Standing ovation per Matt Dillon, ospite d’onore e padrino della 15ª edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del cinema sociale diretta da Giuseppe Alessio Nuzzo. Durante la cerimonia nell’Arena Fellini, l’attore americano ha ricevuto il premio alla carriera e ha lasciato la sua firma in argilla, che verrà fusa in bronzo e aggiunta al Wall of Fame del festival, accanto a grandi nomi del cinema italiano come Giancarlo Giannini, Claudia Cardinale e Matteo Garrone.

Innamorato dell’Italia, Dillon ha ricordato i suoi primi passi nel nostro Paese: “La prima volta fu a Roma per un film di Francis Ford Coppola. Da allora, ogni volta che torno, mi sento davvero a casa“. L’attore ha condiviso anche un aneddoto personale: “Una volta ho incontrato Federico Fellini per strada. Abbiamo cenato insieme. È stato un momento magico“. E ha aggiunto: “Resterò in vacanza in Costiera Amalfitana fino alla fine di luglio. Amo questa terra“.
The Fence, il nuovo film girato in Senegal da Matt Dillon
Nel pomeriggio, Matt Dillon ha incontrato gli studenti di cinema del festival per un talk incentrato sulla sua carriera e sui prossimi progetti. L’attore ha anticipato l’uscita di The Fence, il suo nuovo film girato in Senegal, diretto dalla regista francese Claire Denis. La pellicola è ispirata all’opera teatrale Sulla soglia dei campi di cotone di Bernard-Marie Koltès.
Dillon ha spiegato: “Nel film interpreto un capocantiere che scopre un cadavere in un edificio in costruzione. È un uomo scrupoloso, e pensa che si tratti di un omicidio“. Il ruolo ha richiesto un forte impegno drammatico: “Non conoscevo Koltès prima di questo film, ma la sua scrittura mi ha colpito profondamente“.
Con la partecipazione di Matt Dillon, il Social World Film Festival si conferma un punto di riferimento per il cinema internazionale con vocazione sociale. Dopo la presenza di Giancarlo Esposito, anche Dillon ha lasciato il segno in una serata di cinema, emozioni e riflessioni.