È arrivato online il trailer ufficiale di Odissea di Christopher Nolan, uno dei film più attesi del prossimo anno, un poema epico adattato con le nuove tecniche cinematografiche e un cast assurdo. Dopo Interstellar e Oppenheimer, Matt Damon sarà il protagonista, nella terza collaborazione con il regista britannico. Accanto all’interprete di Ulisse troviamo Charlize Theron, Elliot Page, Bill Irwin, Himesh Patel, Samantha Morton, John Leguizamo, Matt Damon, Anne Hathaway, Lupita Nyong’o, Mia Goth, Robert Pattinson, Zendaya, Jon Bernthal e Benny Safdie.

Non dimentichiamoci di Tom Holland: l’attore sarà molto impegnato l’anno prossimo con la nuva avventura in Spider-Man: Brand New Day come Peter Parker e in Odissea interpreterà Telemaco, il figlio di Ulisse. Il kolossal mitologico è girato interamente in IMAX 70mm, ovvero circa 610 chilometri di pellicola, tra Marocco, Grecia, Italia, Scozia e Sahara occidentale, con un budget di oltre 250 milioni di dollari. Vediamo il trailer del film che uscirà al cinema dal 16 luglio 2026:
Nolan torna al cinema nel 2026 con Odissea
Intervistato dalla rivista Empire, che ha esaltato il suo nuovo film nella cover, il noto regista ha raccontato la sua esperienza sul set durata 91 giorni, circondato da un cast stellare e da una troupe di altissimo livello. L’adattamento sul grande schermo delle vicende narrate nel poema omerico l’Odissea sarà un “racconto sconfinato” che vede Ulisse (Matt Damon) intraprendere un viaggio decennale per tornare a casa dalla moglie Penelope (Anne Hathaway) dopo la guerra di Troia, sopportando prove impensabili lungo il cammino.
Il regista si è così imbattuto in un’avventura che desiderava intraprendere da decenni: in passato era stato ingaggiato per dirigere Troy (adattamento dell’Iliade, prequel letterario per l’Odissea), ma il film è stato poi diretto e prodotto da Wolfgang Petersen. Per creare le stesse emozioni e peripezie ha usato molto realismo in Odissea:
“Abbiamo girato oltre 600.000 metri di pellicola. Gran parte del lavoro si è svolto in mare aperto, un’impresa piuttosto primordiale. ci ho passato gli ultimi quattro mesi. Abbiamo portato i membri dell’equipaggio della nave di Ulisse là fuori, tra le onde vere, nelle vere location. E sì, è vasto, terrificante, meraviglioso e benevolo, con le condizioni che cambiano.
Volevamo mostrare catturare quanto fossero duri quei viaggi e quale atto di fede sia stato compiuto in un mondo sconosciuto e inesplorato. Abbracciando la fisicità del mondo reale nella realizzazione del film, si contribuisce a dare forma alla narrazione della storia in modi interessanti. Perché ci si confronta quotidianamente con il mondo che ti respinge”.