Film di apertura al 74° Festival di Berlino, sbarcherà nelle sale il 28 novembre Piccole cose come queste (Small things like this) diretto da Tim Mielants, tratto dal romanzo di Claire Keegan Piccole cose da nulla, con Cillian Murphy, Emily Watson (che per questa interpretazione ha vinto l’Orso d’Oro come miglior attrice non protagonista), Eileen Walsh, Michelle Fairley, Ciaran Hinds e Claire Dunne.
Cillian Murphy veste i panni di Bill Furlong, commerciante di carbone, un uomo silenzioso e gentile dedito al lavoro, sposato con cinque figlie adolescenti. Un giorno l’uomo scopre, durante una consegna, che all’interno del convento locale avvengono violenze e soprusi, luogo da cui cerca di far fuggire Sarah, una giovane donna che gli ricorda la madre scomparsa. Deciso a fare qualcosa per quelle giovani donne, sfiderà l’intera comunità e la sua omertà per riuscirci.
In attività dal 1765, le Case Magdalene erano istituti religiosi nate per riabilitare le prostitute e insegnargli un lavoro onesto per poi essere di nuovo inserite nella società, ma spesso vi finivano donne nubili rimaste incinte, anche dopo uno stupro, o semplicemente perché ritenute troppo belle o troppo brutte. Qui, le donne erano costrette a un duro ritmo di lavoro quotidiano associato a preghiere, in modo che potessero espiare i loro peccati.
Tutto rimase nell’ombra fino al 1993 a Dublino, quando le suore del convento decisero di vendere parte dello stabile ad un immobiliarista. Durante dei lavori edili, furono ritrovati i resti di 155 donne sepolte in tombe anonime e così scoppiò lo scandalo; sei anni dopo, tre delle ospiti del convento, Mary Norris, Josephine McCarthy e Mary-Jo McDonagh decisero di testimoniare e rivelarono la verità sulle Casa Magdalene.
Le donne parlarono di dure condizioni di vita, regole rigide e soprusi fisici e psicologici, rivelando che, in realtà, dietro la facciata di misericordia e ricerca della redenzione, si nascondeva in mondo che sfruttava giovani operaie, a cui non veniva riconosciuto alcun diritto, solo per profitto. Nel 2013 il senatore irlandese Martin McAleese presentò i risultati della sua inchiesta Rapporto del Comitato Interdipartimentale per stabilire i fatti del coinvolgimento dello Stato irlandese con le Case Magdalene, in cui accusò il governo e la Garda, la polizia irlandese, di aver spedito numerose ragazze nelle Magdalene Laundries senza tutelarne i diritti di lavoratrici.
Le Magdalene Laundries chiusero definitivamente nel 1996 ma, dalla loro apertura, si calcola che siano circa 30000 le donne che vi sono state rinchiuse.
Il cinema ha già dedicato due pellicole a questo tema. La prima Magdalene del 2002 di Peter Mullan, in cui si racconta la storia di tre sorelle: Bernadette, bellissima giovane che attrae gli sguardi degli uomini, Rose, ragazza madre, e Margaret, che è stata stuprata dal cugino durante un matrimonio, Per questi loro “peccati” le tre vengono mandate nel convento gestito dalla severa suor Bridget, ma da subito si mostreranno insofferenti ai religiosi e ai loro soprusi, di cui non devono rispondere a nessuno. Dopo vari tentativi, le tre sorelle riusciranno a fuggire e a trovare la loro strada.
Il secondo film che ci parla delle Magdalene è Philomena del 2013 di Stephen Frears, tratto dal romanzo di Martin Sixsmith The lost children of Philomena Lee che si ispira ad una storia vera, con Judi Dench nei panni di una donna alla disperata ricerca del figlio che è stata costretta ad abbandonare anni prima dopo averlo partorito in convento, racconto che confida ad uno scrittore, il quale l’aiuterà nella sua ricerca, e in cui rivela anche gli abusi che vi avvenivano.
Distribuita su Paramount +, a gennaio 2024 debutta The woman in the wall, una miniserie che ci parla di Lorna, una donna che soffre di sonnambulismo a causa del trauma derivato dalla sua reclusione presso una Casa Magdalene quando era giovane. Una mattina si sveglia e in casa trova il cadavere di una sconosciuta, non ricordando niente della notte precedente, mentre in paese giunge il detective Colman Akande nel corso della sua indagine per l’omicidio di un prete avvenuto a Dublino.