Natalie Hershlag (il cognome Portman, Natalie lo prende dalla nonna paterna nativa della Romania) nasce a Gerusalemme il 9 giugno 1981, unica figlia di Avner Hershlag, medico israeliano, e Shelley Stevens, americana, che diventerà la sua agente. Quando ha tre anni la famiglia, dopo aver girovagato per varie città americane, si stabilisce a New York. La giovane e ambiziosa Natalie studia l’ebraico, danza e balletto, laureandosi in psicologia nel 2003. Parla fluentemente inglese e ebraico, e conosce il giapponese, l’arabo, il tedesco e il francese
Nel 2009 Natalie Portman incontra il coreografo e ballerino francese Benjamin Millepied, conosciuto sul set de “Il cigno nero”, da cui ha due figli, Aleph nel 2011 e Amalia nel 2017; la coppia si è sposata in California il 4 agosto 2014. Vegetariana e poi vegana, è molto impegnata nelle campagne ambientaliste e quelle in favore dello sviluppo delle zone disagiate. Ma andiamo a vedere una carrellata delle sue pellicole più importanti e, soprattutto, dei suoi meritati riconoscimenti.
Natalie Portman: filmografia
Leon di Luc Besson 1994
A soli tredici anni Natalie Portman sfoggia già il suo innato talento per la recitazione meravigliando sia il pubblico che la critica.
Mathilda è una ragazzina che vive con la famiglia disagiata e violenta, con l’unica “consolazione” l’affetto per il fratellino a cui dedica le sue attenzioni dato che la madre non lo fa. Un giorno Mathilda rientra a casa ma ha una brutta sorpresa: una squadra di poliziotti corrotti guidati dallo psicolabile Norman Stanfield/ Gary Oldman ha invaso il suo appartamento uccidendo tutti i presenti, compreso il piccolo fratello. Per salvarsi la ragazzina bussa alla porta del vicino Leon/ Jean Reno, un solitario e gigantesco uomo dalla vita misteriosa che, compresa la situazione, la fa entrare nella salvezza della sua casa.
Da questo momento la storia si sviluppa intorno al delicato rapporto tra Mathilda e Leon, ragazzina nel fisico lei ma adulta nel comportamento contrapposta al gigantesco ma infantile serial killer, rapporto che cambierà entrambi fino a portarli al tragico finale. Se non l’hai mai visto ti consiglio di farlo, a mio modesto parere Leon è il capolavoro indiscusso di Besson.
Heat- La Sfida di Michael Mann 1995
Accanto a due mostri sacri come Al Pacino e Robert De Niro, Natalie interpreta Lauren Gustafson.
Mars Attacks! di Tim Burton 1996
Come non ricordare questo straordinario e creativo film di Tim Burton con un cast eccezionale, tra cui Jack Nicholson, Glenn Close, Pierce Brosnan, Annette Bening e Danny DeVito tanto per nominarne alcuni, Natalie è Taffy Dale la figlia del presidente degli Stati Uniti.
Star Wars Episodio 1. La minaccia fantasma di George Lucas 1999
Il ruolo che renderà Natalie Portman un’ icona unendo il suo nome ad una delle eroine più amate della saga, la regina Amidala/ Padme la madre dei due gemelli che cambieranno per sempre il destino dell’universo. Occorre che ti dica altro?!.
V per Vendetta di James McTeigue 2005
Natalie Portman interpreta Evey, ma per saperne di più vi consiglio di leggere un mio precedente articolo.
Il cigno nero di Darren Aronofsky 2010
La prima persona nata negli anni 80 a vincere l’Oscar come Migliore Attrice per la sua interpretazione di Nina, la ballerina che ha il ruolo della regina dei cigni nel balletto di Tchaikosvky “Il lago dei cigni”. In questo film appare del tutto evidente la grande preparazione artistica di Natalie Portman che ha rispolverato i suoi studi di balletto per offrire un interpretazione realistica e emotivamente accattivante, portando la protagonista verso una lenta ma inesorabile autodistruzione.
Thor di Kenneth Branagh 2011
Un altro ruolo che la legherà ad un altro personaggio iconico: Jane Foster la fidanzata del mitico Thor.
Jackie di Pablo Larrain 2016
Nomination agli Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione di Jacqueline Kennedy moglie del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, che deve affrontare le conseguenze derivate dal momento più triste e doloroso della sua vita: il brutale assassinio del marito sotto ai suoi occhi e a quelli del mondo intero, compresi i giovani figli.
Lucy in the Sky di Noah Hawley 2019
Dopo aver partecipato a La mia vita con John F. Donovan di Xavier Dolan, Natalie Portman è Lisa Nowak in questa libera interpretazione della vita dell’astrounauta Lisa Marie Caputo Nowak e la sua relazione con il collega William Oefelein.
Dopo un piccolo cameo in Avengers: Endgame, la vedremo in Thor Love and Thunder di Taika Waititi nel 2022.
L’attivismo di Natalie Portman
Vegetariana fin da piccola e vegana dal 2009, Natalie non mangia nè utilizza niente che abbia origine animale nè derivati, compresi abiti e scarpe, accessorio di cui ha lanciato un marchio (vegano) nel 2007. Inoltre convinta animalista, durante il suo viaggio in Ruanda per girare il documentario di Jack Hanna Gorilla on the brink ha battezzato un gorilla Giocare durante una naming ceremony.
Nel 2004/5 Natalie ha ricoperto il ruolo di Ambasciatrice della Speranza per la FINCA International, organizzazione che che incentiva il microcredito per aiutare le donne in possesso di aziende in zone in via di sviluppo, viaggiando per vari stati dell’America Latina e portando successivamente la sua esperienza in vari università americane dove ha tenuto alcuni discorsi in cui ha incitato i giovani studenti a sposare la filosofia della microfinanza per aiutare le comunità disagiate.
Favorevole ai diritti e ai matrimoni gay, a gennaio 2018 Natalie partecipa alla Women’s March organizzata dal movimento #MeToo e tiene un discorso in cui racconta le sue brutte esperienze del passato, in cui rimarca quanto l’opinione pubblica avesse influenzato la sua crescita dopo il successo in Léon.
Sempre nel 2018 Natalie rifiuta il Premio Genesis, o il “Nobel di Israele”, a causa della reazione del
(BDS: è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l’occupazione e l’apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all’appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa) (Fonte BDS Italia)
Membro del movimento OneVoice, “che promuove un festival outdoor internazionale dove l’arte pubblica diventa mezzo per unire e ispirare le comunità” (fonte: https://qds.it/gli-artisti-si-raccontano-dopo-il-lockdown-ecco-il-progetto-internazionale-one-voice/), nel 2019 diventa testimonial per la campagna Literally Healing visitando l’ospedale pediatrico di Los Angeles dove si curano i bambini malati di sclerosi laterale amiotrofica.
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