Vedendo il trailer di Miss Marx potresti pensare che sia stato girato da un regista americano o inglese, invece, la pellicola è diretta dalla nostra italianissima Susanna Nicchiarelli.
Il tracciato della vita di Miss Marx
Brillante e appassionata, Eleanor (Romola Garai) sembra fosse la preferita di papà Marx (Philip Gröning), il suo nomignolo era Tussy. Nata a Londra nel 1855, amava la letteratura, soprattutto Shakespeare, che citava a memoria. Tra le passione della giovane donna c’è quella teatrale che rimarrà una chimera pur avendoo coltivato il sogno di diventare attrice.
Con la sua apparente incongruenza tra dimensione pubblica e privata la storia di Eleanor Marx apre un abisso sulla complessità dell’animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni sentimentali. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell’emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni: contraddizioni, credo, più che mai attuali per cercare di “afferrare” alcuni tratti dell’epoca che stiamo vivendo
Infine, momento cult del treailer di Miss Marx, forse contaminato da un pizzico di eccessiva retorica, quello che vede una scanzonata Eleanor chiedere al padre quale fosse la sua idea di felicità. Marx non ha dubbi e dice subito all’amata figlia: “La lotta”. Ora ti lascio al trailer aspettando l’uscita nelle sale e chi lo sa in un premio alla Biennale che si farà comunque rispetto al Festival del cinema di Cannes che è stato cancellato.