Vogliamo farti fare un viaggio nelle storia di quello che è uno degli studi di animazione più famoso al mondo, secondo forse solo alla Disney: lo Studio Ghibli. Come lo faremo? parlandoti dei film da loro realizzati. Questi primi di cui ti vogliamo parlare sono stati fatti prima dell’istituzione dello studio ma fanno parte integrante della loro storia e ti possono svelare dov’è nato il tutto. Iniziamo con il secondo lungometraggio di Hayao Miyazaki del 1984 (il primo è Lupin III – Il castello di Cagliostro)
Chi è Nausicaä di Nausicaä della Valle del Vento? Da dove viene la sua storia? L’intera storia ha origine sulla carta, base del film sono dei libri manga scritti dallo stesso Miyazaki, la trama del film comprende solo i primi due volumi di una serie di sette volumi. Inizialmente Miyazaki iniziò a scrivere questa storia avendo ben in mente di voler realizzare un film, la versione manga l’ha dovuta are solo perché lo studio di produzione, Toei Animation, si rifiutò di finanziare un film d’animazione non basato su un manga. Nausicaä è la principessa della valle del vento, che posto sarebbe? Ambientato in un mondo distopico la valle è una delle pochissime zone della terra ad essere ancora fertili che vediamo nel film, ma la vicinanza a posti come la giungla tossica la rendono ancora uno dei luoghi più pericolosi che possano esistere. Chi abita nella valle è in balia della possibilità che le spore del giungla tossica, estremamente tossiche, piombino sulle loro case distruggendo così i raccolti e le loro vite. La vita all’interno della valle sembra tranquilla, ma lo sarà per poco. L’esposizione alle spore porta alla persone ad non avere una vita lunga e i motivi della morte sono quasi sempre legati ad essa, all’orizzonte poi c’è la possibilità di una guerra intorno alla valle stessa. Non solo spore, non solo uomini ma anche gli Ohmu, enormi insetti che uccidono le persone che si avvicinano troppo ai loro cuccioli. Nausicaä però è l’unica che riesce a “domarli” senza usare violenza su di loro, lo sappiamo fin da subito una delle prime scene del film infatti è il salvataggio di Lord Yupa da un Ohmu a dir poco irritato.
Le cose inizieranno a cambiare in maniera inesorabile ed incessante quando un enorme aereo che trasporta la principessa Lastel dei Pejite si schianta proprio vicino al villaggio. La gente non fa nemmeno in tempo di finire di seppellire i morti, inclusa la principessa, che vedono piombarsi addosso quando si presentano i guerrieri tolmichiani. Alla guida di questo esercito c’è Kushana, un’altra principessa mutilata da un attacco di un insetto. I suoi uomini uccidono il padre di Nausicaä, sottomettono il popolo della Valle e affermano che il carico dei Pejite, un’enorme arma biologica chiamato soldato titano, sarà usato per distruggere definitivamente gli Ohmu.
Nausicaä deve quindi proteggere la sua gente e con loro anche gli Ohmu. I Tolmechiani la prendono in ostaggio e Nausicaä sarà sorpresa di trovare come unico alleato il fratello di Lastel, Asbel. Tutti i conflitti arrivano al culmine quando tutti devono affrontare un esercito di Ohmu fuori controllo.
Con Nausicaä della Valle del Vento Hayao Miyazaki mostra le potenzialità del cinema d’animazione: creare mondi presenti solo sulla carta o nell’immaginazione non sembra più impossibile, non importa quanto stravaganti o impossibili possano essere. Per un film dal vivo e gli effetti speciali a disposizione all’epoca anche per un’industria avanzatissima come quella hollywoodiana realizzare immagini così particolareggiate e visionare sarebbe stato alquanto difficile se non impossibile. In Nausicaä della Valle del Vento si notano già tematiche e cifre stilistiche che segneranno tutta la filmografia successiva di Miyazaki, elemento centrale è sicuramente la tematica ambientalista incastonata in una storia epica.
Origini ed ispirazioni
Per la figura di Nausicaä Hayao Miyazaki si è ispirato a due figure: la prima è quella della Nausicaa creata da Omero, la figlia del re Alcino che incontra Ulisse dopo il naufragio. Il personaggio pensato dalla mente di Omero lavorava a fianco dei suoi servi e ha aiutato il naufrago Ulisse quando strisciava a terra inerme. La seconda invece è la persona accogliente e a braccia aperte de La principessa che amava gli insetti, una storia narrata durante il periodo Heian del Giappone, quella di una giovane donna che preferiva la compagnia della natura a eleganti abiti o ad una vita di ricchezze. Nausicaä è quindi una ragazza fuori dall’ordinario che ama osservare insetti e l’intera natura rifiutando di doversi dedicare a quelle cose femminili che una principessa dovrebbe fare.
Altra fonte di ispirazione purtroppo è una tragedia realmente accaduta, quella della baia di Minamata. Tra gli anni ’50 e ’60, la fabbrica chimica della Chisso Corporation scaricò continuamente mercurio nella baia di Minamata. Quest’azione senza alcun ritegno ha provocato gravi avvelenamenti da mercurio in persone e tutti gli esseri viventi presenti nella zona, i sintomi vennero successivamente denominati come Malattia di Minamata. Anche dopo che che l’epidemia sembrava potesse essere stata estirpata i sintomi della malattia congenita di Minamata continuarono a comparire nei bambini nei decenni successivi. Migliaia sono le vittime registrate durante gli anni e nel 2004 la Chisso Corporation ha dovuto risarcire le vittime con 86 milioni di dollari in totale.
Allo stesso modo in cui film post Seconda Guerra Mondiale giapponesi si incentrano sugli orrori delle armi nucleari così Nausicaä della Valle del Vento Miyazaki commenta la distruzione della natura da parte dell’uomo. Lo fa però in modo diverso analizzando come la natura si stia adattando ai veleni scaricati nella baia e, invece di raccontare la storia dell’orrore umano, si focalizza sul modo in cui la natura sintetizzava il veleno netraulizzandolo. In Nausicaä l’intero mondo è stato avvelenato, in esso possiamo vedere come l’uomo può trasformare la Terra e allo stesso tempo come quest’ultima riesca a guarire da sola, cosa che abbiamo visto anche noi in questi giorni di lockdown quando la natura.
Tra ambientalismo e guerra
Il messaggio ambientalista arriva diretto allo spettatore, non a caso questa pellicola è stato sostenuta dal World Wide Fund for Nature. Cosa vuole dirci Miyazaki? L’ambiente deve essere preservato nel suo stato naturale, anche se questo ha in sé animali decisamente poco teneri ed amichevoli. Miyazaki ha riproposto questa sua passione per le bellezze della natura in quasi tutti i suoi film successivi ma è proprio in questo che il messaggio arriva più potente che mai.
In Nausicaä della Valle del Vento vediamo anche come Miyazaki voglia caratterizzare i personaggi femminili delle sue opere: sono protagoniste forti, indipendenti e determinate. Ogni personaggio che compare è caratterizzato a 360 gradi, così anche i cattivi, come Kushana, non agiscono senza alcuna ragione ma sono spinti dalle loro motivazioni, il mondo non è diviso in bianco e nero.
Miyazaki in questo film condanna anche la guerra, i famosi sette giorni di fuoco che hanno portato il mondo nell’apocalisse in Nausicaä della Valle del Vento non sono altro che un simbolo per la guerra nucleare. Le bio-armi create dagli umani portano solo devastazione sul mondo distruggendo in massa vita e paesaggi. La giungla velenosa e gli insetti mutanti rappresentano le numerose ricadute nucleari nella storia e il mondo è ricoperto da un’aria tossica fatale una volta inalata per un lungo periodo di tempo. Lo scontro centrale della narrazione è tra due regni, quello di Tolmechia e quello di Pejite, che combattono per poter avere l’embrione dell’ultima bio-arma esistente. Questa situazione di stallo e tensione non può che rimandare alla ben conosciuta guerra fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti e il timore di una guerra nucleare sempre presente in quegli anni.
Come Miyazaki crede fortemente nell’uso di mezzi non violenti per risolvere i conflitti allo stesso modo lo fa Nausicaä nonostante anche lei sia capace di combattere se costretta o accecata dal dolore. Miyazaki ha incorporato questi sentimenti contro la guerra anche nei sui film successivi, basti pensare a Principessa Mononoke (1997) o al Castello errante di Howl (2004) dove i personaggi centrali usano tutte le loro energie per prevenire ulteriori spargimenti di sangue tra nazioni o creature.
Nel corso degli anni, lo Studio Ghibli si è contraddistinto per rilasciare in ogni singolo prodotto insegnamenti di impatto su come gli esseri umani possano vivere con il mondo e le creature che si trovano al suo interno. Proprio per questo motivo anche se questo film sia stato fatto prima della costituzione dello Studio Ghibli esso è parte della sua filmografia, perché ne rispetta totalmente la filosofia che ne è alla base.
Curiosità
Per Hayao Miyazaki Nausicaä della Valle del Vento ha fatto anche da monito su come esportare le sue opere fuori dal Giappone. In un primo momento la pellicola portata negli Stati Uniti con il titolo Warriors of the Wind e ha subito forti tagli (circa mezz’ora) e per questo motivo il film è stato scarsamente accolto, questo perché il montaggio non permetteva di poter seguire la trama e rimaneva tutto molto confusionario: la maggior parte delle sotto-trame sono state eliminate, interi personaggi sono stati resi quasi inesistenti e sono stati scritti dialoghi completamente nuovi per alcune scene. Dopo questa manomissione, Hayao Miyazaki non ha più accettato il fatto che le sue produzioni venissero manomesse dai distributori statunitensi. Dopo il 2005, quando la Walt Disney Company ha comprato i diritti sulla distribuzione dei prodotti dello Studio Ghibli, Nausicaä della Valle del Vento è stata rilasciata nella sua interezza e con un nuovo doppiaggio in inglese. La voci che hanno preso parte a quest’operazione sono state di Allison Lohman, Edward James Olmos, Patrick Stewart, Shia LaBeouf, Tony Jay, Uma Thurman, Mark Hamill e Chris Sarandon.