Ms. Marvel si sta dimostrando una piacevole serie tv su Disney Plus: il focus sulla cultura pakistana e islamica continua in questo terzo episodio, in particolare con il matrimonio della loro tradizione, festeggiato con balli e canti stile Bollywood. Gli attori principali risultano molto convincenti, soprattutto la protagonista Iman Vellani, che rivedremo anche in The Marvels; come negli episodi precedenti, lo stile è impreziosito da balloon ed animazioni. La puntata diventa ancora più interessante con i collegamenti agli altri show del Marvel Cinematic Universe, scopriamoli insieme e attenzione agli SPOILER.
Vicini da una dimensione parallela in Ms. Marvel
L’episodio si apre con un flashback ambientato nel 1942, in cui vediamo Aisha (Mehwish Hayat), la bisnonna di Kamala Khan, che cerca con i suoi compagni dei potenti braccialetti per tornare nella propria dimensione. Sul pavimento su cui si trovano è visibile il simbolo dei Dieci Anelli e si rafforza l’ipotesi che il braccialetto di Ms. Marvel sia collegato agli anelli di Shang-Chi, sia come trame nel MCU sia come origini.
Inoltre, il braccio mozzato su cui ritrovano il braccialetto è blu e potrebbe essere di un Kree, la razza aliena vista in Captain Marvel. Oltre alla connessione fra Kamala Khan e Carol Danvers, che potrebbe essere approfondita in The Marvels, notiamo un riferimento ai fumetti: i braccialetti sono due, come le Nega-Bande, reliquia Kree che Capitan Marvel utilizza nei fumetti.
Ms. Marvel scopre che Kamran, il ragazzo di cui si è innamorata, appartiene ad un clan di djinn immortali, esseri sovrannaturali di cui si parla nel Corano e identificati soprattutto per il loro carattere malvagio. Nella serie tv provengono da un’altra dimensione e sono guidati da Najma, la madre del ragazzo, che proclama il suo gruppo come i Clandestine.
Nei fumetti Marvel si tratta, invece, di un gruppo di supereroi, ClanDestine, i figli di Adam Destine, essere immortale che ha lottato durante le Crociate al fianco di Riccardo Cuor di Leone, e di Elalyth, una djinn. Dotati di super poteri, furono convinti a diventare un gruppo di supereroi dai due membri più giovani, i gemelli Roy e Pandora. Il gruppo fu creato nel 1994 dall’autore britannico Alan Davis, ringraziato anche nei titoli di coda della puntata, ed ebbe una vita editoriale molto breve. Così com’è stato troppo veloce anche il loro cambio di rapporto nei confronti della protagonista di Ms. Marvel: forse uno dei pochi difetti della scrittura di questa serie tv.
Alla festa di matrimonio è presente anche Sana Amanat, dirigente di Marvel Comics e co-ideatrice di Ms. Marvel insieme alla sceneggiatrice G. Willow Wilson. Inoltre, Bruno (Matt Lintz) cita il dottor Erik Selvig (Stellan Skarsgård), amico di Thor e di Jane, per spiegare alcune ipotesi sui viaggi tra le dimensioni. Il suo regalo cambierà sicuramente il costume della supereroina nei prossimi episodi, rendendolo più vicino a quello dei fumetti. Ho apprezzato molto la citazione dal quinto numero della sua serie a fumetti, pronunciata dall’imam: «Il bene non ha a che vedere con quello che sei, ma con quello che fai».
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