Arrivato alla sua 39a edizione, il Lovers Film Festival, il più antico d’Europa, ha annunciato i diversi vincitori del concorso. Il festival, svoltosi dal 16 al 21 aprile al Cinema Massimo di Torino, è stato fondato negli anni ’80 da Giovanni Minerba e Ottavio Mai e quest’anno è stato diretto da Vladimir Luxuria.
Lovers Film Festival 2024, tutti i vincitori
Tra le tre competizioni principali si ricordano All the Lovers, Real Lovers, Future Lovers. Al fine di decretare i vincitori, la giuria ha potuto scegliere tra una selezione di poco meno di sessanta pellicole internazionali. I risultati con le relative motivazioni sono stati così rivelati:
All the Lovers/ Ottavio Mai Award, concorso internazionale lungometraggi – Presidente di giuria: Roberta Torre
Les Tortues/Turtles di David Lambert. Sorretto da una scrittura serrata e da un ritmo incalzante, un film che ci conduce all’interno di una relazione e dei suoi struggenti addii. Un film che da voce a una generazione difficilmente rappresentata nell’immaginario cinematografico e che ancora oggi conserva la preziosa memoria della storia LGBTQI+, ma al contempo allarga la visuale a un sentimento d’amore universale: il matrimonio e il divorzio come diritti che appartengono a tutte e a tutti. Il racconto della sessualità e i mutamenti del corpo con l’avanzare degli anni ci conducono alla scoperta di nuove dimensioni della vita.
La giuria del concorso lungometraggi ha poi deciso di attribuire una Menzione Speciale al film Úsvit/We Have Never Been Modern di Matej Chlupacek, per la rappresentazione dell’intersessualità messa in scena con una cinematografia formalmente impressionante. La pellicola riesce a calare nel lontano 1937 una tematica particolarmente attuale.
Real Lovers/ Real Lovers Award, concorso internazionale documentari – Presidente di giuria: Alexander Mello
M is for mothers di Lívia Perez. Per la sua capacità di partire dal contesto quotidiano di un percorso verso la genitorialità per esplorare tematiche più profonde e sfaccettate; per la sua messa in scena delicata e al tempo stesso viscerale; per la sua forza nell’affermare lo sguardo e l’esperienza femminile nello scenario contemporaneo sia a livello politico che a livello cinematografico.
Future Lovers/ Future Lovers Award, concorso internazionale cortometraggi – Presidente di giuria: Luca Bianchini
Tu Tijera en mi oreja di Carlos Ruano. Per la capacità di giocare con gli stereotipi e di ribaltarli, con una storia avvincente, dai dialoghi serrati, che affronta comicamente il tema della vergogna e della vendetta, vince il concorso Future Lovers 2024, Tu Tijera En Mi Oreja di Carlos Ruano.
La giuria di Lovers Film Festival ha inoltre attributo una Menzione Speciale a Una notte di Alessio Vasarin. “Ho visto lui che bacia lui, che bacia lei che lo dice a me”, canterebbe Annalisa. In una città un po’ onirica, tra silenzi e strane apparizioni, la verità appare l’unica via d’uscita. Ma la notte non porta consiglio.
Giuria Young Lovers/ Premio Matthew Shepard
Duino di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada. Raccontare è sempre raccontarsi, per cercare di dare, attraverso la propria esperienza, risposte che diventano universali; un film che racconta la fame di vita, di sperimentazione e di amore dell’adolescenza e il suo ripercuotersi urgente nell’intera esperienza umana; un film onesto, nel più alto significato che questa parola può valere per l’arte.
Premio Giò Stajano
Úsvit/We Have Never Been Modern di Matej Chlupacek. Per aver raccontato con grande delicatezza e scientifica incisività la rarità e la preziosità di un tema sinora poco affrontato cinematograficamente come quello dell’intersessualità negli anni ’30 del novecento. Una fotografia struggente e una storia queer di un mondo che cambia, sempre in tensione tra modernità e tradizione e dove la figura femminile di Helena è uno schiaffo al perbenismo della civiltà odierna, che nel nuovo millennio non ha ancora completamente accettato l’amore tra due uomini o tra due donne o l’identità trans e non binaria.
Premio Torino Pride
The Judgement di Marwan Mokbel. Sul terreno fertile di una antropologia culturale evidente e tanti temi affrontati, nella pellicola c’è molta politica, sviluppata primo tra tutti il costante rapporto tra religione ed omosessualità, sia in negativo (il peccato) che in positivo (l’amore). La rappresentazione delle due visioni sul proprio orientamento sessuale è affidata alle due madri dei due fidanzati; entrambe usano la religione ma in due modi opposti, la prima giudica, la seconda accoglie e propone una visione più personale e intima che aiuta il protagonista ad accettarsi.
È bello vedere raffigurate le diverse visioni e le diverse famiglie. C’è amore, tanto amore, così come c’è dolore, un dolore psicologico che lascia segni sul corpo. C’è cura, come sofferenza che porta all’accettazione. Il trauma è stato affrontato e finalmente il protagonista è pronto a meritarsi l’amore.
I Premi del Pubblico di Lovers Film Festival/Audience Awards
All the Lovers: Duino di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada
Real Lovers: Ce qui nous lie/ The bond between us di Sonam Larcin
Future Lovers: It burns di Kate Maveau
Il Lovers Film Festival appena concluso è stato realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si è svolto con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.