A La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren è stato assegnato il «Capri Humanitarian Award» di Capri, Hollywood The International Film Festival.
La 25esima edizione dell’evento che apre la stagione degli Awards si è tenuta in formula digitale dal 26 dicembre al 2 gennaio con circa 200 opere tra film, documentari e cortometraggi in visione gratuita su MyMovies, eventi ed incontri con le star sulle piattaforme social.
Tony Renis, presidente onorario del Festival, ha dichiarato in proposito:
“La vita davanti a sé è un racconto di tolleranza, perdono e amore, come l’ha definito la sua stessa straordinaria protagonista, che in questo anno particolare ci è apparso ancor più prezioso; Edoardo Ponti ha creato un’opera importante capace di toccare il cuore agli spettatori di tutto il mondo, e grazie a lui l’immensa Sophia ci ha regalato un altro personaggio indimenticabile”.
La Loren nel film è Madame Rosa, ex prostituta ebrea, che ospita bambini in difficoltà nelle sua casa a Bari: incontrerà così il dodicenne senegalese Momò (Ibrahima Gueye). Prodotto da Palomar e distribuito da Netflix, La vita davanti a sé, possibile protagonista agli Oscar 2021, è l’adattamento di un classico del 900 di Romain Gary (che già aveva ispirato un film da Oscar nel 1977 protagonista Simone Signoret) con soggetto dello stesso Ponti e di Ugo Chiti.
Nella colonna sonora il singolo Io sì di Laura Pausini, composto da Diane Warren accompagnati dalla musica live di Noa e Andrea Griminelli.
È dunque stato un parterre da Oscar quello di sabato 2 gennaio sulle piattaforme social di Capri, Hollywood per la conclusione della 25esima dell’ International film festival, un successo con oltre centomila presenze digitali e nelle sale virtuali di My Movies. Con il produttore Pascal Vicedomini, padrone di casa in uno studio dove è stata ricostruita digitalmente l’isola azzurra.
Grande successo anche per Pietro Castellitto, incoronato Italian Film maker dell’anno, debuttando con I predatori.
“Sono felice di ricevere un premio da un festival come il vostro, in connessione con il mondo, per me è un buon augurio”,
ha detto Castellitto in collegamento con lo studio virtuale di Pascal Vicedomini.
“I Predatori hanno una ironia contaminata non del tutto italiana anche se il mio film è profondamente italiano”.
I Predatori è stato premiato per la migliore sceneggiatura a Venezia nella sezione “Orizzonti”, Castellitto ne è regista, sceneggiatore ed è anche nel cast con Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Giorgio Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli, Marzia Ubaldi, Nando Paone e Antonio Gerardi.
“Il film è uscito in sala tre giorni e stava anche andando bene
– dice l’autore –
“ora è sulle principali piattaforme on demand.”
Castellitto sta attualmente lavorando al film Sky su Francesco Totti, suo idolo da sempre.
“Sono cresciuto con il suo poster in camera, e ora mi trovo a interpretare quel poster! E’ un po’ disorientante”,
scherza il giovane regista, sceneggiatore e attore figlio di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini.
Nel cassetto ha tre sceneggiature già scritte, ma che non diventeranno il suo prossimo film.
“Sarà qualcosa di nuovo, certamente. Quando mi hanno detto che potevo realizzare I predatori mi sono sentito come chi ha le chiavi in mano di un aeroplano ma che in realtà non l’ha mai ancora pilotato. Sono contento di aver iniziato da giovane questo lavoro, comunque si è trattato per me di un percorso lungo durato sei anni. Se dovessi scegliere tra recitazione e regia? Sceglierei la regia”.