Protagonista assoluta del cinema muto, produttrice e co fondatrice della United Artists insieme a Charlie Chaplin, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith, e una dei trentasei fondatori della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, Mary Pickford ha avuto una lunga e fortunata carriera come attrice, ha saputo gestire il suo successo diventando produttrice di se stessa solo dopo tre anni dal suo debutto sul grande schermo ma, purtroppo, non mancarono i problemi nella sua vita privata.
Gladys Marie Smith nasce a Toronto l’8 aprile del 1892, suo padre John Charles Smith svolge lavori saltuari e abbandona la famiglia nel 1895, alcolizzato, muore tre anni dopo per emorragia celebrale, la madre, per mantenere Gladys e gli altri due figli Jack e Lottie, dopo la separazione lavora come sarta e affittacamere.
Grazie a questo impiego, e alla passione dei bimbi per la recitazione, un inquilino fa ottenere a Gladys un ruolo nello spettacolo The Silver King al Princess Theatre di Toronto e, piano piano, la bambina, che ha solo sette anni, recita in diverse produzioni insieme alla Valentine Company, fino ad ottenere il ruolo di Little Eve in La capanna dello Zio Tom, uno degli spettacoli più celebri negli USA a quei tempi.

E così, la famiglia parte per un tour negli Stati Uniti con spettacoli e compagnie di terz’ordine e, dopo sei anni in cui vissero in povertà, Gladys decide di tentare a Broadway, ultima occasione che si concede nel mondo del teatro; se non fosse riuscita, avrebbe abbandonato la recitazione.
I tre fratelli ottengono un ruolo ciascuno nello spettacolo Edmund Burke, messo in scena proprio a Broadway, e nel 1907 Gladys partecipa a The Warrens of Virginia, scritto dal fratello di Cecile B DeMille, ancora sconosciuto, William e il produttore David Belasco convince Gladys a restare nel mondo del teatro, però suggerendole di cambiare nome e, così, nasce Mary Pickford.
Il 19 aprile del 1909, rimasta di nuovo senza lavoro dopo la fine delle repliche dello spettacolo, Mary fa un provino davanti al dirigente della Biograph Film David W Griffith e ottiene una piccola parte nel film Pippa Passes, diretto da Griffith il quale rimane colpito dalla giovane e le offre uno stipendio ben 10 dollari alla settimana, mentre gli altri attori ne prendevano la metà.
Alla Biograph Mary, che inizia a considerare la recitazione nei film più semplice di quella sul palco di un teatro, partecipa a numerosi film e interpreta diversi ruoli, facendo si che il pubblico si affezionasse a lei, mentre i gestori delle sale iniziarono, sfruttando questa simpatia, ad affibbiarle dei soprannomi come La ragazza riccioli d’oro o La ragazza della Biograph.
A dicembre 1910 Mary lascia la Biograph e partecipa a diversi film come protagonista della Independent Moving Pictures Company di Carl Lemmie (società che poi confluirà due anni dopo nella Universal Pictures), ma alcune divergenze creative fanno si che Mary torni su i suoi passi poco dopo, continuando a lavorare per la Biograph fino al quando gira Il cappello di Parigi nel 1912 per poi tornare a Broadway nello spettacolo di Belasco A good little David.
Dopo questa partecipazione, Mary capisce che la sua vita è nel cinema e diventa una delle stelle di Adolph Zukor e la sua compagnia Famous Players in Famous Plays (che poi diventerà la Famous Players-Lasky Corporation e successivamente Paramount Pictures).
Gli anni d’oro di Mary Pickford
Nel 1916 Mary firma un nuovo contratto con Zuckor in cui, oltre a garantirle uno stipendio di 500 dollari a settimana, ottiene pieni poteri sulla produzione dei film in cui era la protagonista, accordo che termina nel 1918 al momento del rinnovo quando lei rifiuta le nuove condizioni, che vennero accettate poi dalla First National.
Nel corso del tempo Mary recitò in ruoli diversi, ma il pubblico, nonostante non fossero le interpretazioni migliori della sua carriera, amava soprattutto quando lei recitava nei panni di bambine come in Una povera bimba molto ricca (1917), Papà Gambalunga (1919) o Il segreto della felicità (1920), pellicola che fece incassare alla United Artists 1 milione di dollari.
Infatti, nel 1919 Mary Pickford, Charlie Chaplin, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith fondano la compagnia cinematografica indipendente chiamata United Artists, dove l’attrice poté avere il completo controllo dei film in cui recitava, a partire dalla produzione e dalla distribuzione. In questi anni, Mary riscuote un notevole successo con i suoi film, incassando ogni volta cifre da capogiro per l’epoca, come Rosita (1924), Passerotti (1926) o My best girl (1927).
Nel film del 1929 Coquette Mary stupì il pubblico presentandosi con i capelli corti, i bei boccoli biondi li aveva tagliati l’anno prima alla morte della madre, film che non conquistò i fan i quali non gradivano vederla in ruoli più raffinati, ma che le fece vincere un Oscar come migliore attrice. Il suo secondo Academy, lo avrà alla carriera nel 1976.
Durante la Prima Guerra Mondiale Mary Pickford sostenne diverse cause, tra cui la vendita dei Liberty Bonds, diventando un simbolo per gli americani, soprattutto dopo aver baciato la bandiera statunitense davanti alle telecamere, fu chiamata Little Sister dalla marina e nominata colonnello onorario, vendette ad un’asta un ricciolo dei suoi capelli, sfruttò la sua notorietà per aiutare lo sforzo bellico USA. Alla fine del conflitto istituì il Motion Picture Relief Found per aiutare gli attori in difficoltà economiche mentre, nel 1932, guidò il Payroll Pledge Program, un piano di finanziamento per i lavoratori del mondo del cinema.
Ma ormai il sonoro stava prendendo il sopravvento e per molti attori ciò rappresentava un vero problema. Il 29 marzo del 1928, cercando di dimostrare che il muto poteva reggere il confronto con il sonoro, Mary, Chaplin, Douglas Fairbanks, Norma Talmadge, Gloria Swanson, John Barrymore e molti altri parteciparono al programma radiofonico The Dodge Brothers Hour, ma ormai l’attrice aveva trent’anni e non poteva più interpretare i ruoli infantili per il quale il pubblico la osannava, come non poteva impersonare una giovane eroina nei nuovi film sonori.
Così, dopo aver partecipato ad un provino per Alice nel paese delle meraviglie in Technicolor, film che Disney non fece a causa dell’uscita in sala del live action Paramount, nel 1933 Mary Pickford si ritira dalle scene continuando però a produrre film. Chaplin lascia la United Artists nel 1955, Mary l’anno successivo guadagnando dalla vendita circa 3 milioni di dollari.
Mary Pickford, vita privata
Il primo matrimonio di Mary, avvenuto il 7 gennaio 1911, è con l’attore irlandese Owen Moore, un unione però non lieta. Già prima delle nozze si diceva che Mary avesse abortito e, dopo quell’episodio, non fosse più in grado di rimanere incinta, problema che, unito all’alcolismo del marito e al suo sentirsi sempre più messo in ombra dalla fulgida carriera della moglie, portò ad alcuni episodi di violenza domestica. L’unione, nonostante fossero anni che vivevano separati, terminò ufficialmente il 2 marzo del 1920.
Nel frattempo Mary aveva iniziato una relazione segreta con Douglas Fairbanks, ancora sposato, con cui riuscì a convolare a nozze il 28 marzo del 1920, diventando la coppia più famosa del mondo del cinema. Già durante il viaggio di nozze a Parigi e Londra c’erano stati dei problemi a contenere l’enorme massa di fan che cercava di vederli, ma il loro rientro in patria fu trionfale.
Amati dal pubblico, soprannominati I reali di Hollywood, erano talmente ammirati che spesso venivano invitati alla Casa Bianca o ricevevano personalità straniere come Capi di Stato, ma anche i colleghi del mondo del cinema, nella loro casa di Beverly Hills Pickfair, partecipavano a parate e tagliavano nastri, continuando nel frattempo a recitare. Quando la loro notorietà iniziò a scemare, Douglas iniziò a viaggiare oltreoceano ma Mary non lo seguì; il flirt di Fairbanks con Lady Sylvia Ashley, diventato pubblico nel 1930, portò al divorzio dopo una lunga separazione il 10 gennaio del 1936.
L’anno successivo, il 24 giugno, Mary sposa il musicista e attore Charles “Buddy” Rogers e adottano due bambini: Ron Pickford Rogers, nato nel 1937 e adottato nel 1943, e Roxanne (1944), ma i due non avranno un bel rapporto con la madre. Secondo quanto riportato, Mary trattava male i due bimbi criticandoli continuamente per il loro aspetto fisico e sembrava incapace di esprimere amore materno. Ma i problemi erano molti di più.
Come il padre, il primo marito e i fratelli, Mary diventa alcolizzata, dipendenza che si acuisce con il suo ritiro dalle scene e dopo il divorzio da Fairbanks, facendola sprofondare in una forte depressione che la porta ad isolarsi sempre di più, fino ad avere contatti solo con Lillian Gish, figliastro di Fairbanks, e pochi altri.
Colpita da un’emorragia celebrale una settimana prima, Mary Pickford muore nell’ospedale di Santa Monica il 29 maggio del 1979 e viene sepolta, insieme alla madre e ai fratelli, nel Giardino della memoria del Forest Lawn Memorial Park Cemetery a Glendale California. Lascia in donazione allo Smithsonian Institution la Stella di Bombay, uno zaffiro di 182 carati, ricevuto in dono dal marito Douglas Fairbanks.
Quelli che non sbagliano mai perdono molte occasioni per imparare qualcosa