Prima versione animata del romanzo di Jack London per la regia di Alexandre Espigares, oscar per il miglior cortometraggio di animazione nel 2014 con Mr. Hubolt.
Jack London, fra i più celebri scrittori di avventure, ha avuto, a sua volta, un’esistenza avventurosissima. Fra le sue mille e diversissime attività è stato anche corrispondente di guerra durante la guerra russo-giapponese e come tale è stato immortalato da Hugo Pratt nel suo La giovinezza di Corto Maltese. A quell’epoca aveva già scritto Il richiamo della foresta.
Aveva anche fatto il cercatore d’oro nel Klondike, come lo zio Paperone, e questa esperienza gli dette l’ispirazione per uno dei suoi capolavori, Zanna Bianca, appunto, la storia del lupo con un quarto di sangue di cane che il buon Weedon Scott riesce a convincere che non tutti gli esseri umani sono autentici farabutti e ne conquista la fiducia.
White Fang fu pubblicato a puntate su Outing, nel 1906, una delle riviste che pubblicava racconti, prima che fosse inventata la televisione, che li soppiantò.
Meno di vent’anni dopo, nel 1925, ci fu la prima versione cinematografica. Seguirono diverse versioni italiane negli anni ’70. Fu Lucio Fulci a portare sugli schermi italiani il lupo cane. Il protagonista, oltre al pastore tedesco che impersonava l’animale, era Franco Nero che si chiama Jason Scott, forse perché Weedon è un nome troppo difficile. La bellissima Virna Lisi, invece, è una suor Evangelina, inesistente nel romanzo.
Per arrivare al primo Zanna Bianca prodotto dalla Disney, che sembrava una scelta obbligata, bisognerà aspettare il 1991.
Il cartone animato di Espigares ha il vantaggio di poter raccontare la storia dal punto di vista degli animali.
Questo è quanto ha dichiarato il regista lussemburghese-spagnolo, che ha indicato fra i suoi modelli i western all’italiana di Sergio Corbucci e Sergio Leone: “Volevo rimanere fedele a Zanna Bianca, abbracciare il suo punto di vista e imporlo come l’eroe della storia. Per le scene in esterni volevo ottenere un effetto naturale, da documentario. Desideravo anche sottolineare che, biologicamente, Zanna Bianca è contemporaneamente lupo e cane. E a seconda delle scene bisognava determinare quale parte della sua natura avrebbe predominato. Questa dualità tra la sua natura profonda e quello che la vita gli insegna ha alimentato fortemente la messa in scena“.
Bisognerà aspettare ottobre per vedere l’ultimo Zanna Bianca. Attendiamo fiduciosi: una buona storia di avventura non lascia mai delusi.
Un cartone e una splendida storia, due ingredienti per un film da vedere. Grazie per la segnalazione!!!