Pride è la nuova docuserie Originale Star, in arrivo sulla piattaforma streaming di Disney+ il 25 giugno. Ricordiamo che giugno è il pride month, durante il quale ricorrono maggiormente le manifestazioni volte a far valere i diritti della comunità LGBTQ+.
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Di cosa parlerà Pride?
Pride è una docuserie divisa in 6 parti che ripercorre la storia della lotta per i diritti civili della comunità LGBTQ+ in America, decennio per decennio, dagli anni ’50 fino al 2000.
A partire dagli anni ’50 verrà mostrata la sorveglianza dell’FBI sulle persone omosessuali durante il Lavender Scare, fino ad arrivare agli anni ’90 ed oltre, esplorando l’evoluzione e l’eredità dei movimenti di lotta per i diritti civili e la battaglia sull’uguaglianza del matrimonio. Il tutto verrà narrato da personaggi più o meno noti, esponenti di tali battaglie, tra cui Madeleine Tress o il videografo degli anni ‘80 Nelson Sullivan, e ancora il pioniere dei diritti civili Bayard Rustin, lo scrittore Audre Lord e i senatori Tammy Baldwin e Lester Hunt. L’evoluzione dei diritti civili verrà esposta attraverso interviste e filmati d’archivio di vari personaggi tra cui Christine Jorgensen, Flawless Sabrina, Ceyenne Doroshow, Susan Stryker, Kate Bornstein, Dean Spade e Raquel Willis.
Pride è una serie Originale Star, distribuita da Disney+. Prodotta da Killer Films e VICE Studios. Sei famosi registi LGBTQ+ esplorano le vicende eroiche e strazianti che definiscono la storia americana. Alla regia vedremo Tom Kalin, Andrew Ahn, Cheryl Dunye, Anthony Caronna e Alex Smith, Yance Ford e Ro Haber.
Di seguito ti lasciamo la sinossi dei singoli episodi!
Sinossi degli episodi di Pride
Episodio 1 – Anni ’50: La gente faceva le feste
“Uno sguardo approfondito sulle vite vissute a pieno dalle persone queer negli anni ‘50 nel pieno di un forte aumento delle norme governative contro la comunità LGBTQ+ guidate dal senatore Joseph McCarthy, che ha inaugurato un’era di persecuzione appoggiata dal governo”.
Il primo episodio è diretto da Tom Kalin. Il regista esordì con Swoon, scritto e diretto da lui nel 1992. Swoon è stato il primo lungometraggio di Kalin e narra il caso di cronaca Leopold e Loeb, che nel 1924 sconvolse l’opinione pubblica statunitense. Il film ha fatto parte del New Queer Cinema ed è stato premiato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, allo Stockholm International Film Festival, al Sundance Film Festival e ai Gotham Awards. Tom Kalin è inoltre uno dei membri fondatori del gruppo di attivisti AIDS Gran Fury, noto per i suoi progetti pubblici provocatori.
Episodio 2 – Anni ’60: Rivolte e rivoluzioni
“Ancor prima di Stonewall, il Pride ha messo le sue radici negli anni ‘60, quando eroi meno conosciuti provenienti da comunità emarginate, tra cui ragazze queer di colore e donne trans, hanno giocato un ruolo fondamentale nel progresso del movimento. Attraverso l’attivismo e la protesta, piccola e grande, la comunità LGBTQ+ ha lottato per i diritti, l’accettazione e l’uguaglianza”. L’episodio è diretto da Andrew Ahn, regista coreano-americano queer.
Episodio 3 – Anni ’70: L’avanguardia della lotta
“In questo viaggio personale, Cheryl Dunye intreccia filmati d’archivio, testimonianze personali e interviste per mostrare come gli anni ‘70 abbiano contribuito a forgiare un movimento nazionale, dalla prima marcia del Gay Pride, all’ascesa di artisti come la regista Barbara Hammer e la poetessa Audre Lorde, al confronto del femminismo intersezionale e al contraccolpo e all’opposizione della destra religiosa”.
L’episodio è diretto da Cheryl Dunye, regista, scrittrice e attrice afroamericana. La donna si afferma nel movimento del New Queer Cinema di giovani registe e registi nei primi anni ‘90.
Episodio 4 – Anni ’80: Underground
“La New York degli anni ‘80, rinvigorita dalla rivoluzione sessuale dell’epoca precedente e dall’ascesa del Gay Liberation Front, vide un afflusso di persone queer nel centro di Manhattan e l’ascesa della scena del ballo underground. Allo stesso tempo, l’epidemia di AIDS devastava la comunità gay mentre Ronald Reagan e la sua Moral Majority si rifiutavano di intervenire”. Diretto da Anthony Caronna e Alex Smith.
Episodio 5 – Anni ’90: Le guerre culturali
“Gli anni ‘90 avrebbero dovuto annunciare una nuova era per la comunità LGBTQ+. Con l’elezione di Bill Clinton, avevano finalmente un alleato alla Casa Bianca – o così pensavano. Le guerre culturali erano in pieno svolgimento e venivano combattute ovunque, da Capitol Hill ai cinema alle chiese. Hanno devastato le comunità, ma hanno anche galvanizzato le persone LGBTQ+ a creare politiche e organizzazioni che ancora oggi lottano per l’uguaglianza”. Diretto da Yance Ford.
Episodio 6 – Anni 2000: Y2gay
“Gli anni 2000 hanno inaugurato una nuova era di visibilità queer, dove gay e lesbiche stavano guadagnando l’accettazione nei media tradizionali. Ma anche mentre i membri bianchi cisgender della comunità LGBTQ+ trovavano un posto nella società, la lotta per i diritti delle persone trans continuava, e quella lotta ha preso la scena principale solo oggi”. Diretto da Ro Haber.
Sicuramente si tratta di una importante iniziativa per celebrare il pride month, l’informazione è un mezzo fondamentale affinché si possano abbattere pregiudizi e barriere che ancora oggi sussistono verso la comunità LGBTQ+. È inoltre interessante il fatto che il prodotto in questione sia distribuito da Disney, che proprio di recente, nel 2020, si è esposta sul tema con il cortometraggio Out, anche questo disponibile su Disney+. Attendiamo dunque il 25 giugno, nel frattempo qui ti lascio un breve video sul making of di Out: