Man vs Bee
Genere: Commedia Creata da: Rowan Atkinson, William Davies Diretta da: David Kerr Paese di produzione: Regno Unito Distribuzione: Netflix Musiche: Lorne Balfe Cast: Rowan Atkinson, Jing Lusi, Julian Rhind-Tutt, Greg McHugh, India Fowler, Cluadie Blakley, Tom Basden
Sinossi di Man vs Bee
Un senzatetto in cerca di lavoro viene scambiato da una donna d’affari per il suo nuovo house sitter. Ne derivano stravaganti peripezie mentre lui cerca di prendersi cura della casa e viene inseguito da un’ape birichina.
In un periodo storico in cui i prodotti seriali vengono rilasciati a più non posso sulle piattaforme digitali di streaming, al punto da rendere arduo per lo spettatore decidere lo show maggiormente degno del suo tempo, ecco che d’improvviso, senza nemmeno una particolare o disarmante campagna pubblicitaria sui più famosi social network, arriva su Netflix una produzione di cui probabilmente in pochi erano a conoscenza, distratti da spettacoli di più ampia diffusione, Man vs Bee, che segna il ritorno sulle scene di uno dei comici slapstick più iconici degli ultimi trent’anni, Rowan Atkinson.
Per i più giovani forse il suo volto risulterà poco riconoscibile, ma per coloro cresciuti nei lieti anni novanta rimane ancora indelebile il ricordo dell’iconico, imbranato e simpaticissimo Mr. Bean. L’iconica serie televisiva con protagonista il bizzarro personaggio risulta infatti ancora oggi fortemente accattivante, motivo questo che ha probabilmente spinto verso l’ideazione di Man vs Bee, che risulta essere una sorta di riproposizione delle medesime dinamiche che hanno reso Rowan Atkinson una vera icona della comicità.
Lo show conta un complessivo di nove episodi dalla durata di dieci minuti ciascuna, un minutaggio decisamente inusuale rispetto ai prodotti seriali presenti sulla piattaforma Netflix. Ciononostante la sceneggiatura del serial riesce a divertire e ad intrattenere chi guarda in quel poco tempo a disposizione.
Le vicissitudini del povero Trevor, il quale deve vedersela con una tenacissima ape, riescono a strappare ben più di qualche risata attraverso dinamiche ed espedienti che seppur risultino di grande semplicità, e talvolta prevedibili, riescono a colpire nel segno e a divertire in maniera sana ed intelligente gli spettatori.
Per quanto concerne gli elementi della messa in scena, il tutto punta maggiormente al volerci presentare l’abitazione in cui si svolgono le vicende dello show, come un gigantesco parco giochi, o campo minato, in cui qualunque cosa, dall’adorabile cagnolino Cupcake, al costosissimo quadro appeso alle pareti, è a rischio di essere danneggiato dall’imbranato protagonista, il quale tenterà sempre goffamente di porvi rimedio, alimentando così la risata facile.
Indubbiamente il pezzo forte della serie è la istrionica e caricaturale interpretazione di Rowan Atkinson, il quale riprendendo a piene mani da quelle che erano le idiosincrasie del suo Mr. Bean, riesce a riproporre attraverso la mimica facciale tutte le forti sensazioni provate dal suo personaggio.
La felicità, l’aggressività e la costante sensazione di solitudine che circondano il personaggio di Trevor vengono perfettamente rese dalla prova attoriale di Atkinson, il quale all’età di quasi settant’anni riesce ancora a strappare ben più di qualche risata ad un pubblico forse ormai fin troppo abituato a prodotti più impegnati e coinvolgenti, ma al quale un momento di leggerezza sicuramente non farà male dando una chance a questo divertente piccolo serial.