Spesso siamo soliti pensare che i personaggi famosi, attori, cantanti, presentatori, siano immuni alle malattie, forse perché abbiamo la convinzione che con il denaro, si possa acquistare tutto, anche la salute.
La realtà però viene a bussarci alla porta e da increduli quanto dispiaciuti fan e ammiratori, abbiamo detto addio a Luke Perry, Patrick Swayze, Chadwick Boseman, alla nostra Nadia Toffa e abbiamo letto proprio in questi giorni le dichiarazioni di Shannen Doherty, tornata a combattere con l’oscuro male.
A quanto sembra, è stato così anche per il premio Oscar George Clooney, che è riuscito a evitare la paralisi, ma ha dovuto combattere con emicrania, cefalea ortottica, e perdita di memoria.
Clooney ha affrontato davvero l’inferno, si è sottoposto a microchirurgia e fisioterapia, ma non ha mai valutato la resa. Ha affrontato il suo dolore a testa alta, sfidandolo ogni giorno e oggi convive con il suo demone.
Tutto ha avuto inizio nel 2005, quando durante le riprese del film Syriana, in cui Clooney interpretava la parte dell’ex capo della Cia che viene catturato e torturato, come spiegò lui stesso all’epoca in maniera ‘pittoresca’,
“la sedia a cui ero legato è caduta all’indietro e ho sbattuto la testa. Praticamente mi sono ammaccato il cervello: adesso mi rimbalza nella testa perché non è più sostenuto dal liquido spinale“
che dopo la caduta iniziò a fuoriuscirgli dal naso; si tratta di una patologia grave, ma non mortale fortunatamente, che colpisce la «dura mater», cioè la membrana che protegge il midollo spinale.
È in sostanza una versione benigna del morbo della mucca pazza, curabile se individuata in tempo, ma comunque dolorosa e debilitante.
“A tutti, prima o poi, – ha dichiarato l’attore in un’intervista- capita nella vita quell’anno in cui si invecchia di dieci anni e a me è toccato un male raro e debilitante, con il fluido spinale che mi esce dal naso. E pensare che all’inizio credevo fosse una semplice sinusite.
Praticamente quando starnutivo mi uscivano dei pezzi di testa dal naso”
Ha ancora dichiarato ironicamente Clooney.
Certo, non è stato affatto facile per Mr. Ocean affrontare tutto quello che da questo incidente è derivato, a cominciare dai quaranta interventi chirurgici a cui ha dovuto sottoporsi.
“mi hanno suturato e infilato tamponi nel naso, però tutto sommato, per me che faccio l’attore è stata un’esperienza interessante. Non ricordarsi le cose a breve termine ti colpisce proprio nell’attività professionale, si perde la fiducia in se stessi. Per esercitarmi dovevo contare i gradini quando facevo le scale e mettere bigliettini dappertutto per non dimenticarmi le cose che dovevo fare…
Grazie a Dio io non ho avuto danni permanenti ma ogni giorno e ogni notte dovevo affrontare una piccola sfida. A volte mi sentivo come se dovessi respirare con una cannuccia stando sdraiato nel fondo di una piscina. E il disturbo peggiorava con il passare delle ore in cui stavo piedi, perché il peso del cervello spinge il fluido verso il basso e lo fa fuoriuscire.”
I dolori erano talmente forti e insopportabili, che per sua stessa ammissione ha più volte pensato di farla finita
“Ero a un punto in cui ho pensato: “Non posso esistere così. Non posso davvero vivere”. Ero steso in un letto d’ospedale, con un gesso sul braccio, non potevo muovermi, avevo dei mal di testa così forti che mi sembrava di avere un infarto, e per un breve periodo di tre settimane, ho cominciato a pensare: “Potrei dover fare qualcosa di davvero drastico a questo proposito”. Ma non ho mai pensato che ci sarei arrivato… ero in un posto in cui stavo cercando di capire come sopravvivere”.
È in questo momento che Clooney, divenuto famoso proprio interpretando il personaggio di un medico pediatra nella serie E.R., ha deciso di tentare con l’alcol, bevendo molto ma comunque in modo insufficiente per placare il dolore e quindi con gli antidolorifici, divenendone dipendente.
“Ero convinto di morire e dopo l’intervento mi diedero degli antidolorifici, una scatola gigante di Vicodin che, però, a me non andava bene perché mi causava dolori allucinanti allo stomaco. Poi arrivarono un sacco di altri farmaci, ho fatto anche la morfina per qualche tempo e questo mi ha scatenato un’ansia orribile, che mi ha portato a pensare di essere davvero nei guai”
Fortunatamente, dopo l’ennesimo intervento durato nove ore, i dolori sembrano essere diminuiti parecchio, e solo alcune volte ritornano, in maniera più lieve e sopportabile.
Certo, per restituire al divo di Holliwood (due nomination all’Oscar 2012 per Paradiso amaro e Le idi di marzo) serenità e tranquillità non solo fisica, ma anche mentale, determinante è stato anche il matrimonio con la bella ed affascinante Amal.
In proposito infatti, l’attore ha dichiarato:
“Non so se sia coincidenza o meno, però i miei cronici mal di testa che mi affliggevano dal tempo dell’incidente sul set di Syriana mi sono passati nel momento in cui ho deciso di sposarmi. Quando ho detto sì ad Amal mi sono reso conto che per la prima volta dopo non so quanto tempo il mio corpo era come silenzioso, in pace con se stesso, non mi mandava più messaggi di protesta e lamentela: provavo una serena quiete…poco a poco, tutto ha iniziato ad aggiustarsi, a tacere…
Non che sia successo tutto senza sforzi. Ho dovuto modificare la dieta, fare più esercizio fisico ragionato, cioè a ridurre le partite due contro due di basket (purtroppo), andare meno in motocicletta, bere meno vodka…Amal mi accudisce, mi fa sentire in colpa se bevo un bicchiere di troppo. Non le piaccio se non sono in buona forma fisica, e io le sono grato per questo suo amorevole controllo.”
Certo, bisogna ammettere che la fortuna di Clooney sta anche nel fatto di essere stato seguito e curato dai migliori specialisti, ma questo periodo di “arresto”forzato dalle scene, gli è anche servito per del bene e avvicinarsi alle sofferenze altrui.
Incapace di girare un altro film infatti, l’attore si è dato molto da fare per i problemi dei profughi nel Darfur.
Certo, c’è da dire che Cloney, nel corso degli anni, ha sofferto anche di dolori al gomito, a una spalla e alle ginocchia e come se non bastasse, l’anno scorso si è fratturato un dito schiacciandolo nella portiera della sua auto.
Per sua stessa ammissione, aveva inoltre il fegato malconcio e ha sofferto per anni di ulcera e bruciori di stomaco, dovendo assumere parecchie medicine.
A dispetto di quello che poteva sembrare da fuori, dentro era un catorcio e non è affatto un mistero che in passato abbia anche fatto uso di cocaina.
Certo, l’ex della Canalis non se ne vanta, ma ne parla apertamente durante un’intervista.
“A volte bevo troppo, mi piace bere, e ci sono state alcune occasioni nelle quali sono andato un tantino oltre il consentito, senza alcun motivo. E così mi sono dato una regolata e ho smesso. Quanto alla droga, ho sniffato coca, ma non sono mai stato un drogato e non ho mai avuto un problema di droga”.
Insomma, il nemico non era soltanto fisico, ma anche e soprattutto psicologico. Alle volte si lotta anche contro sé stessi.
Oggi Clooney si gode la tranquilla vita matrimoniale, ma da grande uomo di cinema e spettacolo, non riesce a stare lontano dalla telecamera.
Dopo aver girato a Venafiorita la serie tv Catch-22, andata in onda recentemente su Sky Atlantic infatti, ha svelato il titolo del suo prossimo film Good Morning Midnight, basato sul romanzo di Brooks-Dalton, le cui riprese dovrebbero iniziare proprio questo mese mentre l’uscita è prevista per dicembre.
Forza George, non mollare, e continua a regalarci emozioni uniche.