L’8 settembre del 2023 ricorrerà il centocinquantesimo compleanno di Gaetano Salvemini, intellettuale e uomo politico nato a Molfetta, in Puglia, la cui eredità “è uno scrigno ancora tutto da scoprire”, per usare le parole di Tiziana Barillà.
In occasione di questo anniversario, è partita la lavorazione di un docufilm dal titolo Non mollare!: l’intera storia è ambientata nell’arco della giornata dell’8 settembre 2023, e vedrà Salvemini ripercorre la sua vita e rendersi anche conto di come la realtà attuale, a più di sessant’anni dalla sua scomparsa, somigli ancora troppo al passato. Un viaggio fatto di flashback e di incontri per analizzare la sua storia e parallelamente quella dell’Italia intera, passata e contemporanea.
Il docufilm avrà la regia di Emiliano Barbucci, che nel 2016 ha già diretto Gramsci 44, documentario sul confinamento di Gramsci a Ustica; il soggetto invece è di Tiziana Barillà, giornalista e scrittrice. L’uscita nelle sale è programmata per il 2022, mentre televisivamente si prevede di trasmetterlo in occasione della data dell’anniversario dei centocinquant’anni.
Per realizzare questa produzione è stato dato il via ad una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso: la raccolta fondi è aperta fino al 15 maggio ed ha già ottenuto quasi la metà della cifra da raggiungere.
“La cultura è la somma di tutte quelle cognizioni che non rispondono a nessuno scopo pratico, ma che si debbono possedere se si vuole essere degli esseri umani e non delle macchine specializzate.
La cultura è il superfluo indispensabile”
Con queste parole Salvemini parla del ruolo della cultura nella vita dell’uomo, e di come questa sia fondamentale nel distinguerci da macchine ben funzionanti ma vuote al loro interno.
Per questo motivo sono già molte le personalità del mondo dell’arte e del panorama culturale italiano che stanno rispondendo alla call per la realizzazione di questo progetto: primo fra tutti Vauro, che ha dato il suo contributo con questa vignetta ispirata da un’altra citazione di Salvemini.
Sempre dal mondo dell’illustrazione sono attesi anche i contributi di artisti quali Mauro Biani, In Buona Fede (Federica Giglio), Anarkikka e Fabio Magnasciutti.
Ad essersi già espresso, invece, è anche Caparezza (Michele Salvemini): l’artista, che in passato ha già parlato di Gaetano Salvemini e del suo lavoro in alcuni suoi brani (come ad esempio Troppo politico), racconta ora in un filmato legato alla campagna di raccolta fondi come le cose che ha in comune con l’intellettuale (il cognome, la città di provenienza e l’anno di nascita, sebbene con un secolo di differenza) non siano il vero motivo per cui lui si sia appassionato alla figura di Gaetano.
La sua stima nasce infatti per Salvemini come politico, che si è speso molto per le riforme più giuste, ma anche per la sua storia personale di uomo messo a dura prova dalla vita.
Gaetano Salvemini ha infatti dapprima perso tutta la sua famiglia (la moglie, i cinque figli e la sorella) in un disastroso terremoto che colpì Messina, dove vivevano perché lui lavorava come docente di storia moderna. Nel 1925, poi, fu processato e arrestato per via delle sue ideologie antifasciste: l’uomo aveva anche fondato un giornale antifascista clandestino a Firenze, intitolato, per l’appunto, Non mollare.
Dal canto loro sono scesi in campo anche gli studenti e le studentesse dell’Istituto Tecnico “G. Salvemini” di Molfetta e quelli dell’omonimo Liceo Scientifico di Bari, che invitano anche gli allievi di tutti gli altri istituti d’Italia intitolati all’intellettuale a fare la propria parte.
Nell’ambito delle lezioni di Educazione civica hanno attivato un’altra campagna di crowdfunding parallela dal titolo “I Salvemiani non mollano”, ospitata sulla piattaforma ministeriale IDEArium: l’obiettivo degli istituti è quello di sensibilizzare gli allievi al rispetto della democrazia e delle proprie radici, grazie all’esempio di Gaetano Salvemini, sviluppando le loro competenze di cittadinanza agita.
Un altro film documentario realizzato recentemente in Puglia è Santa subito, sulla storia di Santa Scorese, di cui puoi leggere un approfondimento a questo link.