Paris, Texas di Wim Wenders, a 40 anni dalla Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1984, torna dal 4 novembre nelle sale italiane, grazie alla Cineteca di Bologna e al suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al Cinema e a CG Entertainment (che ha riportato al cinema in versione restaurata anche Dellamorte Dellamore di Michele Soavi dal 14 ottobre)
Presentato in anteprima all’ultimo Festival di Cannes e al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna, il restauro in 4K di Paris, Texas è stato realizzato nel 2024: il negativo originale in 35 mm è stato scansionato in 4K presso L’Immagine Ritrovata a Bologna, con il sostegno finanziario del CNC; il restauro e la color correction hanno avuto luogo presso Basis Berlin Postproduktion, con il sostegno di Chanel e del German Film Heritage Funding Program (FFE).
Scritto assieme a Sam Shepard, interpretato da Harry Dean Stanton e Nastassja Kinski (figlia dell’attore feticcio di Werner Herzog, Klaus Kinski), con le leggendarie musiche di Ry Cooder, Paris, Texas è, secondo Emmanuel Carrère, “il film più calmo, più sobrio che Wenders abbia mai diretto”.
Sicuramente è l’opera che ha definitivamente consacrato il regista tedesco tra i grandi autori del cinema mondiale. Ultimo film del periodo americano di Wenders, Paris, Texas è un road movie libero, tenero e disperato, un omaggio ai luoghi del western, una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani.
Nel film seguiamo un padre che invecchia sotto il cappello da baseball e un figlio bambino che attraversano il Texas su un pick-up, in cerca d’una moglie e mamma perduta anni prima. Parlano di teoria del Big Bang e del perché lei se ne sia andata. L’uomo, che aveva chiuso nel silenzio colpe e sconfitte, riscopre la parola e il senso delle relazioni umane.
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39 anni dopo Paris, Texas: il ritorno a Tokyo e il successo di Perfect Days
Il regista tedesco era tornato alla ribalta nel 2023 con il delicato Perfect Days, film che rinnova il legame di Wenders con il Giappone a 38 anni dal suo celebre documentario Tokyo Ga, dedicato al grande regista giapponese Yasujirō Ozu, in cui compariva anche Werner Herzog.
Perfect Days è stato un buon successo di pubblico e un grande successo di critica, guadagnandosi anche una nomination agli Oscar per Miglior Film Straniero.
Pensato prima come un documentario che doveva far parte del progetto di riqualificazione urbana di Shibuya “The Tokyo Toilet”, venne in seguito trasformato da Wim Wenders in un film vero e proprio.
La storia segue Hiryama, un sessantenne di Tokyo addetto alle pulizie dei bagni pubblici, nella sua tranquilla routine quotidiana fatta del suo lavoro e delle sue passioni, e mostra come trarre il meglio dalla semplicità delle proprie giornate.