I primi intoppi per l’uomo da sei miliardi di dollari arrivano dallo stesso regista
Ne avevamo parlato tempo fa del remake de L’uomo da sei milioni di dollari, la serie tv cult in cinque stagioni andata in onda tra il 1974 e il 1978. Gli anni passano, l’inflazione avanza, ed ora si parla de L’uomo da sei miliardi di dollari. La produzione darebbe dovuta iniziare questa estate, ma The Hollywood Reporter riferisce di un intoppo che potrebbe posticipare l’inizio delle riprese di un bel po’: Damian Szifron, che ha partecipato alla stesura della sceneggiatura e avrebbe diretto il film, ha lasciato il progetto per “divergenze creative”. Deadline aggiunge, invece, che il reale motivo sarebbero le insormontabili barriere linguistiche del regista argentino.
Quale sia la reale motivazione, la produzione dovrà correre in fretta ai ripari per mettere qualcun altro sulla sedia della regia, visto che la data di uscita prevista è il 31 maggio 2019, poco più di un anno da oggi. E si sa, nei tempi cinematografici e davvero molto poco tempo.
Mark Wahlberg sarà Steve Austin, l’ufficiale militare che dopo un terribile incidente riceve un corpo bionico e abilità straordinarie grazie ad un programma governativo segreto. Sembra che sia stato corteggiato anche Mel Gibson per un ruolo nel film, quello di Oscar Goldman, il mentore di Austin. Nella serie degli anni ’70 i ruoli erano rispettivamente interpretati da Lee Majors e Richard Anderson.
Il problema di chi interpreterà chi a questo punto scende in secondo piano, perchè se non si trova subito un regista potrebbe addirittura saltare tutto il progetto.