Magari è una commedia sentimentale che racconta la storia di Alma, Jean e Sebastiano, tre fratelli, molto legati tra loro in uscita nelle sale italiane il 26 marzo 2020, BIM distribuzione. Tutti e tre vivono nella città più romantica e d’amore d’Europa, Parigi, con la madre di fede russo-ortodossa) ed al tempo stesso vivono in un mondo bizzarro seppur in un ambiente alto-borghese. Si troveranno scaraventati nelle braccia di Carlo, padre italiano, assente, anticonformista e completamente al verde, che non ha alcuna idea di come badare a sé stesso, figuriamoci ai figli. Carlo è uno sceneggiatore di scarso successo, squattrinato e donnaiolo.
I tre fratelli vogliono bene a entrambi e vorrebbero che questa separazione finisse e che “mamma e papà” tornino insieme, come direbbero i romani “Magari ce cascano”. Prima che che la madre si trasferisca in maniera drastica in Canada i tre passeranno le vacanze di Natale, sembra di vedere un dejà-vu, con il padre e la compagna Benedetta in una casa al mare fuori Roma. Qui dopo i primi momenti di vita vissuti insieme vengono a galla tutte le tensioni che per opportuna lontananza non erano mai uscite tirando fuori il peggio dai personaggi. Carlo scopre degli aspetti oscuri della sua ex moglie e dimostra ai suoi figli di essere un padre inaffidabile, ma incredibilmente carismatico e – nonostante le sfide e le tensioni quotidiane – la piccola Alma continua a credere fermamente che un giorno, Magari appunto, la sua famiglia possa tornare a unirsi come un tempo.
NOTE DI REGIA
Magari si basa sui ricordi e sulla nostalgia e guarda al concetto di famiglia, alle fantasie sulla famiglia perfetta che inseguiamo, soprattutto da bambini. Il film parla di adulti imperfetti, che cercano di fare del proprio meglio, barcamenandosi tra la vita e i sentimenti. Gli adulti sono visti attraverso gli occhi di tre piccoli fratelli, tutti caratterizzati da personalità molto diverse tra loro, che cercano di vegliare l’uno sull’altro. Alcuni di loro si adattano bene, altri invece oppongono resistenza, restando ancorati alla loro visione delle cose. La costante che tuttavia sembra sempre tenerli uniti è il reciproco senso di appartenenza.
La caratteristica della pellicola Magari è quella di aver cercato e poi trovato dal casting tre bambini bilingue, che riuscissero a funzionare come squadra, piuttosto che come singoli personaggi. Per questo hanno trascorso molto tempo insieme, proprio per familiarizzare e prendere confidenza l’uno con l’altro. Parlare la stessa lingua, avere lo stesso accento e avere una gestualità simile era molto importante. Grande consenso ha avuto la fattibilità di avere attori di grandissimo talento come Riccardo Scamarcio che interpreterà Carlo, Alba Rohrwacher sarà Benedetta e Céline Salette presterà il volto a Charlotte. L’interazione tra loro era di cruciale importanza per riuscire a trasmettere la complessità dei rapporti. Alba Rohrwacher è un’attrice oramai affermata ed ultimamente è la voce narratrice in L’Amica geniale diretta da Saverio Costanzo, in onda in questi giorni; Riccardo Scamarcio attore instancabile, solo lo scorso anno ha girato da protagonista Non sono un assassino di Andrea Zaccariello, Il testimone invisibile di Stefano Mordini, Il ladro di giorni di Guido Lombardi. Il cast artistico è composto inoltre da: Sebastiano Milo Roussel, Jean Ettore Giustiniani, Alma Oro De Commarque, Charlotte Céline Sallette, Bruce Brett Gelman e Pavel Benjamin Baroche. Il cast tecnico di Magari è:
Regia Ginevra Elkann;
Soggetto e sceneggiatura Chiara Barzini, Ginevra Elkann;
Direttore della fotografia Vladan Radovic;
Scenografia Roberto De Angelis;
Montaggio Desideria Rayner
Musiche Riccardo Sinigallia
Prodotto da Lorenzo Mieli, Mario Gianani con Lorenzo Gangarossa per Wildside;
Produttore Esecutivo Elena Recchia
Una produzione Wildside con Rai Cinema
Co-prodotto da Paul-Dominique Vacharasinthu per Tribus P Films
Luoghi di Magari
La principale location del film è il lungomare di Sabaudia, non caso in quanto la stessa regista è legata alla spiaggia ed alla città in sè. Ginevra Elkann ha voluto girato sorbisse l’effetto dell’atmosfera e ne fosse assorbito. Le luci, i colori, in particolare al di fuori dalla stagione turistica, sono incredibilmente poetici. La mission che si è preposta la regista è quella di far risaltare la gioia dei bambini e della loro vivacità con la staticità dell’ambiente che li circonda.