C’è sempre un gran rumoreggiare quando si parla di prodotto televisivi o cinematografici tratti dalle opere di Stephen King. Sono molti i romanzi del Re del Brivido, che hanno dato vita a film memorabili, come Il Miglio Verde o a serie TV altrettanto degne di nota come 22.11.63. Il rovescio della medaglia è che al pari dei prodotti riusciti, ce ne sono molti che hanno fatto storcere il naso ai fan dei romanzi e proprio per questo molti produttori scelgono di andare cauti quando si tratta di mettere in scena un racconto di King, a volte con risultati davvero poco riusciti, come successo qualche anno fa con Under The Dome, partita bene e terminata malissimo. Mr. Mercedes, tratta da una delle ultime e più interessanti trilogie letterarie dell’autore americano, fortunatamente sembra essersi rivelata una gran bella eccezione alla regola, sperando che non sia quella che, proverbialmente, finirà per confermarla.
Mr. Mercedes, racconta le vicende riguardanti un serial killer che in piena notte investe una folla in attesa di entrare ad una fiera del lavoro. L’assassino, che guida una Mercedes rubata, da cui prenderà il nomignolo, abbandona l’auto dopo aver commesso il crimine, lasciando come firma il simbolo dell’emoticon sorridente. Sulla scena del crimine arriveranno Pete Huntley e Bill Hodges, a capo della polizia locale.
Due anni dopo, il killer è scomparso nel nulla e l’ex detective Hodges, ora in pensione, sta buttando la sua vita tra solitudine, depressione e alcool. Gli amorevoli consigli della vicina non hanno effetto sul burbero carattere di Bill che sembra destinato ad una caduta senza fine. Una sera il detective trova sul suo computer una e-mail inviata proprio da Mr. Mercedes che, come in passato ha fatto con altre sue vittime, sfida Bill a trovarlo ed elenca tutti i suoi fallimenti per metterlo fuori combattimento, sfruttando le sue abilità tecnologiche per prendere pian piano sempre più possesso dei dispositivi multimediali della sua casa.
Quello che il killer, Brady Hartsfield, non immagina, è che le sue provocazioni, avranno su Hodges esattamente l’effetto opposto e che gli daranno un motivo per riprendere in mano la sua vita e cercare giustizia e vendetta verso coloro che sono rimasti uccisi nel terribile attentato di due anni prima e verso i loro familiari. Inizierà così una caccia ricca di colpi di scena, coadiuvata dall’aiuto di Jerome Robinson, il ragazzo ingaggiato per falciare il prato del detective e che si ritrova ad aiutarlo nelle indagini, e di Holly Gibney, parente di una delle vittime di Mr. Mercedes. I tre faranno di tutto per trovare l’assassino ed assicurarlo alla giustizia.
Mr. Mercedes si può intendere come un raggio di sole in mezzo ad una tempesta. Fra moltissimi prodotti televisivi nati seguendo i racconti di Stephen King, infatti, le serie effettivamente riuscite si contano probabilmente sulle dita di una mano e spesso buona parte del successo lo fanno i protagonisti della storia, esattamente come in questo caso. Brendan Gleeson, (Harry Potter e il Calice di Fuoco, The Village) e Harry Treadaway (Penny Dreadful) interpretano rispettivamente Bill Hodges e Brady Hartsfield e sono stati in grado di calarsi perfettamente nella parte dei personaggi usciti dalla penna di King e protagonisti dei tre romanzi da cui Mr. Mercedes è stata tratta: l’omonimo “Mr. Mercedes”, “Chi Perde Paga” e “Fine Turno” che conclude la trilogia.
Bill Hodges può ricordare a tratti il Dr. House interpretato qualche anno fa da Hugh Laurie. Burbero, scurrile, perennemente imbronciato, ma geniale nelle sue intuizioni e capace, al bisogno, di dimostrare un grande lato umano. Particolarmente affezionato alla sua tartaruga (anzi, come ci tiene spesso a precisare lui, alla sua testuggine), Bill prenderà le provocazioni di Brady come una spinta a rimettersi in gioco e farà di tutto pur di arrivare alla verità e all’assassino stesso, aiutato da Holly e Jerome, che sulle prime lui verrebbe tenere fuori dalle indagini per non esporli troppo al pericolo, ma che presto dovrà imparare a sopportare data anche la loro benevola cocciutaggine.
Brady dal canto suo da l’idea di essere un ragazzo incredibilmente timido. Lavora come venditore in un negozio di elettronica e a dire dei suoi capi è probabilmente il miglior tecnico informatico in circolazione (e le sue abilità tecnologiche gli torneranno molto utili per compiere i suoi crimini), ma il suo responsabile è in grado di vedere che qualcosa non va e spesso lo addita come “strano”. Difeso quasi sempre dalla collega Freddi, che giocherà un ruolo chiave nella terza stagione, Brady sembra portarsi dentro una grande rabbia e una grande delusione per la vita, che in passato non lo ha certo favorito, e sembra riuscire a sfogarsi solamente progettando e mettendo in atto efferati atti criminali o deridendo e sminuendo persone all’apparenza fragili e innocue, almeno finchè non finisce per imbattersi in quella che sarà la sua nemesi, Bill Hodges. Nella seconda stagione, in particolare, viene affrontato in maniera molto più approfondita, il suo profilo psicologico.
Alcune modifiche non impattanti sulla storia e una linea temporale completamente rivista, non hanno particolarmente scalfito la fedeltà della sceneggiatura ai romanzi originali di Stephen King. Il racconto procede lineare, ma è costellato da continui colpi di scena alcuni dei quali decisamente inaspettati (per chi non ha letto i racconti, ovviamente). La linea temporale, come già accennato, è stata rivista e “riordinata”. I fatti della seconda stagione di Mr. Mercedes, si svolgono in realtà nel terzo romanzo della trilogia, ben sette anni dopo il primo, mentre nello show televisivo ne sono passati poco più di due. Il secondo romanzo è stato accodato come terza stagione correlata solamente in parte ai fatti accaduti nelle prime due ed è collegato a queste grazie al personaggio di Freddi Linklatter, interpretata da Breeda Wool, che nei romanzi aveva un ruolo più marginale.
Completano il cast Jharrel Jerome e Justine Lupe nei ruoli di Jerome e Holly mentre Holland Taylor (Due Uomini e Mezzo) interpreta la vicina di Bill, Ida. Tra gli attori che interpretano i personaggi secondari, troviamo Mary-Louise Parker (Red Dragon), e Kelly Lynch (Charlie’s Angels).
Lo stile della serie è tipico degli sceneggiati tratti dai racconti di Stephen King, ma il ritmo risulta più sostenuto. Ridotti praticamente a zero i momenti morti, le prime due stagioni si basano sulla continua lotta tra il detective e il killer, mentre la terza stagione racconta una storia diversa, forse meno coinvolgente, ma altrettanto interessante e che vede tra i protagonisti anche la bravissima Kate Mulgrew (già star di Orange is the New Black con l’iconico ruolo di Red). C’è da dire che, seppur non sia propriamente una serie horror, alcune scene non sono esattamente indicate per tutti e possono risultare particolarmente disturbanti per la loro efferatezza, violenza e realismo, ma in fin dei conti, anche questo è Stephen King (che tra l’altro compare in un inquietante cammeo nella prima stagione).
Mr. Mercedes, è arrivata alla sua terza stagione, e seguendo il filo dei romanzi potrebbe dirsi tranquillamente conclusa. Tuttavia, la sorte del protagonista, diversa da quella dei romanzi, può far pensare ad una continuazione. Inoltre sia il protagonista Brendan Gleeson, che il regista, si direbbero interessati a proseguire la storia, e il terzo libro della trilogia riuscirebbe a fornire sufficiente materiale per le nuove vicende. Inoltre, il personaggio di Holly Gibney sarebbe direttamente collegato ad un altro recente romanzo di King, “The Outsider”, da cui è già stata tratta la serie omonima andata in onda ad inizio 2020 su Sky Atlantic.
Nel frattempo, Mr. Mercedes, prodotta da Audience, è disponibile nelle sue tre stagioni complete, su StarzPlay, il servizio streaming disponibile su Apple TV e da poco arrivato anche sui dispositivi Android.