Cosa “diavolo” ha spinto il colosso dello streaming a venire in soccorso dei fan per salvare la serie Lucifer?
Se pensate che il merito sia del movimento dei fan e della pressante campagna lanciata sui social #saveLucifer, mi dispiace deludervi: si tratta sempre di questioni di business. La conferma arriva direttamente da Cindy Holland, vicepresidente della programmazione originale Netflix.
“Lucifer è uno spettacolo fantastico che ha davvero risuonato con il pubblico in alcune parti del mondo in cui è stato concesso in licenza“, dice Cindy, “quindi abbiamo ritenuto importante … cercare di aiutare lo spettacolo a continuare per i nostri fan“.
E’ sempre Cindy a dire di ricevere centinaia di mail al giorno in soccorso di Shadowhunters e Timeless, altre serie molto amate dai fan ma inesorabilmente chiuse dalla rete. Segno, se ce ne fosse bisogno, che quando gli ascolti calano non c’è fandome che tenga. “Prendiamo sul personale le decisioni di annullamento di una serie come chiunque. Ma c’erano molte meno persone della media che stavano completando la stagione … La dimensione del pubblico in realtà non c’era“.
In definitiva è tutta una questione di numeri ed a poco sono servite le migliaia di firme ottenute in petizioni online o le condivisioni sui social con l’hashtag di turno. Siamo solo stati fortunati che Netflix abbia visto una possibilità di guadagno in una serie che ci aveva appassionato, sperando di non dover subire anche la delusione per un’aspettativa troppo alta. Probabilmente nel 2019 avremo le risposte.