Nella giornata di ieri 11 febbraio 2020 è stato conferito il premio Solinas Experimenta serie in collaborazione con RAI Fiction. Il Premio Solinas amplia la sua azione a favore dei nuovi talenti potenziando il percorso di selezione con i Laboratori di Alta Formazione della Bottega Creativa e l’istituzione di Borse di sviluppo. Il Concorso si articola in più fasi, caratterizzate dall’invio di un soggetto e, successivamente e a condizione di essere stati selezionati fra i progetti finalisti, di una sceneggiatura. Un concorso con percorso di Alta Formazione che intende selezionare e sviluppare progetti innovativi di racconto seriale della durata di 25’ e realizzare il pilota di serie con un Budget massimo di euro 120.000. La manifestazione di premiazione si è svolta in Rai nella Sala degli Arazzi del Premio Solinas EXPERIMENTA SERIE III edizione. I premi sono stati consegnati dalla Giuria, da Eleonora Andreatta (Direttrice Rai Fiction) e da Annamaria Granatello (Direttrice Premio Solinas). La giuria composta daIsabella Aguilar, Emanuele Cotumaccio, Salvatore De Mola, Alessandro Fabbri, Leonardo Ferrara, Annamaria Granatello, Monica Rametta, Monica Ricci. Dopo aver incontrato gli autori dei progetti finalisti ed aver verificato sia l’originalità delle proposte sia il talento degli Autori ha deciso di assegnare le 3 Borse di Sviluppo di 2.000 euro ciascuna, finanziate da Rai Fiction, e la partecipazione al percorso di Alta Formazione e Sviluppo, curato dal Premio Solinas, ai seguenti progetti:
COME LA NOTTE (titolo originale COME LA NOTTE), Motivazione: Un progetto originale e solido dal punto di vista narrativo e strutturale, con una giovane protagonista che si interroga sulla propria femminilità e che ha le carte in regola per diventare un personaggio memorabile.
Sinossi: Marta ha 28 anni e, fino a pochi mesi fa, era la prima e unica agente donna nei NOCS, un Corpo Segreto della Polizia di Stato. Ora che è stata licenziata, tutto è diverso. Senza quel lavoro, Marta non sa come ricominciare tutto daccapo ed imparare ad essere una serie di aggettivi che non le appartengono. Femminile, sexy, insicura, dura, donna. Come la notte. Ispirata a una storia vera, Come la notte è una serie dramedy da 6 episodi da 25 minuti.
Alessandro Bosi nasce a Lugo nel 1990. Dopo la laurea in lettere moderne all’Università di Bologna, Bosi frequenta la Scuola Holden di Torino, nel corso Serialità. Successivamente l’autore vince una borsa di studio per il Master Rai di scrittura seriale di fiction. Nel 2018 è finalista al Premio Solinas Experimenta Serie 2018 e vince il Premio Mattador 2018 con il soggetto Ė tutta colpa nostra, scritto con Mary Stella Brugiati. Sempre insieme a Brugiati, nel 2019 vince il premio Notorious Project con il soggetto di Anni da Cane e collabora alle sceneggiature della serie Fox Extravergine. Per Lago Film Fest cura il Premio Rodolfo Sonego, è tutor nel college serialità della Scuola Holden e collabora con la casa di produzione Palomar.
Mary Stella Brugiati, nasce a Jesi nel 1988. Dopo aver frequentato il corso di teatro all’Accademia del Comico di Roma, si diploma alla Scuola Holden di Torino, nel corso Serialità. Nel 2018, vince il Premio Mattador con il soggetto Ė tutta colpa nostra, scritto con Alessandro Bosi. Sempre insieme ad Alessandro Bosi, nel 2019 vince il premio Notorious Project con il soggetto di Anni da Cane e collabora alle sceneggiature della serie Fox Extravergine. Per Lago Film Fest cura il Premio Rodolfo Sonego, è tutor nel college serialità della Scuola Holden e collabora con la casa di produzione Palomar.
LA BORDA (titolo originale LA VOCE DELLA NEBBIA), Motivazione: Una storia intrigante che usa l’incontro tra thriller, gotico – padano e horror contemporaneo per raccontarci il tema dell’integrazione a partire da una ninna-nanna del nostro folclore.
Sinossi: Nord Italia, oggi. Fatima, una timorosa dodicenne siriana, si trasferisce con la sua famiglia a Graveno, un paesino isolato della pianura padana. L’integrazione non è facile: la nebbia è fitta e l’aria ostile. La leggenda della Borda, crudele strega infanticida che infesta la palude, e le misteriose sparizioni di diversi bambini costringeranno Fatima a fronteggiare le paure che la tormentano.
Francesco Bitto nasce a Milano nel 1995. Dopo la laurea in Filosofia presso l’Università statale di Milano decide di proseguire gli studi nell’ambito della scrittura televisiva e cinematografica. Nel novembre del 2019 si diploma al Master in International Screenwriting and Production dell’Università Cattolica di Milano, durante il quale conosce i futuri compagni di scrittura Erica Gallesi, Francesco Ferrazzi e Nicolò Orlandini.
Francesco Ferrazzi nasce a Brescia nel 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne prima, Filologia Moderna poi, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Professore (precario) di Italiano e Storia presso un Istituto Superiore Statale, insegna di giorno e scrive di notte: questo il motivo delle sue perenni occhiaie. Nel novembre 2019, a Milano, si diploma presso il Master Internazionale in Screenwriting & Production, dove conosce i compagni di scrittura Erica Gallesi, Nicolò Orlandini e Francesco Bitto.
Erica Gallesi nasce a Milano nel 1993. Nel 2015 si laurea con lode in Lettere Moderne e nel 2017, sempre con lode, in Filologia Moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; nel 2018 frequenta il Corso di Sceneggiatura Serale della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Nel novembre 2019 termina il Master International Screenwriting and Production, dove conosce i compagni di scrittura Nicolò Orlandini, Francesco Ferrazzi e Francesco Bitto. Nel 2017 pubblica il saggio Da Pigmalione a Pinocchio. Miti arcaici e cartoni animati (Jouvence), vincitore della Menzione d’onore nel Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli di Torino XV Edizione. Attualmente guarda, studia e vive di serie tv, delle quali scrive su Studi Cattolici e Storia in Rete.
Nicolò Orlandini nasce a Reggio Emilia nel 1986. A quindici anni scrive per gioco il suo primo soggetto di serie. E ci trova gusto. Laureato in Lettere Moderne a Bologna e con il crescente desiderio di scrivere per il cinema e la televisione, decide finalmente di trasformare la propria passione in un lavoro. Si diploma così nell’Area Fiction della scuola di scrittura Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli nel 2018. All’Università Cattolica di Milano, nel novembre 2019, termina con successo gli studi del Master International Screenwriting & Production, dove conosce i compagni di scrittura Erica Gallesi, Francesco Ferrazzi e Francesco Bitto.
POST PARTUM (titolo originale BABY BLUES), Motivazione: Una storia che affronta un tema inedito, curioso e scomodo presentato con una forte sensibilità e personalità autoriale. Una grande potenzialità narrativa da sfruttare ed esaltare.
Sinossi: La depressione post partum non dovrebbe più essere un tabù. A meno che a sperimentarla non sia un uomo. Matteo ne soffre, ma non riesce ad ammettere il suo problema, cosa che gli ha fatto perdere la famiglia e anche l’ispirazione per comporre musica. Quando però sua moglie finisce in coma e lui si ritrova a dover badare alla figlia Diana, Matteo non può più fuggire. Può solo rifugiarsi in un gruppo di autoaiuto in cui è l’unico uomo, mentre all’esterno i suoceri tramano di togliergli la figlia per sempre.
Chiara Zago, classe 1993, viene da Sacile, una piccola cittadina del Friuli. Si è laureata in Comunicazione a Padova e poi ha intrapreso la sua vera passione, frequentando il master in sceneggiatura “Carlo Mazzacurati” e il master di “Scrittura seriale di fiction”.
Per sottolineare l’alta qualità dei progetti e il talento degli Autori la Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale al progetto di riserva:
DI TERZA CATEGORIA, Motivazione: Un progetto presentato con grande passione e conoscenza dell’argomento. (Il Progetto di Riserva potrebbe rientrare in gara nel momento in cui l’Autore/i di uno dei tre progetti vincitori della Borsa di sviluppo dovesse rinunciare alla suddetta Borsa di Sviluppo).
Sinossi: L’universo dell’S.S. Porta Nuova, squadra di calcio di quartiere, è messo sottosopra dalla scomparsa di Sergio, storico presidente, e dall’arrivo di Gerolamo, nuovo allenatore con grossi problemi di debiti e droga. L’avvio di un giro di scommesse clandestine sull’ultimo dei campionati di calcio coinvolge persone di età, genere e provenienza diversa, intrecciando un racconto corale di vittorie e sconfitte (e pure pareggi), dentro e fuori dal campo.
Henry Albert, nasce a Bethesda (USA) il 02/02/1989, ma cresce a Pisa, dove trasferisce con la famiglia all’età di 6 anni. Qui frequenta liceo ed università, oltre ad avere le prime esperienze lavorative: scrive di calcio giovanile e dilettantistico per il settimanale sportivo Calciopiù e con un gruppo di amici fonda la webzine hipster-campanilistica Zamenhof. Si trasferisce a Londra nel 2012, dopo la laurea in Storia Contemporanea, dove ottiene un Master in International Journalism dalla City University. Dal 2013 entra a far parte della redazione video di Monocle Magazine. Negli anni collabora con agenzie creative, marchi e istituzioni culturali italiane e straniere, realizzando film commerciali, branded content e video informativi, prima come videographer e poi come regista e producer. Nel 2018 si sposta a Milano, partecipando alla fondazione del collettivo di autori Santabelva, con il quale sviluppa documentari e progetti narrativi per produzioni internazionali. Inizia in parallelo a lavorare come giornalista per Open, occupandosi di contenuti editoriali e branded, e a scrivere per la rivista di tecnologia umanistica Maize. Dal 2020 lascia Open per occuparsi della direzione artistica di ScuolaZoo, con il compito di impostare una nuova identità visiva ed editoriale per uno dei principali portali della Generazione Z italiana.
IL MARCHESE DEL LUPO (titolo originale MEZZO SANGUE)
di Davide Mela
Sinossi: Il Marchese del Lupo: senza bandiera è la storia di Aimone, bellissimo e inquietante figlio illegittimo di Carlo Alberto, un mistery noir ammantato di Storia risorgimentale e sospeso tra i diversi “mondi” di una Torino cupa, multiforme e stritolata da macchinazioni politiche.
Davide Mela. Producer e sceneggiatore torinese, Davide Mela ha conseguito un Master in produzione cinematografica e televisiva e comunicazione crossmediale e lavorato come autore e aiuto-regista ai progetti Smile e Smile: La serie prodotti da Showlab e distribuiti da Rai 3 e Rai.tv. Dal 2014, collabora come produttore e autore per Grey Ladder Productions. Nel 2015 e 2016 lavora come direttore di produzione ai pluripremiati cortometraggi Birthday di Alberto Viavattene, Framed di Marco Jemolo e Incipit di Taiyo Yamanouchi. Nel 2017 è co-sceneggiatore del documentario di creazione Subs Heroes di Franco Di Pietro e del lungometraggio di genere Blood Bags di Emiliano Ranzani. Nel 2018, è co-autore del soggetto del progetto crossmediale Helikon, vincitrice del bando Digital Under 35 – Giovani Autori promosso da Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte e sceneggiatore e project runner del docu-drama Italica Noir, interpretato da Adriano Giannini. Nel 2019 lavora come co-sceneggiatore al documentario di creazione La Casa Rossa di Francesco Catarinolo.
NOLI ME TANGERE (titolo originale RISE AND SHINE)
di Francesca Castro
Sinossi: Negli anni ’90, quattro ragazze compagne di liceo, molto diverse per aspetto, carattere e provenienza sociale, ma accomunate dalla stessa passione per la musica, fondano un gruppo e partecipano al più importante concorso nazionale per giovani band, in cerca di un riscatto al femminile e di una libera espressione personale.
Francesca Castro nata a Roma nel 1980, scrittrice e sceneggiatrice, dopo la laurea in DAMS, lavora in case di produzione indipendenti come montatrice e assistente alla regia. È finalista nella sezione Pitching come sceneggiatrice di Almost Guru, su soggetto di Maurizio de Magistris, per il Roma Fiction Fest 2008. Nel 2009 realizza un documentario sul precariato, con la collaborazione di Viviana Dominici e la regia di Marco Neri, intitolato Faces. Nel 2011 scrive e dirige, insieme a Isabella Gaffè, un corto in slow motion, Wasting Time. Sta ultimando la sceneggiatura del suo primo lungometraggio, Un’incredibile semplicità, ispirato alla figura di Andrea Pazienza. Negli ultimi anni, affianca all’interesse per il cinema, il teatro e le arti visive e performative, anche quello per la poesia. Nel 2018 alcuni suoi testi appaiono su Locomotiv, rivista che si occupa di poesia e fotografia. Nel 2019 debutta al Teatro Trastevere con Vorrei perdermi tra le mie braccia, atto poetico musicale realizzato con il musicista e cantautore Roberto Scippa.
SAMIR E BAO (titolo originale LA PRIMA VOLTA)
di Fabio Astone, Marianna Brogi e Vittoria Scutifero;
Sinossi: Per tutti gli adolescenti fare sesso per la prima volta è il più grande sogno. Ma se sei imbranato, disadattato e italiano con gli occhi a mandorla e la pelle scura, può diventare il tuo più grande incubo. Samir e Bao attraverso avventure dall’esito spesso tragicomico, sentimenti sconosciuti, famiglie disfunzionali, ragazze lesbo punk, illusioni e sogni in una Roma a volte matrigna, capiscono che crescere fa davvero schifo e le prime volte, nella vita, non finiscono mai. Un racconto di formazione, un Coming of age dal sapore dolce-amaro, che racconta l’universo stratificato degli adolescenti, così autentici, incomprensibili e a volte fin troppo sognatori.
Fabio Astone nasce nel 1982. Dopo la laurea in Storia e critica del cinema presso la Sapienza si trasferisce a Londra e successivamente in Irlanda, dove si occupa di comunicazione. Ha insegnato storia del cinema e direzione della fotografia a Roma. Diplomato all’accademia di sceneggiatura fondata da Carlo Lucarelli, “Bottega finzioni”, attualmente si occupa di comunicazione per I Wonder Pictures, casa di distribuzione cinematografica.
Marianna Brogi nasce nel 1981 a Pennabilli (RN). Ha pubblicato il suo primo articolo sulla rivista Airone Junior all’età di 12 anni. Laureata in Comunicazione all’Università di Bologna, lavora come copywriter freelance. Nel 2018 entra nella scuola di sceneggiatura Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli e pubblica il suo primo romanzo, Scrivi, edito da Geeko Editor. Nel 2019 pubblica tre racconti su antologie, tra cui Misteri e Manicaretti a Bologna, Edizioni del Loggione.
Vittoria Scutifero nasce a Crotone, nel 1993, ma da 7 anni vive a Bologna, dove studia prima filosofia e poi Cinema e televisione. L’esigenza di scrivere in forma creativa la porta a frequentare Bottega Finzioni, la scuola di narrazione fondata da Carlo Lucarelli. Ha preso parte alla giuria di alcuni Festival e ultimamente ha collaborato con la casa di distribuzione di cortometraggi Elenfant Distribution e con il Comune di Bologna, in qualità di Web Editor.
SE TELEFONANDO (titolo originale TI CHIAMO DOMANI)
di Pietro Martinetti e Luca Sotgiu;
Sinossi: Rock ha venticinque anni, due amici fidati (lo stralunato Zot e il taciturno Kappa), un padre aspirante sciamano, una sorella secchiona, una cotta per una rossa, una quasi-laurea in Filosofia e un grave disturbo d’ansia. Un giorno si aggiunge alla lista un cellulare in grado di chiamare nel futuro, e tutto cambia.
Pietro Martinetti nasce ad Iglesias, 4 Maggio 1987), si è laureato in Filosofia e specializzato in Scienze Filosofiche e Storico-filosofiche all’Università degli Studi di Cagliari. Attualmente, oltre alla sua attività da scrittore, insegna Filosofia e Storia alle scuole superiori. Ispirato dalla passione per la cinematografia e le storie a fumetti, scrive, dall’età di diciassette anni, racconti e romanzi che spaziano tra fantascienza, thriller e horror. Ha pubblicato con la CSA Editrice i romanzi “Capelli” e “Aletheia”. Inoltre ha pubblicato il racconto breve “Il Cervolupo” sulla piattaforma online Wattpad.
Luca Sotgiu nasce ad Iglesias il 27 aprile del 1987 e cresce nella vicina Gonnesa. Coltiva fin da bambino la passione per lo storytelling esprimendosi in diversi ambiti creativi, dalla produzione di cortometraggi alla stesura di romanzi, racconti, testi per canzoni, format tv. Inizia a studiare sceneggiatura da autodidatta per poi perfezionarsi presso la scuola di scrittura Bottega Finzioni a Bologna. Ha partecipato a diversi corsi, workshop e concorsi focalizzati sulla scrittura per audiovisivi. Il suo La sfida del minotauro ha fatto parte della cinquina finalista del primo Premio Serial Writer per episodi piloti di serie televisive.