“Lupin Lupin, l’incorreggibile! Lupin Lupin, l’inafferrabile! Lupin Lupin, l’ineguagliabile! Sempre all’avventura tu vai!”
Le varie sigle di Lupin, dalla più famosa, L’incorreggibile Lupin, passando a Hello Lupin, Goodbye Lupin, fino a Lupin fisarmonica sono le tipiche canzoncine che mi risuonano in testa quando, dopo intense ed estenuanti ore di studio, stacco il cervello e lo lascio libero di vagare. Posso andare avanti anche per ore a canticchiarle con ardore, passando da un testo a un altro e lanciandomi in interpretazioni che farebbero sbiancare anche Mick Jagger. Lupin III mi accompagna fin dall’infanzia ed è l’unica serie manga che ho seguito con passione, senza perdermi neanche un episodio e lasciandomi coinvolgere dalle avventure del ladro gentiluomo e della sua banda. Negli anni ho acquistato i cofanetti delle varie stagioni, tantissimi poster che tengo ancora appesi in camera e una bellissima action figure che mi sorride furbetta dalla scrivania e mi fa compagnia nelle mie sessioni di studio. Come tanti cartoni con cui sono cresciuta, anche quelli di Lupin mi hanno un po’ traviata e hanno condizionato il modo in cui vedo il mondo: se da bambina mi avessi chiesto che lavoro avrei voluto fare da grande ti avrei detto il ladro; se mi chiedessi adesso qual è la macchina dei miei sogni ti risponderei senza indugio una 500 gialla, e così via. Insomma, Lupin è stato e rimane uno dei miei grandi amori, al pari di Robin Hood o di Romeo degli Aristogatti, e l’idea di un nuovo film d’animazione su di lui non mi dispiace affatto. Lupin III – The First, diretto da Takashi Yamazaki e distribuito da Anime Factory, è uscito il 6 dicembre in Giappone e arriverà da noi il 27 febbraio. In questa nuova avventura Lupin, Goemon, Jigen e Margot andranno alla ricerca del fantomatico Diario di Bresson, uno dei pochi oggetti preziosi che Lupin I, nonno del famoso ladro gentiluomo, non è riuscito a trafugare. Come possiamo immaginare anche per la gang non sarà affatto facile riuscire a ottenere il Diario e i quattro, seguiti come sempre dal simpaticissimo Zenigata, dovranno affrontare una malvagia organizzazione criminale, interessata quanto loro al misterioso oggetto.
https://www.youtube.com/watch?v=0uhDGqzQXPs&t=34s
A dare le voci ai personaggi ritroviamo Stefano Onofri per Lupin, Antonio Palumbo per Goemon, Alessandra Korompay per l’affascinante Fujiko, Alessandro Maria D’Errico per Jigen e, infine, Rodolfo Bianchi per Zenigata. Vedremo se questa nuova animazione sarà in grado di soddisfare anche i fan più esigenti, che già storcono il naso all’idea di un Lupin in 3D. Si sa che la novità cozza sempre con la tradizione e che è molto difficile riuscire ad abituarsi, ma se la trama sarà convincente e i “rinnovati” personaggi coerenti con i sé del passato l’esperimento potrà considerarsi riuscito. O no?
Per concludere, ti voglio lasciare con un altro esperimento riuscito che sempre di Lupin parla, anche se in modo un po’ particolare. Mi riferisco a Basette, cortometraggio del 2008 diretto da un allora semisconosciuto Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) e con dei protagonisti formidabili: Valerio Mastandrea, un azzeccatissimo Lupin, Marco Giallini, un Jigen estremamente somigliante, Daniele Liotti come Goemon, Luisa Ranieri come Margot improvvisata e Flavio Insinna come ispettore Zenigata. Una storia commovente e un bellissimo omaggio a Monkey Punch e al suo personaggio storico, ma soprattutto un’occasione per sentir parlare Lupin in romano…
Ti lascio qui il corto completo, guardalo e non te ne pentirai: