana, ma alla fine ce la fece: il vecchio “posto” di interprete maschile di commedie romantiche era di nuovo suo. E che colpo metterlo subito in coppia con la numero uno del genere.
Sicuramente tutti ricordiamo la trama del film, ma per rinfrescarci la memoria, l’attrice interpretava Anna Scott, star di Hollywood che si trovava a Londra per presentare il suo ultimo film di fantascienza. Un giorno per sfuggire ai fotografi si rifugia in una modesta libreria nel quartiere di Notting Hill gestita da William Thacker, giovane tanto gentile quanto goffo. Più tardi i due si scontrano in strada e Anna si macchia il vestito con del succo di arancia. William la invita a casa sua per ripulirsi e Anna accetta. Presto tra i due nasce l’amore e, nonostante la distanza sociale e l’assedio dei paparazzi, alla fine trionfa l’happy end.
Attorno ai due protagonisti ruotano una serie di altri personaggi strampalati e particolari come il coinquilino Spike (Rhys Ifans), un uomo senza alcun senso del pudore, sfacciato e ingenuo allo stesso tempo, che vive in un mondo tutto suo e alla fine finirà per fidanzarsi con l’eclettica sorella di William, Honey (Emma Chambers)
Notting Hill è un film divertente, ricco di humor e trovate brillanti, una su tutte regalare la notorietà ad una rivista fino al quel momento sicuramente poco conosciuta, come “cavalli e segugi”. Sebbene la trama sia abbastanza scontata, i due protagonisti sono perfetti sotto ogni aspetto: Julia Roberts sa come prendere in giro se stessa e Hollywood, mentre Hugh Grant ripropone al meglio il personaggio «bello e imbranato» già visto in Quattro matrimoni e un funerale. La pellicola è un grande successo al botteghino. Costato 42 milioni dollari, ne incassa 363 diventando, al tempo, il film britannico con maggiori incassi.
A 20 anni dal lancio, questa romantica commedia è ancora capace di emozionarci e divertirci, ma soprattutto di farci sognare.
Chi di noi infatti non ha immaginato almeno una volta di stare seduti su quella panchina di legno, chi non ha sognato di essere amati così intensamente e di vivere una storia d’amore come la loro, che mette a confronto due mondi diversi: da un lato, l’universo “patinato” di Hollywood a cui appartiene Anna, dall’altro quello della vecchia Inghilterra da cui proviene, William.
Eppure, anche se può suonare alquanto strano, durante le riprese del film Hugh Grant non avrebbe avuto nessuna intenzione di baciare Julia Roberts. Il motivo? Secondo l’attore, la bocca della protagonista era troppo grande, quindi forse non di suo gradimento. Considerati i numerosi baci che i due protagonisti si scambiano durante il film non si sarebbe mai detto. Chissà come prese le dichiarazioni di Hugh Grant la Roberts!
Un’altra simpatica curiosità sul film, riguarda la famosa porta blu della casa del protagonista che si trova esattamente a metà del quartiere. In quella stessa casa aveva vissuto lo sceneggiatore di Notting Hill: Richard Curtis. l’abitazione si trova al 280 di Westbourne Park Road, sull’angolo opposto al Coffee Republic di Portobello Road., ma per qualche anno, proprio per evitare che davanti alla casa si affollassero troppi turisti la porta fu dipinta di nero.
Con tre nomination ai Golden Globe, Notting Hill fu trainato da un’emozionante colonna sonora premiata ai Brit Awards e comprensiva di due grandi classici. Il brano di Charles Aznavour, She, rivisitato da Elvis Costello e When You Say Nothing at All. La hit interpretata da Ronan Keating su una canzone del 1988 di Keith Whitley permise all’ex Boyzone di raggiungere la prima posizione sia nella Official Singles Chart che nella classifica italiana dei singoli musicali.
Personalmente credo che insieme a Pretty Woman, Se scappi ti sposo e Il matrimonio del mio migliore amico, questa pellicola rappresenti la storia delle commedie romantiche, e che in tutte e quattro la protagonista femminile sia sempre Julia, non può che confermare la sua bravura in ruoli simili. Tuttavia la bella diva hollywoodiana in un’intervista del 2018 ha dichiarato:
«Non credo accetterò più queste parti. Almeno che non interpreti la madre di ragazzi che vivono storie d’amore. Ero arrivata a un punto della mia carriera in cui le persone pensavano che fossi adatta solamente a commedie romantiche, che adoro, che adoro interpretare e vedere. Ma, a volte, alcuni ruoli non sono più adatti a persone con una certa esperienza di vita. Non è una questione di età, ma da quello che le persone sanno e percepiscono di te».
Dopo il grande successo delle rom-com degli Anni Novanta, Julia è stata protagonista di pellicole più “impegnate” come Erin Brockovich – Forte come la verità, che le valse l’Oscar come Migliore Attrice, e I segreti di Osage County, con cui ha conquistato una nomination per la statuetta più ambita.
L’ultima commedia romantica a cui ha preso parte è Mother’s Day, al fianco di Jennifer Aniston, Kate Hudson e Jason Sudeikis.
Nel 2019 lo stesso copione è stato “recitato anche dal bel Hugh Grant che ha dichiarato:
«Non posso più fare commedie romantiche, sono troppo vecchio e grasso per essere il protagonista, così ho optato per generi diversi. Non mi riconoscevo più nel me stesso di 20-25 anni fa, stavo iniziando a odiarmi».
«Venivo pagato tantissimo, so di essere stato una persona molto fortunata. Dal punto di vista artistico, le commedie romantiche in genere sono considerate un genere inferiore ma per fortuna alcune sono state dei capolavori indiscutibili» – ha poi aggiunto Hugh Grant – «Alla soglia dei 60 anni, non si è troppo vecchi per trovare l’amore. Ma per essere protagonisti di un film in cui si recita accanto ad attrici giovani ed emergenti, sì…».
Sembra quindi che i due belli e romantici attori, siano oramai sulla stessa lunghezza d’onda e lontani dallo sdolcinato mondo di Nothing Hill, lontani 20 anni.
Sembra che anche la famosa panchina ed il quadro di Marc Chagall che Anna regala a William si siano persi nei meandri dell’ultimo ventennio.
La panchina con l’incisione “For June who loves this garden from Joseph who always sat beside her” infatti, che non si trovava dentro al giardino in Rosmead Road, né tanto meno a Londra, bensì in Australia nei Queens Gardens della città di Perth, è stata in realtà comprata all’asta da un anonimo e poi donata a un parco. Solo poco tempo fa tuttavia, è emerso che si tratterebbe di una copia e non sia sa assolutamente dove possa essere custodita quella originale.
Per quanto riguarda il quadro invece, il dipinto originale appartiene a un collezionista giapponese che chiese che la copia realizzata per Notting Hill fosse distrutta.
Resta la bellissima storia di
“ una semplice ragazza che sta di fronte a un ragazzo e gli sta chiedendo di amarla…”