Maestro – Il calcio a colori di Tommaso Maestrelli è il racconto di un protagonista dello sport italiano, noto soprattutto per aver portato da allenatore il primo clamoroso scudetto della Lazio nel 1974, con una squadra entrata nella storia. Ma soprattutto per una figura umana, un approccio moderno al gioco ed etico nei rapporti e nella vita, che a quasi cinquant’anni dalla scomparsa fanno di Tommaso Maestrelli un modello ancora straordinariamente vivido, ammirato da ogni appassionato di questo sport indipendentemente dalla bandiera di appartenenza e tifo. Il film vede i contributi di alcuni dei protagonisti e testimoni della vicenda, a cominciare dal figlio Massimo. Con lui giocatori e sodali, giornalisti, narratori di un’epica che ancora commuove loro, e noi. Accanto alle loro parole un repertorio di archivi importanti, Luce e Teche Rai su tutti, fotografie, memorie di una stagione che non è stata soltanto sportiva, ma di un paese.
A distanza di cinquant’anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo persiste nel cuore di molte persone. La storia di un underdog che ha conquistato uno storico scudetto con una squadra di sconosciuti, sfidando il dominio delle squadre del Nord. Il titolo riflette il passaggio epocale dal calcio in bianco e nero ai colori del calcio totale, una rivoluzione culturale oltre che sportiva. E’ il film documentario Maestro – Il calcio a colori di Tommaso Maestrelli scritto e diretto da Francesco Cordio e Alberto Manni, una produzione Grøenlandia e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Intrattenimento, con Rai Teche, con Il Corriere dello Sport e con la Società Sportiva LAZIO.
Tommaso Maestrelli: le parole del regista
“Tommaso Maestrelli è conosciuto soprattutto per essere stato l’allenatore del primo storico scudetto laziale del 1974. Ma la sua vita, che ha attraversato buona parte del XX secolo, è stata costellata da altri importanti traguardi, raggiunti sia come uomo, che come calciatore e allenatore. Con questo documentario, abbiamo quindi cercato di offrire un ritratto completo di Maestrelli, per restituirne tutto il valore e la grande umanità. Come tecnico è stato certamente uno dei principali artefici del gioco moderno. Il primo a proporre in Italia il calcio totale. Una vera e propria rivoluzione tattica che portò il colore nel calcio catenacciaro in bianco e nero dei primi anni Settanta”.
“Tuttavia, non ci siamo limitati alla parte sportiva e abbiamo voluto approfondire anche le vicende più personali, a cominciare dalla lotta partigiana in Jugoslavia, che lo vide protagonista nella guerra di liberazione della Dalmazia dai nazisti. Grazie alla generosità di Massimo, l’unico figlio ancora in vita, che si è messo in gioco in prima persona, abbiamo potuto scoprire e raccontare aspetti inediti e intimi della vita di Maestrelli, che ci hanno toccato profondamente“.