Narcos: Mexico è una serie tra le più popolari in quanto porta alla ribalta l’ascesa del più potente criminale del Messico che è riuscito a creare una ragnatela di collegamenti partendo solo da un’idea chiara in mente solo a lui e a suo fratello Rafa, ovvero Miguel Ángel Félix Gallardo.
Dal 29 febbraio, ogni sabato alle 21:20 su Rai4, prosegue l’epopea seriale nel mondo del narcotraffico: arriva in prima visione Narcos: Mexico, lo spin-off della serie cult Narcos incentrata sulla nascita del Cartello messicano di Guadalajara. Creata da Carlo Bernard e Doug Miro, già tra gli autori della serie-madre, Narcos: Mexico si ambienta negli anni ’80 e segue l’ascesa di Félix Gallardo, ex poliziotto che è passato dalla parte del crimine agendo da tramite tra i produttori colombiani e il mercato statunitense degli stupefacenti. Supportato dalle alte sfere governative, Gallardo e i colleghi Rafael Caro Quintero ed Ernesto Fonseca Carrillo, danno vita al Cartello di Guadalajara; una federazione che riunisce i principali trafficanti messicani di marijuana ed eroina e che in brevissimo tempo è arrivata a dominare tutte le attività illecite legate agli stupefacenti. A dare la caccia a Gallardo c’è Enrique “Kiki” Camarena, agente DEA californiano di origini messicane che viene mandato, insieme alla sua famiglia, a Guadalajara per indagare sulla crescente rete di narcotraffico. I due personaggi sono molto forti ed in contrasto con i costumi dei loro collaboratori, sia dalla parte del cartello che dalla parte federale creando così delle crepe ma allo stesso tempo si vestono da muratori per far sì di unire le proprie forze. Potremmo dire che sono specchi di due vite simili per ottenere ognuno il proprio obiettivo: l’uno come dirà lui stesso: “voglio riunire tutte le famiglie messicane per avere meno violenza e più gestione del territorio per diventare l’OPEC della marijuana”; il secondo vuole che il suo paese venga ripulito dalla corruzione e dalla mafia a qualsiasi costo sacrificando per primo la propria famigli. Narcos: Mexico si “incontra” in diverse occasioni con la serie-madre e mostra nel cast in piccoli ruoli o cammei anche personaggi visti in Narcos.
I ruoli principali sono affidati a Diego Luna, che interpreta uno spietato e credibilissimo Félix Gallardo. L’attore ha già impressionato come interprete nella pellicola Y tu mamá también – Anche tua madre, capolavoro di Alfonso Cuarón che valse a Luna il Premio Marcello Mastroianni alla 58ª Mostra cinematografica di Venezia nel 2001. Michael Peñaveste i panni dell’agente DEA Camarena. Di origine messicana trova la strada incontrando Clint Eastwood prima e Paul Haggis dopo con Crash – Contatto fisico in cui l’attore ha ricevuto l’acclamazione dalla critica e da lì non si è più fermato. Narcos: Mexico ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica, totalizzando l’87% di recensioni professionali positive su Rotten Tomatoes, ma alla sua fama è anche legato un triste fatto di cronaca: il 15 settembre 2017 l’assistente di produzione Carlos Muñoz Porta è stato assassinato e ancora oggi non si conosce l’identità dell’omicida, anche se la polizia ha seguito la pista di alcune gang criminali, creando così un tragico parallelismo con i fatti raccontati nella serie.
Chi guiderà la macchina Narcos:Mexico
Come nella serie principale Narcos c’è Eric Newmancome showrunner. Spesso e volentieri nelle serie i registi cambiano spesso in base alla tipologia di puntata ma troveremo dietro la machina da presa Josef Kubota Wladyka, il quale ha già diretto molti degli episodi di Narcos. Oltre alla direzione tecnica anche come protagonisti troveremo personaggi già noti nella serie precedente:
José María Yazpik avrà nuovamente il ruolo di Amado Carrillo;