E’ morto Il regista britannico Nicolas Roeg all’età di 90 anni: da operatore per David Lean e François Truffaut a regista con il debutto di David Bowie, il Duca Bianco
Nicolas Roeg Jr., figlio del regista, da la triste notizia della sua morte.
“È stato un vero padre, aveva compiuto 90 anni lo scorso agosto”.
La storia della vita di Nicolas Roeg è degna di un film hollywoodiano. Dopo il servizio militare, senza aver frequentato scuole o corsi di cinema, ottiene un lavoro prima come duplicatore di film presso il Marylebone Studio poi nel 1950 come operatore presso laBorehamwood Studios della MGM.
Lavererà poi affiancando nomi importanti del cinema internazionale da David Lean, per le riprese di Lawrence d’Arabia, a Roger Corman nel La maschera della morte rossa a François Truffaut per Fahrenheit 451 di e John Schlesinger in Via dalla pazza folla, per i quali ricevette anche numerosi menzioni di merito.
Il lavoro sicuramente più conosciuto e osannato di Nicolas Roeg è stato sicuramente il controverso thriller psicologico del 1973 A Venezia…un dicembre rosso shocking, film che suscitò molte polemiche all’epoca per le sue scene di sesso. Non furono le uniche polemiche a seguito di un’uscita di un suo film. Anche nell’esordio alla regia Roeg diede molto da far discutere: Sadismo (1968) debutto cinematografico di Mick Jagger nel ruolo di un cantante con due amanti bisessuali. Il film non ebbe vita facile e riuscì ad uscire nelle sale solo due anni dopo “grazie” al taglio di diverse scene. Con il passere degli anni fortunatamente il film è stato rivalutato e nel 1999 è stato inserito nella lista (al 48esimo posto) dei migliori film britannici del Ventesimo dalla British Film Institute.
Una menzione va fatta anche alla pellicola che segnò il debutto sul grande schermo di David Bowie nel panni dell’alieno protagonista di L’uomo che cadde sulla Terra 1976.