Iconica Meryl Streep. Dal talento per la recitazione alla sua eleganza, un modello irraggiungibile. Mille volti, altrettanti personaggi, dai ruoli più drammatici e sofisticati ai più leggeri. Adesso è ora di tornare nelle vesti di Miranda Priestly, colei che ha ispirato la moda nell’ultimo ventennio – la terribile direttrice del fashion magazine più prestigioso e influente del pianeta che terrorizza Andy Sachs ne Il Diavolo Veste Prada di cui si è in attesa del sequel per la gioia degli amanti cinefili nostalgici.

Com’è inarrivabile per le nuove generazioni, Meryl Streep è anche intoccabile. L’esperienza maturata, connessa alla sua carriera artistica, dovrebbero fungere da esempio, non il contrario. Eppure, l’attrice racconta di aver subìto ‘bullismo’ proprio recentemente. I fan sul piede di guerra, pronti a difenderla a spada tratta, ma non ce ne sarà bisogno. Un aneddoto fuorviante, che conduce in una sola direzione. A questo punto, ti avviso: alla fine di questo articolo, ti verrà da ridere, insieme a lei.
Meryl Streep: “Pensavo che…” e poi scoppia in una chiassosa risata
Elencare la sua lunga filmografia sarebbe troppo lungo. È la più grande attrice di tutti i tempi, innegabile. Impeccabile in ogni ruolo nonché voce da usignolo – te la ricordi in Mamma Mia o, ancora, gli episodi di Only Murders in the Building S3, durante lo spettacolo di Oliver? Profilo di una bellezza insolita ma, proprio per tal motivo, speciale che la rende ancor più affascinante. Ebbene, la sua bravura ha stregato tutti, forse troppo, rischiando un vivace scontro con le nuove leve del cinema.
Don’t Look Up, 2021. Un film che racconta la storia di due astronomi, la cui unica missione consiste nell’avvisare l’intera umanità dell’avvicinarsi di una cometa che potrebbe distruggere la Terra. Oltre a Meryl Streep, nel cast anche Jennifer Lawrence, Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett e Jonah Hill. L’ex Mystica ha raccontato un esilarante malinteso che, fortunatamente, si è chiarito subito (o quasi). La seducente Miranda – sebbene, in questo caso, vesta i panni della Presidente Orlean – si è offesa?
Per tutta la durata del set e annesso servizio fotografico, le sue giovani co-star la chiamano goat (in italiano, capra). Ma, attenzione alla differenza. Ad un certo punto, Meryl Streep risponde con ironia: “Va bene, ditemi solo dove deve andare questa vecchia capra“. Jennifer la frena subito: “Sai che GOAT vuol dire Greatest of All Time (traduzione, la migliore di tutti i tempi)?”, istantaneamente la replica: “Oh, no! Ah beh, io pensavo tipo ‘vecchia capra’“. Straordinaria anche nel modo di reagire.
Un semplice acronimo, magari diffuso nello slang americano, con quel retrogusto diffamatorio anche se di insulto non ha proprio niente. Tra i membri del cast, persino Jonah Hill ha ammesso di averla definita goat per il periodo interessato dal progetto tanto che, in conferenza stampa, Meryl Streep ha esclamato: “Jonah è così a suo agio con me, mi ha chiamato capra tutta la settimana“. Un episodio che merita di concludersi con una fragorosa risata, don’t you think? Fortuna è andata bene.