Geniale realizzazione del nuovo film Marvel diretto dai registi Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman nelle sale italiane da Natale. Presentiamolo come se fosse un suo stesso personaggio…
Mi chiamo Spider-Man: Un nuovo universo e sono il nuovo film targato Sony con protagonista l’Uomo Ragno, anzi più di uno. Infatti, introduco il Ragnoverso, una ragnatela multidimensionale che unisce tutti gli Spider-Men appartenenti a realtà alternative, ispirandomi all’omonima saga fumettistica scritta da Dan Slott e disegnato da Olivier Coipel e Giuseppe Camuncoli nel 2014. Non chiamatemi semplicemente film d’animazione, poiché mi presento come un fumetto in movimento: la storia che racconto si incastona spesso nelle vignette, si sfoglia come le pagine di un albo stampato e le scene mostrano addirittura i retini; le didascalie e i ballon aiutano i pensieri dei personaggi, le onomatopee accompagnano le loro azioni e l’energia si manifesta con le famose Kirby Krackle; lo sfoggio del certificato della Comics Code Authority con la psichedelica sigla Marvel rivela l’inizio della lettura/visione dell’opera, divisa quasi in più capitoli dalle copertine dei fumetti dedicate ai singoli supereroi. A tal proposito, ora lascio loro la parola per poter apprendere più da vicino le vicende che li accompagno durante le due ore scarse della mia trasmissione.
Miles Morales
Mi chiamo Miles Morales, sono il solo e unico Spider-Man…o almeno lo pensavo! Si, ormai ne sono consapevole, ne esistono molti altri e io devo aiutarli a salvare, a tornare nel loro universo perché il distacco da esso, a lungo andare, li farà scomparire. Inoltre, se non distruggo l’acceleratore subito dopo, non rivedrò più la mia famiglia. Innanzitutto, sono un ragazzo afro-ispanico di New York e ho da poco fatto il mio ingresso in una scuola relativamente esclusiva, dove non conosco nessuno e mio padre mi mette anche in imbarazzo. Lui detesta Spider-Man e la street art, la mia passione, che pratico con mio zio Aaron, a cui faccio visita di nascosto quando mi sento solo. Proprio durante un’escursione nei sotterranei per realizzare alcuni graffiti con mio zio a ritmo di hip hop, morso da un ragno radioattivo, acquisisco dei poteri simili a Spider-Man.
Ecco, avete visto anche voi com’è successo. Quindi sono andato alla ricerca di Spider-Man, ma assisto a uno scontro tra l’eroe e diversi villain, durante il quale ha la peggio. Ad aiutarmi verso la scoperta dei miei poteri sarà, un altro Peter Parker, quello che voi tutte conoscete.
Peter B. Parker
Il mio nome è Peter Parker, il resto credo lo sappiate già! Ho salvato la città, mi sono innamorato, poi ho salvato la città di nuovo, di nuovo e…di nuovo! Sono un fumetto, sono su dei cereali, ho inciso un disco di Natale e ispirato un ghiacciolo bruttino! Ma qui non si parla di me…non più! Ora, in effetti, sono il mentore di Miles e ciò può rivalutare la mia esistenza, dopo aver perso zia May e aver divorziato con Mary Jane. Rivederle in quest’altro universo risulta un’insolita novità, ma mi incita a migliorare al ritorno nel mio universo. Non sarei voluto ritornare, mi sarei sacrificato volentieri per salvare gli altri e distruggere l’acceleratore da Terra 1610; ma il ragazzo è tornato e sembra pronto a farcela. Come riuscirà a distruggere l’acceleratore e a battere Kingpin? Come io riuscirò a riconquistare Mary Jane? Come dico sempre, c’è bisogno di un atto di fede.
Gwen Stacy
Sono Gwen Stacy, vengo da un’altra, altra dimensione! Ho conosciuto Miles a scuola, mi è sembrato subito simpatico, ma un po’ imbranato. Ha il difficile compito di salvarci e rispedirci nelle nostre dimensioni, ha poca esperienza, ma sta imparando subito la lezione: da un grande potere, derivano grandi responsabilità. Ho fatto i conti con questa situazione quando non sono riuscita a salvare il mio amico Peter Parker, dopo esser diventata la Spider-Woman dell’universo 65; un po’ la condizione inversa di Terra 616, l’universo che conoscete voi, dove Spider-Man non può nulla quando Goblin fa cadere Gwen del suo universo dal ponte. Abbiamo creato una grande alleanza con Peter, Miles e gli altri, spero di rivederli magari in un sequel. In uno spin-off, invece, potrei incontrare altre donne ragno, come Silk, Spider-Woman e Madame Web.
Spider-Man Noir, Spider Ham e Peni Parker
Sono Spider-Man Noir, appartengo all’universo noir e vivo nel 1933; lavoro presso il quotidiano Daily Bugle per pagarmi gli studi e combatto la malavita e la corruzione che dilagano a New York. Possiedo capacità identiche a quelle degli altri Spider-Man, ma le mie ragnatele sono organiche e fuoriescono dai miei polsi. Prima di incontrare Miles nella RagnoCaverna, Peni Parker e Spider Ham mi hanno raccontato le loro storie: Peni, versione anime del supereroe, vive a New York con gli zii Ben e May ed è l’unico essere umano capace di pilotare il mecha chiamato SP//dr, creato dal suo compianto padre; al seguito di un esperimento andato male, Peter Porker, un ragnetto, viene morso da May Porker, trasformandolo in un maiale antropoformo con le abilità di un ragno.
Kingpin
Sono Wilson Fisk e ho fatto costruire l’acceleratore dai miei scienziati, in particolare da Olivia Ottavius, per cercare i doppleganger di mia moglie Vanessa e di mio figlio Richard, morti per colpa di Spider-Man; non mi farò scrupoli a scombussolare New York o ad uccidere chi mi ostacolerà, soprattutto mi vendicherò dell’Uomo Ragno con i miei scagnozzi Goblin, Scorpione e Prowler. Siete abituati alle versioni di Terra 616, perciò li vedete un po’ diversi; anche io del resto lo sono: sembro il Kingpin di Amore e Guerra perché anche in quel caso cercavo di salvare Vanessa.
Gli sceneggiatori Phil Lord e Christopher Robert Miller (Piovono polpette, The Lego Movie) attraverso di me vogliono trasmettere al pubblico la morale che dietro la maschera ci può essere chiunque. Già Stan Lee, creando questo eroe, un ragazzo come tanti, voleva promulgare tale idea ed è stato omaggiato nel migliore dei modi, tra cameo, frase e ringraziamenti nel mid-credit insieme al co-creatore Steve Ditko, anche lui scomparso nel corso del 2018. Non vi resta che venirmi a trovare al cinema e se l’avete già fatto, gustatevi le curiosità.
L’ingresso nella RagnoCaverna è un momento emozionante per tutti i fan: possiamo notare famosi costumi di Spiderman, dal Big Time Suit alla Armor mkII, dal costume col mantello di un What If di qualche decennio fa, fino al costume disegnato da Gabriele Dell’Otto per le Guerre Segrete e a quello del videogioco per PS4. Una zia May, che ricorda più Madame Web o una versione femminile di Alfred, ci introduce in questo fantastico luogo.
Lo stesso Peter Parker ci ricorda i suoi vecchi film e le citazioni sono speculari, soprattutto riguardo lo Spider-Man di Sam Raimi
L’aspetto del primo dei due, inoltre, ricorda Ben Reilly, Uomo Ragno alternativo segnato da una difficile vita editoriale
Altrettanto geniale la trovata della scena post-credit in cui troviamo altre due versioni di Spider-Man che si incontrano nel più famoso meme del supereroe: a sinistra, Spider-Man 2099, alias Miguel O’Hara, giovane scienziato che vive a Nuova York e che acquista i poteri dopo un esperimento andato male, che si ritrova nel trentaduesimo episodio della serie animata di Spider-Man del 1967, intitolto appunto Doppia identità. Vediamo in questa scena anche Lyla, un’I.A. simile a Marylin Monroe che fa da maggiordomo a Miguel e, alla fine, J.Jonah Jameson.
Nelle scene in cui il protagonista e suo padre scorrono le rubriche dei loro cellulari, troviamo i nomi dei creatori di Peter Parker e di Miles Morales, ovvero Stan Lee e Steve Ditko, Sara Pichelli e Brian M.Bendis.
Donald Glover (Han Solo: A Star Wars Story, diretto dagli stessi sceneggiatori di Spider-Man: Un nuovo universo), grande fan di Spider-Man, ha doppiato Miles nella serie animata recente e interpretato lo zio di quest’ultimo, cioè Aaron, in Spider-Man Homecoming. In questo caso, viene omaggiato: in una scena ambientata all’interno dell’appartamento di Aaron, possiamo notare nella TV del soggiorno una breve scena di Community, serie TV che ha reso famoso l’attore, in cui indossa un pigiama dell’Arrampicamuri.