Permette? Alberto Sordi, un film imperdibile che racconta le origini di una leggenda del cinema italiano. Il film sarà poi portato sui piccoli schermi dalla Rai prossimamente, la data ancora non è stata resa nota. La pellicola racconterà gli esordi, le amicizie, gli amori e tanti aneddoti della vita e molto altro ancora del “nostro Albertone” negli anni del debutto nel mondo dello spettacolo.“Signori e Signori ecco a voi Alberto Sordi”. Inizia così l’unico filmato in anteprima con cui il cinema celebra i cento anni dalla nascita di Alberto Sordi, che sarà un evento straordinario. Solo il 24, 25 e 26 febbraio arriva sul grande schermo
Una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions. Un film che vuole ricordare la straordinaria vitalità di Alberto Sordi, il suo immenso talento, la sottile ironia, l’artista e l’uomo, tra difetti e virtù. L’indimenticabile Ettore Scola che ha avuto il suo primo successo con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? dirigendo proprio Sordi disse di lui “non ci ha mai permesso di essere tristi”. Leggendo questa sua affermazione mi verrebbe da scostarmi. In realtà proprio per la sua bravura, in alcune scene si riesce a ridere pur sapendo che il regista che dirige Sordi vuole far emergere una drammaticità da tutto ciò; con la faccia dell’Albertone però tutto è permesso.
La sua capacità di scherzare e ironizzare sulle piccolezze, sulle nevrosi e le contraddizioni degli italiani, nel corso degli anni, ha lasciato un segno nella storia del costume del nostro Paese. Un giovane Alberto Sordi, tenace e destinato ad emergere, è quello che racconta il film Permette? Alberto Sordi, ripercorrendo vent’anni – dal 1937 al 1957 – dedicati a una continua crescita professionale; il film storicamente attraversa sia la seconda guerra mondiale che la rinascita dell’Italia (ti voglio ricordare un grande appuntamento di iCrewPlay Cinemaper la giornata della memoria, lunedì 27 gennaio; avremo un articolo approfondito di Laura e ti consiglio di non perderlo). Sono gli anni di piena giovinezza in cui viene scelto a sorpresa come doppiatore diOliver Hardy, alla Radio e nel Varietà, conquistando il pubblico con i suoi primi personaggi divertenti, uno di questi personaggi riuscì a fare breccia in Vittorio de Sica che lo porterà sul grande schermo con Mamma mia, che impressione! nel 1951. In quel periodo nasce l’amicizia con Federico Fellini che lo avrebbe portato al successo come attore. Come ogni biopic che si rispetti si racconta il lato meno conosciuto ai più: gli amori, la famiglia, gli amici, e sarà anche così in Permette? Alberto Sordi. Diretto da Luca Manfredi, con un eccezionale Edoardo Pesce nel ruolo del giovane Alberto; per sua stessa ammissione “sono tre giorni che giriamo: spero di saperlo restituire”.
Questa è una delle scene in cui il giovane Sordi pranzando con il grande Aldo Fabrizi si consiglia su come fare per potere dare il là alla sua carriera. Il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani (amore durato nove anni nonostante la differenza di età di quindici anni), Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini, Paola Tiziana Cruciani, Luisa Ricci, Michela Giraud, Paola Giangrasso, con la partecipazione amichevole di Giorgio Colangeli, Martina Galletta, Francesco Foti, Sara Cardinaletti e Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi. “Permette? Alberto Sordi vuole essere un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la commedia all’italiana” racconta il regista Luca Manfredi. Continua affermando che è “Un genere capace di raccontare i drammi e i vizi della nostra società, appena uscita dall’ultima guerra, con il sorriso e l’ironia”. Un attore straordinario, dotato di un talento innato, che ci ha regalato con più di duecento film una galleria di personaggi indimenticabili con un gioco di invenzioni e di “tic” sui loro modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello. Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento. Senza mai abbattersi, ma anzi, combattendo con una tenacia inarrestabile (che poi ha trasferito in uno dei suoi personaggi più noti, il Dentone) è riuscito a diventare uno degli attori più apprezzati delgrande cinema italiano.
Sinossi – Permette? Alberto Sordi
Da giovanissimo Alberto Sordi viene espulso dall’Accademia di Recitazione dei Filodrammatici a Milano per la sua incorreggibile parlata romana. Ma Alberto non si arrende e, tornato a Roma, con la sua ricerca della qualità attoriale e con impegno tenace, riesce a diventare l’inconfondibile voce di Oliver Hardy, si fa notare sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con il personaggio di Mario Pio. In quegli anni stringe una grande amicizia con il giovane Federico Fellini, che da lì a poco lo avrebbe diretto ne Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni (sua la pernacchia più celebre del cinema italiano!), si innamora dell’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani e raggiunge il trionfo con Nando Moriconi, Un Americano a Roma! di Stefano Vanzina. Attendiamo con piacere e curiosità il punto di vista del regista, figlio di Nino Manfredi; il grande Nino ha vissuto insieme ad Alberto Sordi la nascita dei grandi registi, film e attori di caratura unica nel nostro panorama cinematografico. Nascerà da questa scena il titolo del film?