Non dirmi che hai paura (Samia), è il secondo lungometraggio cinematografico diretto da Yasemin Şamdereli, in collaborazione con Deka Mohamed Osman e sarà presentato in Concorso alla 22a edizione di Alice nella Città dal 16 al 27 ottobre. A presentare il lungometraggio, all’interno della Festa del Cinema di Roma, saranno presenti anche le due registe, Yasemin Şamdereli e Deka Mohamed Osman, e parte del cast.
Non dirmi che hai paura è tratto dall’omonimo bestseller internazionale di Giuseppe Catozzella (edito in Italia da Feltrinelli) e vincitore del Premio Strega Giovani e finalista al Premio Strega. Il film è stato, tra le altre cose, l’unico lungometraggio italiano in Concorso al Tribeca Film Festival, dove si è aggiudicato il non poco prestigioso Premio Speciale della Giuria. In seguito è stato presentato anche al Munchen Filmfest, dove si è aggiudicato il premio internazionale del pubblico.
Non dirmi che hai paura, la produzione e la trama
Non dirmi che hai paura è stato prodotto da INDYCA con RAI CINEMA, NEUE BIOSKOP FILM, TARANTULA, BIM PRODUZIONE, in coproduzione con MOMENTO FILM, VOO, Be tv e Shelter Prod, FILM I VÄST, in collaborazione con THE PIRANESI EXPERIENCE, CINEPOST e PONT NEUF PROCUTIONS ed è distribuito in Italia da FANDANGO DISTRIBUZIONE.
Entrando nello specifico della trama del film, Non dirmi che hai paura parla di una giovane ragazza, Samia (llham Mohamed Osman) la quale nasce a Mogadiscio, in Somalia, durante una terribile guerra civile, cosa purtroppo non rara in quella martoriata regione dell‘Africa nord-orientale.
All’età di 9 anni, l’allora bambina scopre di avere un grande talento che potrebbe salvarla da un triste e pericoloso destino in patria: corre più veloce di tutti gli altri. Con l’aiuto del suo migliore amico Ali, Samia deciderà quindi di trasformare questo potenziale talento in un sogno: si allena duramente per poter così orgogliosamente rappresentare la sua Somalia alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Samia arriva ultima nella gara dei 200m femminili a cui partecipa, ma il mondo intero si è accorto di lei e ha fatto il tifo per lei in uno di quei momenti umanamente magici come spesso ne regalano i Giochi Olimpici, da sempre un importante strumento anche di esposizione di realtà che altrimenti rimarrebbero perennemente al buio.
Le cose però, quando sembrano essere migliorate con la partecipazione ai giochi olimpici cinesi, si complicano al suo ritorno in Somalia. Samia infatti diventa bersaglio delle rappresaglie degli estremisti al potere perché colpevole di aver corso senza velo, un peccato mortale imperdonabile in alcune frange estremiste appartenenti all’Islam, religione di stato in quel particolare stato del Corno d’Africa.
La ragazza, capendo che in patria non c’è un futuro sicuro per lei e che anzi per la sua sovraesposizione a livello mondiale durante le Olimpiadi rischia persino la sua vita, opta quindi per un altro tipo di corsa, stavolta con i mezzi di fortuna che avrà a disposizione, intraprendendo un viaggio pericoloso, ma necessario per raggiungere l’Europa e da lì far ripartire la sua giovane vita da capo.
La storia di Samia, è una storia come purtroppo ce ne sono tante, oggi come sempre, in un mondo costantemente in guerra con se stesso, e in cui quella che sarebbe la propria casa diventa una prigione da dover a malincuore scappare. Questo lungometraggio ci vuole raccontare una di queste storie, in cui come protagonista c’è il coraggio di una giovane donna che, grazie alla propria forza di volontà, decide di sfidare con le sue sole forze un regime brutale per lottare per due cose, da noi quasi date per scontate, ma che in certe parti del mondo martoriate da guerre civili senza fine, diventano quanto mai preziose: la propria libertà e il proprio futuro.
Non dirmi che hai paura sarà in concorso a Roma alla XXII edizione di Alice nella Città dal 16 al 27 ottobre 2024 a Roma, e promette di essere certamente un film umanamente importante per capire il sempre e purtroppo attualissimo dramma dell’immigrazione.