Durante il Super Bowl Netflix mostra il trailer de Il nostro pianeta
Il 3 Febbraio scorso durante il Super Bowl, in collaborazione con WWF e Silverback Films, Netflix ha presentato la prima docu-serie in otto puntate in esclusiva che andrà in onda sulla piattaforma streaming dal 5 Aprile Il nostro pianeta, girato con un innovativo metodo di ripresa in 4K, il quale ci mostrerà le meraviglie della natura accompagnandoci a visitare gli habitat più indifesi e fragili, ma anche gli animali a rischio d’estinzione, in un epico viaggio che ci farà viaggiare attraverso le gelide distese dell’Artico, i maestosi paesaggi africani, gli oceani e le verdi foreste del Sud America.
Con una progettazione di quattro anni dove più di 600 membri della troupe hanno girato 50 paesi per 3.500 giorni di riprese, Il nostro pianeta viene narrato dal famoso naturalista Sir David Attemborough, fratello minore del regista Sir Richard vincitore del premio Oscar come miglior regia e miglior film per Gandhi nel 1983, autore di numerosi altri nove documentari legati al pianeta e alla natura raccolti nella cosiddetta Life Series.
Un evento globale ci ricorda che siamo tutti una squadra
Come è già successo in precedenza in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, non posso esimermi dall’esprimere la mia vena animalista e incentivare la produzione di altri documentari sulla scia de Il nostro pianeta, i quali ci ricordano cosa stiamo perdendo evidenziando le biodiversità e le bellezze le quali rendono questo mondo un posto meraviglioso. Con la sua innovativa tecnica di ripresa la natura che ci viene mostrata appare così viva e reale che sembra quasi poter allungare una mano e poterla
Ricorda, Il nostro pianeta è il tuo pianeta, il posto dove cresce il futuro tuo e quello delle miriadi di altri esseri viventi che lo popolano e che hanno il tuo solito diritto di goderne i frutti e le libertà che esso ha da offrire. E’ triste pensare che purtroppo, continuando di questo passo, probabilmente questi documentari sulla natura entreranno a far parte di un archivio tecnologico del futuro, in cui i nostri pronipoti potranno malinconicamente bearsi di un mondo che non esiste più.
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