La XXIII edizione del BAFF Film Festival chiuderà con Nino Frassica. Il popolare comico, attore e conduttore televisivo, icona della comicità italiana, consacrato da Quelli della notte di Renzo Arbore e di recente ospite all’ultimo festival di Sanremo con Carlo Conti, sarà protagonista della serata finale della kermesse, sabato 5 aprile a Busto Arsizio, regalando al pubblico il suo irresistibile umorismo surreale accompagnato da racconti inediti.
L’appuntamento con Nino Frassica sarà un’occasione per presentare il suo nuovo libro, Piero di essere Piero, un’opera che raccoglie storie di “mille e duecento Pieri, quasi diecimila”, dando vita a un viaggio letterario nel suo inconfondibile mondo comico. Il libro racconta le storie surreali e ironiche di numerosi personaggi di nome Piero, ciascuno con una propria peculiarità. Tra loro ci sono sosia invadenti, uomini che si fingono piante per conquistare donne, benefattori esitanti, santi con una missione tardiva, un timido estremo e qualcuno bloccato in uno starnuto infinito.

A chiudere ufficialmente il festival sarà poi la proiezione del film cult Il Bi e il Ba (1986) di Maurizio Nichetti. Una pellicola che vede protagonista un Frassica stralunato e confusionario. Come ai tempi di Quelli della notte approda a Roma dal remoto paese natio per scombinare la vita della capitale. Un’opera che incarna perfettamente la sua vena surreale e il suo stile unico, tra situazioni grottesche ed esilaranti equivoci.
«Come ho già detto – commenta il direttore artistico Giulio Sangiorgio – non mi interessa invitare i grandi nomi perché sono personalità riconoscibili. Un festival non è una passerella a mero uso e consumo di foto, autografi e articoli di colore. Invitare Nino Frassica significa portare a Busto un grande comico che attraversa come una mina vagante il nazionalpopolare, smontando con la sua follia il linguaggio e mettendoci di fronte agli occhi come questo funziona o malfunziona. Lo fa nel suo ultimo libro, Piero di essere Piero e lo ha fatto anche nel cinema, con un film che è un culto per tutti coloro che al tempo sono riusciti a vederlo: Il bi e il ba di Maurizio Nichetti.
Ecco: così come nei concorsi proponiamo un cinema non prevedibile, non omologato, non catalogabile, chiudiamo questo evento con l’incontro con Frassica, un avanguardista della parola, un comico unico, capace di parlare al grande pubblico e, insieme, di rompere gli automatismi del linguaggio, della letteratura, del cinema, della televisione».
Il BAFF – B.A. Film Festival – diretto da Giulio Sangiorgio, è organizzato da B.A. Film Factory con il Comune di Busto Arsizio e il supporto dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.
Nino Frassica in Il bi e il ba

Nel film di Nichetti del 1986, Frassica interpreta Antonino Scannapieco, un giovane che vive a Scasazza insieme alla madre e alle sorelle con un unico, grande sogno: incontrare Maria Giovanna Elmi. Per raggiungere il suo obbiettivo, Antonino convince i suoi amici che tutti i problemi di cui sono afflitti sono a causa della forfora e che, se gli finanzieranno un viaggio a Roma per incontrare il dottor Svernagovich, di cui ha letto su di un ritaglio di giornale, tutto si risolverà per il meglio.
Riuscito nell’intento, il giovane arriva a Roma ma spende tutti i suoi soldi inutilmente e perde i regali che avrebbe dovuto portare agli zii, per rimediare, chiede all’addetto agli oggetti smarriti di dargliene altri tre a caso. Dopo varie stravaganti avventure nella capitale, Antonino finalmente arriva dagli zii, proprietari di un negozio di elettrodomestici e, grazie alla chiacchiera del nipote e dalla grande capacità di rigirare le persone con le parole, riesce a vendere con facilità la merce nel negozio, anche a prezzo maggiorato.
Finalmente Antonino riuscirà ad arrivare allo studio del dottor Svernagovich, scoprendo con enorme disappunto che il ritaglio di giornale è vecchio di quindici anni e che, al posto del professore, c’è ora un veterinario. Alla fine, il giovane riuscirà persino ad incontrare Maria Giovanna Elmi, anche se non la riconoscerà.